EuroMayday: la (r)esistenza precaria nella città vetrina di Expo 2015

 

I “poteri speciali” di Mestizia Moratti ieri sono serviti a poco. Mayday, Mayday! Migliaia di donne e uomini, soggetti metropolitani, precari, migranti, hanno percorso le strade della città rappresentando la quotidianità del vivere, lavorare, studiare nella città dell’Expo. E il tema Expo ha attraversato la Mayday Parade 2008 al di là della presenza del nostro carro e relativo mostro. Perché ormai è sempre più evidente che Expo 2015 è simbolo e specchio di quello che oggi sono Milano e la Lombardia. Dove precario non è solo il lavoro, ma l’esistenza. Un modello economico-sociale funzionale solo al profitto, alla mercificazione di ogni ambito possibile, dove esistiamo solo in quanto consumatori, magari  nei sempre più numerosi centri commerciali. Un modello che aumenta le disuguaglianze sociali. Un modello che vede espellere  tutti quei soggetti nn conformi alle regole del consumo. Un modello che rende precario il nostro futuro perché consuma territorio e depreda beni comuni. Un modello che ci vorrebbe silenti, sorridenti, pacificati perché Milano deve ben rappresentarsi nel mondo.  E ieri abbiamo visto le tante facce della città vetrina che si prepara al grande evento. Quelle dei migranti, sfruttati di giorno nei cantieri edili, magari in nero, e repressi e non tollerati la  sera quando rivendicano diritti, un tetto, socialità. Le facce di chi giovane o meno giovane, precario o no, chiede reddito, welfare, politiche abitative e non speculazione immobiliare. Le voci, i balli, i colori del territorio che vive e che non crede alle favole di chi ci vuol far credere che Expo sarà un’opportunità per tutti noi e non per fare guadagnare un pò di immobiliaristi.
Per noi, ieri è stata una tappa importante, ma una delle tante all’interno del percorso che stiamo facendo e che sarà nei prossimi mesi la nostra “long-large-mayday”. Perché di fronte ai poteri speciali della Moratti, all’idea che il suo oppositore interessato possa essere Formigoni (con Penati e i gloriosi ambientalisti del fare a spartirsi un pò di visibilità/contentini) bisogna rispondere con “effetti speciali”. E i nostri effetti speciali si chiamano conflitto, mobilitazione, partecipazione, protagonismo dei territori. Sappiamo che sarà una lotta difficile, una strada tutta in salita, per via degli enormi interessi in campo. Siamo però convinti che sia una strada da percorrere, l’unica secondo noi, in grado di contrastare gli appetiti e gli interessi che ruotano attorno all’operazione Expo.
Diamo appuntamento ai soggetti metropolitani, ai territori,ai movimenti, a donne e uomini della Mayday, per momento di confronto e consolidamento dei legami, e per preparare prossime mobilitazioni, Mercoledì 14 Maggio ore 20.30 presso Puntorosso – Via G. Pepe 14 – Milano.

Prossimi appuntamenti:

Venerdì 9 maggio – h. 20:00
No Expo 2015: dentro e contro la metropoli
Post-social aperitive a cura di MetroUniversity
Milano @ CS Cantiere – Via Monterosa 84
Intervengono: Eleonora Fiorani (Docente al Politecnico di Milano) – C.S. SOS Fornace - Collettivo Fuori di CasaCS Cantiere - Comitato No Expo

Mercoledì 14 maggio – h. 20:30
Assemblea regionale dei territori resistenti
Milano @ Punto Rosso – Via Pepe 14

 

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