Expo 2015, protestano i lavoratori dei tornelli

 

Contro le condizioni di lavoro e i salari da fameI lavoratori della Prodest – società che si occupa di vigilanza – stanno protestando contro le condizioni di lavoro in Expo. Già nei mesi passati avevano provato a protestare rallentando gli ingressi dei visitatori, attraverso una riduzione dei ritmi, ma settimana scorsa una decina di lavoratori ai tornelli di ingresso di Triulza ha inscenato una protesta abbandonando le postazioni e recandosi all’ingresso di Fiorenza, per contestare soprattutto l’orario di lavoro “spezzato” che prevede una pausa di 4 ore tra il turno della mattina e quello della sera che li costringe a rimanere all’interno del sito Expo per 12 ore.
Ricordiamo che questa organizzazione su turni “spezzati” ha sostituito quella iniziale basata su turni di 12 ore consecutive. Tutto questo a fronte di uno stipendio da fame, molto spesso con un sottoinquadramento rispetto al livello previsto dal contratto collettivo nazionale di riferimento e senza straordinari pagati.
Expo 2015 S.p.A., per far fronte all’“emergenza” delle postazioni lasciate sguarnite, ha messo in atto un comportamento antisindacale arrivando a sostituire i lavoratori della Prodest col proprio personale dipendente. Come se non bastasse Expo 2015 ha chiesto a Ciessevi di completare il crumiraggio spostando i suoi “volontari” ai tornelli di accesso di Triulza. Una pratica gravissima, altamente lesiva dei diritti dei lavoratori, ma che da 2-3 settimane sta diventando la regola.
Come abbiamo denunciato in decine di volantinaggi, Expo 2015 rappresenta un grave attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Attraverso il ricorso a contratti “pirata”, controlli di polizia sui lavoratori, mancati pagamenti degli stipendi, sottoinquadramenti, mancato compenso degli straordinari, orari fino a 12 ore al giorno e pratiche di dumping con l’utilizzo del lavoro gratuito dei volontari, Expo 2015 si sta rivelando una sperimentazione sociale per arrivare ad attuare un piano di smantellamento di tutti i diritti conquistati dai lavoratori in decenni di lotte. Questo quadro trova conferma nelle proposte, avanzate per il post Expo, di una ZES (Zona Economica Speciale) da realizzarsi a Rho-Pero sulla falsariga degli esempi cinesi e polacchi, così da continuare a sperimentare in un “ambiente da laboratorio” la riforma del mercato del lavoro perfezionando sempre più i meccanismi di sfruttamento ed espropriazione.

SOS Fornace
San Precario
lavoroexpo2015.com

Conosci il contratto di lavoro col quale sei stato assunto? Ricevi una paga giusta? Gli orari di lavoro e le pause vengono rispettati? Gli straordinari ti vengono pagati? Lavori in condizioni di sicurezza? Ti hanno negato il pass per entrare in Expo? Per problemi e dubbi non esitare a contattarci: San Precario è il santo protettore degli sfruttati e non chiede tessere!
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Sportello Biosindacale del Punto San Precario Rho-Fiera
Ogni mercoledì dalle 19:00 in Fornace (Rho, via Moscova 5)
Info: 338.1969423 – 347.2432948 – sosfornace@inventati.org

 

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