Teatro Fornace: “iWar” di Sarah Silke Tasca, con Jacopo Veronese

 

Domenica 31 maggio – h. 21:30
Tatro Fornace presenta:
IWAR
SOS Forace – Rho, via Moscova 5

testo: Teatro l’Amaca
regia: Sarah Silke Tasca
attore interprete: Jacopo Veronese
tecnico: Daniele Latella
musiche: Rocco Steiner, Fabio Limido, Emilio Bianchi

 

Esattamente un secolo fa, una decina di persone entusiaste del progresso tecnologico ha sfruttato il sentimento per portare una nazione nella Prima Guerra Mondiale.
Per festeggiare l’evenienza, siamo fieri di presentarvi il nostro nuovo prodotto tecnologicamente all’avanguardia, per soddisfare i vostri bisogni di qualità, equità e igiene. Per proiettarvi, come d’incanto, nel futuro dell’uomo.
È l’avanzamento naturale del progresso, già stampato nei vostri cuori dall’alba dell’epoca umana, presente in tutti i momenti scolpiti nella Storia, e da noi concentrato in un unico, eccezionale, rivoluzionario apparecchio.
Lo abbiamo chiamato iWar.

iWar è un progetto di Teatro l’Amaca, iniziato come uno spettacolo che indagava sul motivo storico dell’entrata nella Grande Guerra.
Giornalisti e artisti si sono adoperati in prima persona per questo scopo. Fumetti satirici sono stati scritti contro “il nemico austriaco”, e sono stati dati in pasto ai bambini perché anche a loro fosse spiegato che entrare in guerra era non solo necessario, ma anche vantaggioso per la Nazione.
Era nata la propaganda. E funzionò.
Per imparare dal meccanismo della propaganda, abbiamo cercato la cosa più stupida che le masse, guidate da grandi comunicatori, fanno al giorno d’oggi: senza alcun dubbio, ci sono poche cose più stupide di pagare un telefono cellulare quanto una lavatrice.
È il parallelo più efficace: il Futurismo, insieme a D’Annunzio e a un Mussolini appena uscito dal pacifismo socialista, convinse una Nazione ad accettare la guerra, a volerla come realizzazione del progresso tecnologico nel nazionalismo. Allo stesso modo, Steve Jobs presentò l’iPhone come una rivoluzione sociale e convinse milioni di persone ad acquistare un cellulare della vita media di 2 anni al prezzo di metà di uno stipendio mensile medio.
Riconosciamo gli interventisti del 1915 e i consumatori del 2005 condividere una certa disposizione a credere ai fatti che sono loro posti davanti sotto la luce dell’esaltazione personale. Il marketing è la capacità di risolvere un problema, spesso creandolo o distorcendolo. La propaganda è il marketing delle idee.
Ciò ha creato un Nemico, un’entità molto precisa. A calcare i palchi d’Italia, troverete una specie di Tommaso Marinetti in capo alla Apple, che vende la nuova guerra, la guerra di oggi. Il processo odierno di mantenimento del potere, controllo delle informazioni, disumanizzazione dei conflitti che abbiamo più o meno inconsciamente accettato, viene delineato come un unico prodotto venduto da un’azienda multinazionale senza nome.
Il Nemico si mostra in tutti i suoi lati durante lo svolgersi della personale presentazione del prodotto. Ogni mossa è volta ad evidenziarne le qualità e i miglioramenti che può introdurre nella vita quotidiana. Sotto la lente caleidoscopica della propaganda-marketing, massacri, distruzione e annientamento diventano grandi momenti di realizzazione personale e sociale. Per farlo, è sufficiente mostrare il processo moderno di “pulizia” del campo di battaglia. Veicoli pilotati a distanza, armi non-letali o non violente.
I tre aggettivi di chi vende la guerra sono, oggi, “buona, pulita e giusta”.

IWAR
Domenica 31 maggio – h. 21:30
SOS Forace – Rho, via Moscova 5

 

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