Una scossa per accendere in nostri desideri e appropriarci dei nostri corpi

 

L’amministrazione Rhodense nega Piazza San Vittore alla manifestazione “L’amore Spiazza”, organizzata dal coordinamento Arcobaleno LGBT per sabato 16 aprile. Col pretesto di problemi tecnici e motivazioni infondate si vieta la manifestazione e la possibilità di dare alla città l’occasione di conoscere realtà che la società continua a considerare aliene.

Ma quali incapacità tecniche può avere una piazza che ha ospitato concerti ben più in linea con l’approccio omofobo dei burocrati e degli amministratori della città, come quello di Fabri Fibra? O tanti altri, tra cui Elio e le Storie Tese, che a loro insaputa intervennero dal palco, smascherando le politiche razziste attuate dall’ex-amministrazione Zucchetti nei confronti dei Rom, davanti alla piazza, ancora oggi un luogo in cui si giocano equilibri politici, non certo tecnici.

D’altra parte non è una novità per Rho avere a che fare con atteggiamenti xenofobi, in meno di due mesi le persone LGBT sono state oggetto di attacchi da più versanti: le dichiarazioni omofobe di un
parroco durante una messa al santuario cittadino riguardo alla questione dell’affidamento di bambini a coppie non eterosessuali e lo sfratto di una ragazza dalla casa in cui viveva in affitto perché lesbica.

Invitiamo la smorta e ignorante amministrazione ad attaccarsi al più presto alla corrente elettrica! Chissà che questo non le serva ad aprire gli occhi su una città a colori. Che tristezza questa Rho imbavagliata
che ci vorrebbero svendere, questi cittadini impauriti che si gonfierebbero come dei palloncini per la
vergogna di trovarsi in piazza vicino a lesbiche gay trans bisessuali. Cosa potrebbero mai udire le loro orecchie! Quali musiche dissacranti e che paesaggi infernali!

RI-SESSUALIZZIAMO LA PIAZZA. Una zona della città esclusiva, riservata alle pratiche di controllo dei corpi e delle voci sovversive, operate dagli ultimi tentacoli dell’ex-amministrazione ciellina. La piazza,
vetrina della moralità omofoba, è oggi il luogo in cui i nostri desideri e ogni forma di piacere, sessualità e affettività si mostra, vincendo qualsiasi tentativo di repressione.

Consapevoli che il sesso è anche una tecnologia di dominio eterosociale, decidiamo di riappropriarci dei nostri corpi rifiutando ogni regime che li disciplini. Ci riappropriamo della piazza, vicinissim@ al
coordinamento Arcobaleno per elettrizzare la città! Perchè siamo stanch@ della solita morale costrittiva, del pensiero a senso unico, della sessualità binarizzata e conformata nei ruoli maschili e
femminili.

Amare come voglio, chi voglio, far l’amore come mi piace, quando mi piace e quanto mi piace!!!
Vogliamo essere quello che scegliamo, non riconosciamo nessun legame naturale tra il nostro corpo, la nostra sessualità e il genere. Siamo la voce di una Rho che parte dalla periferia per contaminare i centri del desiderio e opporci a ogni forma di discriminazione e oppressione.

SOS FORNACE E COLLETTIVO DEGENERE RIFIUTANO
L’OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA!

PIÙ SCOSSA PER TUTT@!

 

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