Le vene aperte di Bolzaneto
A tre anni dal G8 di Genova, cominciano a venir fuori le
veritą sui pestaggi e le torture subite dai manifestanti nella caserma di
Bolzaneto. Il 21 gennaio 2004 č stato reso noto dal quotidiano genovese Il Secolo XIX, che un agente ed un sottufficiale della polizia penitenziaria
hanno raccontato al Procuratore Francesco Lalla [che stava per
chiudere l'inchiesta], abusi e violenze sui manifestanti arrestati. Le dichiarazioni hanno tirato in ballo le alte sfere, come il generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria e Alfonso Sabella, il
magistrato che dirigeva la «spedizione» genovese del Dipartimento
dell'amministrazione penitenziaria (Dap). Il magistrato Sabella, ex pm antimafia a Palermo, era stato finora considerato uno dei testi chiave dell'indagine sulle violenze nella caserma-carcere di Bolzaneto. Ora č anche indagato. Testimonianze inedite, che hanno aperto uno spiraglio nel muro dell“omertą. Gli agenti hanno affermato di avere all“epoca informato i propri superiori e le nuove testimonianze hanno indotto i magistrati ad allargare il numero degli indagati.
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