Una settimana al telefono
Di fronte alla proposta della Telecom di ridurre i salari e sospendere tutto il personale, i lavoratori hanno risposto con un piano di mobilitazione e di lotta permanente. La Telecom ha provato ad indebolire l’organizzazione dei lavoratori e per minare alla base l’unità degli stessi ha portato avanti il licenziamento di tanti tra i lavoratori in nero, proseguendo nell’illegale sfruttamento dei lavoratori universitari “praticanti”.
Da lunedì 3 marzo i lavoratori hanno cominciato ad occupare gli uffici della Telecom.
Sono stati occupati
5 diversi edifici restati per giorni in stato d’agitazione permanente. Per giorni il sindacato dei telefonisti F.O.E.T.R.A. di Buenos Aires ha supportato i lavoratori in lotta e ha agevolato la sospensione di una serie di servizi per i clienti, soppressi fino all’ottenimento della riassunzione dei licenziati. In particolare il sindacato ha accusato la Telecom di violare la legge vigente e di utilizzare degli studenti universitari “pasantes”, praticanti, per dei lavori che richiedevano invece una regolare assunzione. E quindi hanno chiesto che i praticanti venissero integrati tra i lavoratori con regolare contratto. Per tutta risposta i dirigenti della Telecom hanno provato ad alzare il clima di scontro e a criminalizzare la legittima protesta richiedendo perquisizioni alle forze di sicurezza all’interno di uno degli edifici occupati accusando gli occupanti di danni alla proprietà e reati simili. La polizia intervenuta non ha potuto riscontrare alcun tipo di reato contestato, se non la determinazione di proseguire nel conflitto con una delle multinazionali più importanti del paese; la protesta è proseguita e i lavoratori si sono stretti attorno a 11 lavoratori licenziati, tra cui una donna incinta.
La Telecom non ha fatto altro che utilizzare impropriamente la denominazione “praticante” per questi 11 lavoratori e per risolvere il loro contratto ingiustamente, affermando che il periodo di “praticantato” era terminato. La qualifica di “praticanti” va riferita a lavoratori che scelgono quel tipo di percorso, e non è questo il caso. Inoltre con il pretesto dei “pasantes” Telecom assume in nero guadagnando milioni di dollari in carichi sociali, vacanze, malattie e tasse.
La rivendicazione principale delle assemblee permanenti è stata “Por la reincorporación de los trabajadores despedidos y por la lucha en contra del fraude laboral”.
Al quinto giorno di occupazione e mobilitazione permanente
la polizia è intervenuta all’interno dell’edificio occupato di Costanera.
L’uso della forza pubblica non ha scoraggiato i lavoratori in lotta che dopo una lunga settimana ha ottenuto il reintegro dei lavoratori licenziati.
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