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PROCESSO AL SUD RIBELLE | 07/03/2006 | |||
La storia? Non la scrivono i giudici!Ultimi aggiornamenti: Il processo al Sud Ribelle appartiene al grande filone di provvedimenti giudiziari, che, a partire dai fatti di Napoli e Genova nel 2001, mirano a colpire in maniera repressiva le diverse anime del movimento e puntano a ridimensionare smisurati soprusi e gravi responsabilità: i pestaggi nella scuola Diaz, le sevizie nelle caserme Raniero e Bolzaneto, le cariche brutali e l'uso di armi da fuoco fino all'assassinio di Carlo Giuliani.
Nella sua complessa specificità, il pubblico ministero compone un teorema su un mosaico impressionante di ritagli episodici ricomposti ad arte e si adopera per colpire 13 attivisti del "Sud Ribelle" facendo gravare su di essi il capo d'accusa di Cospirazione politica, mediante associazione, al fine di: Le udienze: Tutte le udienze del processo Chicche: [ Volontè e Fiordalisi ?!? - Autodenuncia - l'Hard Disk di Fiordalisi - Manuale di difesa politico-legale - Teoremi cosentini ] Segreteria Legale & supportolegale: [ Segreteria legale di Cosenza - www.supportolegale.org - Carte da decifrare: Supporto Legale 2005-2006 - Sostieni i processi: merchandising e donazioni - Un DVD per il Sud Ribelle ] Cronistoria: [ Gli arresti - Il 16 novembre in tutta Italia - I 100.000 sovversivi del 23 novembre 2002 [foto] - L'inchiesta - La manifestazione del 27 novembre 2004 - La vicenda giudiziaria e le tappe ] Approfondimenti & links: [ www.sciroccorosso.org - Lo speciale di Radio Ciroma - Monitore Brutio - Punto e a Capo - controappunto.org ] | ||||
Truffa all'U.E. | 27/8/06 | |||
Un ostello a 5 stelle!Articolo dal newswire di: giovane calabroQuesta e' la storia (assurda) di un ex-convento ristrutturato con fondi comunitari e successivamente affidato ad una societa' privata che ha vinto il bando di affidamento della gestione con la destinazione di ostello della gioventu', quindi turismo sociale, trasformato poi (non si sa bene come) in albergo a 5 stelle superlusso. Nel 2001 il comune di Bonifati pubblico' un bando sul BUR per l'affidamento della gestione dell'ex-convento san francesco del XII secolo. Dopo qualche tempo l'unica societa' partecipante GOSAD srl via Santoro 20 Cosenza vince il bando. La Gosad srl gestisce anche un altro albergo di lusso, sempre nello stesso territorio comunale ma sul tratto di mare e non in collina come invece "l'ostello". Una notte in questo ostello a cinque stelle puo' arrivare a costare anche 630 euro!!! Se non e' una truffa questa! Il "dominus" e' diventato sindaco dopo che si e' aggiudicato l'appalto, il comune sembra essere "rosso", addirittura qui Rifondazione Comunista sembra essere il primo partito (anche se non e' chiaro), il sindaco e' molto conosciuto e stimato nella provincia di Cosenza, guai a calpestargli i piedi. Persona corretta e affabile!!! Il giorno dell'inaugurazione erano molte le "autorita'" presenti , addirittura Pino Gentile, fratello del nazionale Antonio, disse: <<...esprimo viva soddisfazione per la realizzazione del complesso dando atto agli operatori del settore dell'impegno che hanno profuso per ristrutturare sapientemente la struttura...>>. Documenti Il Bando sul Bur Articolo quotidiano Calabrese | ||||
Un CPT rosso vergogna | 28/06/2006 | |||
Malgrado tutto... si muore!Dopo la rivolta dei giorni scorsi nel centro di prima accoglienza ed identificazione di S.Anna a Crotone, e la fuga di 30 migranti, anche a Lamezia Terme, nel CPT gestito dalla cooperativa rossa Malgrado Tutto, ieri si sono verificati episodi di protesta.Le rivolte nei centri di accoglienza calabresi vanno a sommarsi ai numerosi e frequenti atti di ribellione che accompagnano la vita all’interno dei CPT di tutta Italia. Quello di Lamezia Terme è l'ennesimo CPT gestito da una cooperativa rossa, vicina ai DS. Non è la prima, non è l'ultima, non è la sola. ..:: I CASI ::.. :: hadmol :: voci dal cpt :: mohamed :: said 1 2 3 4 :: ferat e mohamed :: ..:: APPROFONDIMENTI ::.. :: il dossier :: metti una sera... :: sciopero della fame :: manifestazione 12.11.05 video foto 1 2 :: :: sit-in contro il silenzio :: se protesti non mangi :: visite istituzionali o giù di lì :: :: l'esposto e l'archiviazione :: :: le parole dei politicanti 1 2 3 :: un buco sul tetto che scotta :: :: il rapporto msf :: il rapporto di amnesty :: visita con foto :: :: chi è raffaello conte :: autoritratto :: foto 1 2 3 :: :: il sito della cooperativa (temp. non raggiungibile) :: dov'è :: biografia non ufficiale :: ..::APPUNTAMENTI ::.. :: una giornata CONTRO L’UMANIZZAZIONE DEI LAGER:: ..::CONTRIBUISCI!::.. Aggiungi materiale, informazioni, notizie, comunicati... | ||||
IN CODA PER LA VITTORIA! | 21/06/2006 | |||
San Precario pensaci tu!Lo scorso venerdì 16 giugno, centinaia di disoccupati si sono radunati nel piazzale antistante l'ufficio "obiettivo occupazione" del Centro Direzionale di Reggio Calabria, in attesa di consegnare a partire dal lunedì successivo, le domande per un contributo occupazionale, che il comune ha pensato di elargire in favore dei disoccupati, con gli avanzi del cosiddetto decreto Reggio.Per tutto il fine settimana si assiste ad uno spettacolo indecoroso e indegno. In scena si profila l’estenuante resistenza di una massa di disoccupati, o di chi per loro tra parenti ed amici alternatisi per solidarietà, costretti, pur di tenere il posto in fila, a rimanere ammassati sotto la calura estiva per un tempo che sembra interminabile. Con l’arrivo del lunedì, alla buon ora, si provvede a chiamare l’appello con intervalli di 4 ore. Chi non risponde viene cancellato. Ad avere diritto a questo contributo saranno solo 300 domande, con priorità per quelle pervenute prima. E allora tutti drammaticamente in fila a chiedere l’elemosina e a dimostrare che la questione meridionale si affronta in questo modo. E’ questa la logica di chi, come il sindaco della città, Giuseppe Scopelliti (AN) commenta così la lunga coda di persone (si arriva a contarne un migliaio): "I disagi che stanno subendo i disoccupati che hanno risposto all'opportunità di occupazione che abbiamo creato erano inevitabili se si vuole garantire effettivamente l'assoluta trasparenza nell'individuazione delle persone da avviare al lavoro". Dichiarazioni sconcertanti, privi di un serio criterio politico ragionato, che si richiamano agli scenari squallidi di chi si diverte a lanciare il pane verso una folla scheletrita e affamata. Dichiarazioni, anche, che sinistramente si ricollegano alle frasi intercettate alla moglie e al portavoce di Fini: "Avere potere sui posti di lavoro è un potere vero". Di sicuro è una visione o linea politica che accomuna tutte le anime di partito e da cui si potrebbe alludere ad un coinvolgimento dell’attuale sindaco reggino nell’inchiesta dedicata ad Alleanza Nazionale e ai Savoia. Possa San Precario pregare per loro. Per i disoccupati, non per i fascisti! CONTRIBUISCI A QUESTA FEATURE inserisci direttamente link e altri materiali pertinenti | ||||
L'ELETTROdotto' Laino-Rizziconi | 24/01/2006 | |||
Frittura a 380.000 volts!Quando si transita sotto gli enormi
piloni, la gente dice: qui tutto frigge. Quel che si sente e' il rumore dell'alta tensione dell'enorme serpente di acciaio. Si chiama "Laino-Feroleto-Rizziconi" ed e' un elettrodotto da 380 kv, il massimo del voltaggio! Nel suo percorso attraversa tutta la regione -da nord a sud- ed è lungo 218 Km, interessando 59 comuni di quattro province (Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria).
L'assessore sedutosi, da solo, al tavolo con la societa' Terna a Roma, tira fuori dal cilindro magico un "corridoio verde" a protezione della salute dei cittadini: [...] In Calabria saranno istituiti i corridoi verdi, aree dedicate nelle quali far confluire gli elettrodotti nel rispetto piu' totale dell'ambiente che tenga conto
in primis della salvaguardia della salute di cittadini oltre che del rispetto dell'ambiente. [...]
..:: File audio ::..
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Dedicata stele a Ciccio Franco | 29/11/2005 | |||
Reggio Calabria: vecchi e nuovi fascismiIl 16 Novembre 2005 l'amministrazione comunale di Reggio Calabria ha inaugurato una stele commemorativa [ 2 ], nel centro della città, al leader dei "Boia chi molla" Ciccio Franco, che all'inizio degli anni '70 condusse la rivolta di Reggio. L'on. Giuseppe Valentino, sottosegretario alla Giustizia, nel suo intervento, parla di "vergognosi archi costituzionali", riferendosi evidentemente alla posizione in Parlamento dell'MSI negli anni Settanta. Presente all'inaugurazione perfino il superprefetto con poteri speciali contro la mafia Luigi De Sena, che dice di aver apprezzato Franco quando lo conobbe in gioventù. E a completare il quadretto un sit-in commemorativo di Forza Nuova. Dopo il cosiddetto "Devolution Day" [ 2 - 3 ], svoltosi il 24 settembre settembre scorso, giornata scelta per una manifestazione voluta dal Governo e dalla Lega Nord per spiegare al Meridione i presunti vantaggi della devolution, la città di Reggio Calabria si riconferma ancora una volta - tristemente - il laboratorio di sperimentazione della destra più reazionaria e conservatrice. .: Approfondimenti :.
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EMERGENZA LAVORO | 21/07/2005 | |||
Lavoro negatoIn tutta la Calabria i livelli di disoccupazione sono sempre stati alti e drammatici.Attualmente con la legge Biagi ed il processo di delocalizzazione in atto si legittima il lavoro nero, si ostentano tassi d'occupazione fasulli e si asseconda quel capitalismo selvaggio che mira a conseguire profitti sempre più alti a scapito dei lavoratori, smantellando lentamente tutto quel complesso di diritti che, nei decenni passati, si era riusciti a conquistare dopo dure stagioni di lotta a livello nazionale. Nella zona industriale di Piano Lago, alle porte di Cosenza, la fabbrica Polti Sud ha stabilito la cassa integrazione per oltre duecento operai. Attualmente l'azienda ha provveduto a sospenderne addirittura i pagamenti . La Polti ha intenzione di delocalizzare il proprio impianto di produzione nella sua sede calabrese, per dirottarlo in Cina dove, notoriamente, i costi di produzione sono irrisori grazie allo sfruttamento della manodopera sotto la tutela di un governo nazionale sanguinario. Trenitalia ha deciso di smantellare lo scalo merci della stazione Vagliolise di Cosenza per effettuare una trasformazione controproducente dei collegamenti logistici, a causa della quale rischiano il posto ben 70 lavoratori. A questa decisione sono seguite numerose forme di agitazione, da ultima l'occupazione della stazione di Paola. Infine sono da rilevare anche le condizioni di lavoro che si vivono in una piccola realtà produttiva di Piane Crati come la Micofispa, azienda produttrice di funghi freschi, in cui circa 50 dipendenti non ricevono da mesi il salario già di per sé irrisorio. La voce degli operai resta comunque la migliore testimonianza di quanto sta accadendo. AGGIORNA LA FEATURE! Segnala qui una emergenza del lavoro: lavoro nero, lavoro negato, lavoro che manca Segnala qui gli ultimi aggiornamenti | ||||
PARADISI NEL CEMENTO | 21/05/2005 | |||
La foce del Neto a rischio devastazione ambientaleA pochi kilometri da Crotone, la Foce del Neto, una riserva naturale ad alto interesse naturalistico e paesaggistico, già protetta da normative regionali e europee, sembra oggi essere gravemente minacciata dal business del mattone selvaggio. Il costruttore israeliano David Appel, imprenditore internazionale che sarebbe coinvolto in vicende di corruzione con il premier del suo paese, Ariel Sharon, avrebbe in progetto di edificare una mega cittadella turistica, chiamata "Euro Paradiso", in prossimità di quest'area. La realizzazione avverrebbe in barba alle norme sul mantenimento della biodiversità e sulla protezione della fauna e con il benestare dei politici locali. Questi ultimi dovranno infatti approvare una variante ad hoc del Piano Regolatore di cui Crotone si era ultimamente dotata, e che prevede vincoli all’edificabilità edilizia a tutela dell’ambiente. Intanto l'approvazione del Governatore della Regione Calabria, Agazio Loiero, al progetto non fa che aumentare lo stato di preoccupazione per la salvaguardia ambientale della zona. Le cifre astronomiche dell'investimento necessario a realizzare la struttura turistica, dell'ordine di svariati miliardi di euro preluderebbero, se confermate, alla realizzazione di un nuovo grandissimo ecomostro contro il quale le associazioni ambientalistiche hanno già iniziato a lottare tramite una petizione popolare.
» Sottoscrivi la petizione popolare on-line
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CENTRALE ELETTRICA NEL PARCO | 14/03/2005 | |||
Biomassa e biotruffa!E’ in fase di avviamento l’attivazione della centrale elettrica a biomasse nella Valle del Mercure all’interno del Parco del Pollino. Al momento i lavori di realizzazione hanno subito però una battuta di arresto a causa del ritrovamento di una discarica fuori e dentro l’area adibita alla costruzione della centrale. L’intero impianto è per giunta stato posto sotto sequestro. Gli effetti sul territorio potrebbero rivelarsi devastanti. Ad accentuare questa ipotesi vi è l’ombra di diverse inquietanti prospettive: l’impiego di circa 100 TIR al giorno per il trasporto combustibili, il rischio di conversione al CDR (combustibile da rifiuti), inquinamento, distruzione del patrimonio boschivo calabrese e conseguente peggioramento dell’assetto idrogeologico del territorio. Nonostante le rassicurazioni dell’Enel circa il rispetto dell’ esclusivo uso delle biomasse nelle attività della centrale, in molti esprimono al riguardo le proprie perplessità. Il 6 Marzo scorso si è svolta una manifestazione indetta dal Comitato Salute Ambiente Pollino in cui hanno aderito numerose realtà… da segnalare con sorpresa anche la presenza in loco dei CC, desiderosi, forse, di calarsi per l’occasione nei panni di qualche regista cinematografico importante!:: Appuntamenti & aggiornamenti :: - Provincia di Cosenza: Costituita una commissione tecnico-scientifica per valutare i rischi - Comune di Rotonda (PZ): Nulla di fatto - Sabato 14 maggio: Manifestazione alla Centrale del Mercure - La polizia di Laino (CS) appone i sigilli ad un'area situata all'interno della centrale :: Dal newswire :: Interrogazione al Parlamento europeo - Reazioni: Verdi e Forza Italia - DS | ||||
I tanti misteri della Jolly Rosso | 19/01/2005 | |||
Rosso sangue, rosso velenoIl 14 dicembre 1990 la motonave Jolly Rosso si arena sulle coste del tirreno cosentino nei pressi di Amantea (CS). Le circostanze di questo evento rimangono tuttora poco chiare e, a distanza di anni, dalle indagini della magistratura inizia a emergere uno scenario in cui, tra navi a perdere e traffici internazionali di rifiuti tossici, figurano una rete di faccendieri, trafficanti d'armi, agenti dei servizi segreti, uomini di governo e mafiosi. Gli unici dati certi sembrano essere le tracce di diossina, furani e policlorobifenili rinvenute nei pressi del luogo in cui la nave si è arenata. Per il resto i misteri sembrano fioccare intorno alla vicenda. Come la misteriosa morte del giovane comandante della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria Natale De Grazia, avvenuta il 13 dicembre di 9 anni fa durante le indagini su questo caso.Oggi, essendo ormai lontani gli anni in cui i bambini guardavano con curiosità mista a un generico senso di paura la nave dipinta di rosso arenata sulla spiaggia, la società civile si è riversata nelle strade per dare vita, lo scorso 10 dicembre, a una manifestazione di denuncia per chiedere definitiva chiarezza sulla vicenda. Si è aperta finalmente una breccia nel muro di gomma, grazie alle accuse che vogliono collegare la vicenda della Jolly Rosso all'omicidio di Ilaria Alpi... anche se siamo ancora lontani dall'assitere "alla caduta degli Dei".
::APPROFONDIMENTI:: | ||||
italy-imc (top)
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