Repubblica. 30 agosto 2001
E' un barista trentenne incensurato uno degli assalitori
della jeep dalla quale partì la pistolettata che uccise Giuliani
G8, ecco l'insospettabile di piazza Alimonda
Si è presentato spontaneamente dai giudici
GENOVA - E' andato spontaneamente dal pubblico ministero Silvio Franz a dire la sua verità sull'assalto alla Jeep dei carabinieri dalla quale è partito il colpo di pistola che a Genova, il 20 luglio scorso, ha ucciso Carlo Giuliani. A parlare con il magistrato è l'uomo ritratto, nelle foto che hanno fatto il giro del mondo, con una trave in mano mentre sfonda i vetri del Defender con dentro tre carabinieri.
Le indiscrezioni dicevano che fosse un commercialista, in realtà è un commerciante, un barista per la precisione, incensurato, sui trent'anni, con famiglia. Da oggi indagato a piede libero per tentato omicidio. L'interrogatorio è durato circa tre ore e, al magistrato che conduce l'inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani e quella per il "tentato omicidio" dei tre carabinieri a bordo del Defender, il "barista" avrebbe detto di non essere una Tuta bianca ma di frequentare di tanto in tanto i centri sociali solo per ascoltare musica.
Nel suo racconto ha detto di essere andato alla manifestazione con altri conoscenti e di essersi trovato nel mezzo delle cariche della polizia e dei carabinieri nella zona di corso Torino dove c'è stato il culmine degli scontri. Ha raccontato quello che ha definito un "inferno" e il "panico" che lo avrebbe preso fino a quel momento in cui, intorno alle 17,30 si è trovato fianco a fianco a Carlo Giuliani nell'assalto alla jeep con una trave di legno in mano a sfondare i finestrini della camionetta.
(30 agosto 2001)
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