Prima assemblea metropolitana MayDay 2012

Mercoledì 18 aprile 2012, h. 21.00 al Piano Terra Lab, Via Confalonieri 3 – Milano

Non si può certo affermare che l’anno appena trascorso sia stato un anno tranquillo. Abbiamo assistito alla recrudescenza della crisi economica, con effetti disastrosi sullo stato dell’occupazione e della precarietà. Più di 500.000 sono i posti di lavoro persi, il tasso di  disoccupazione ha raggiunto i livelli massimi da 20 anni a questa parte, quello relativo alla disoccupazione giovanile ha superato il 30%. Nel frattempo sono state adottate varie misure di austerità per un taglio del bilancio pubblico di oltre 80 miliardi di euro. La spesa sociale ha subito l’ennesima contrazione accompagnata dall’aumento dell’imposizione fiscale, che ha colpito regressivamente le fasce a medio-basso reddito, peggiorando ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie. Non può stupire che le aspettative sulla dinamica del Pil siano fortemente negative (-2,5% nel 2012). Gli interventi sul mercato del lavoro sono stati oltre che iniqui disastrosi. Si è proceduto ad un aumento coercitivo dell’età pensionabile.
La recente proposta di riforma del mercato del lavoro ha completato il processo di precarizzazione della vita, ha aumentato il già alto livello di ricatto sui lavoro stabile, annacquando e di fatto smantellando le ultime protezioni rimaste (art. 18).

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Il vento della Primavera Precaria

Chi ha la ventura di vivere quest’epoca non potrà certo dire di aver attraversato decenni noiosi e indifferenti. Dopo quasi due secoli di progressi politici sociali e economici improvvisamente, prima lentamente poi sempre con maggiore velocità, il corso della storia sembra invertire la propria direzione e un’ immensa opera di ristrutturazione politico-economica spazza via uno dietro l’altro i diritti fondamentali: le conquiste, i salari dignitosi, uguaglianze, solidarietà e sovranità.

Certo ci sarebbe da questionare sul significato della parola progresso: sulla sua disomogenea distribuzione sia sociale che geografica, su chi ha potuto fruirne i benefici; si potrebbe pure discutere sugli effetti collaterali di questo progresso: l’insostenibilità dell’impatto ambientale di una politica tutta rivolta al consumo sfrenato, l’insostenibilità e sulla fugacità culturale e neurale di un sistema comunicativo che agisce come bombardamento della corteccia celebrale; si potrebbe dibattere a lungo, ma vi è una questione che non può essere elusa.

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Hub Meeting 2.0 – Milano 30/31 Marzo 1 Aprile 2012

Il 2011 è stato un anno che non  dimenticheremo mai, l’anno nel quale è esplosa una molteplicità di  movimenti in diversi territori in faccia al dominio debitocratico della  governance economica, alla sospensione e deprivazione dei nostri diritti  attraverso la dottrina dello shock che ci viene somministrata, e alla  conseguente precarietà materiale ed esistenziale delle nostre vite. Lungo questo ciclo insurrezionale,  dall’Islanda alle ultime sollevazioni in Russia e Ungheria, se qualcosa  si è reso palese è l’avanzato stato di decomposizione dei sistemi  politici e dei loro meccanismi di rappresentanza (non ci rappresenta  nessuno!), così come il loro servilismo al comando capitalista (salvare  le persone non le banche!).

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Apre l’osservatorio permanente degli educatori

dalle 19.30 alle 22.00 tutti i giovedì
al F.O.A. Boccaccio in via Rosmini, 11 – Monza Brianza –

C’è una storia scritta dal subcomandante Marcos dell’ EZLN che narra della creazione del mondo. La storia è molto bella ma qui, per spazio e necessità vi basti sapere che gli dei che crearono il mondo lo lasciarono incompiuto, decisero di non finirlo, non per noia o pigrizia, ma perché anche gli uomini potessero contribuire all’opera.
La storia è citata in “Infanzia e Filosofia” di Walter Kohan (Morlacchi Editore) e sebbene si presti a molteplici riflessioni, può essere una buona metafora per l’educazione che mai si compie per intero e che necessita di due soggetti solidali tra loro per realizzarsi.

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San Precario torna all’Esselunga: #occupyxmas in solidarietà con i lavoratori di Pioltello

Sabato 17 dicembre San Precario è tornato all’Esselunga di via Ripamonti con un volantinaggio e presidio in solidarietà con i lavoratori di Pioltello, mettendo il proprio tassello nella campagna #occupyxmas che in tutta Italia ha dato vita a un vero e proprio Natale Precario e Insolvente! Sotto pubblichiamo il volantino distribuito e a breve la nuova campagna antipubblicitaria contro Esselunga. Stay Tuned!

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