Minacce mafiose ad attivista della Carovana Antimafia dell’Ovest Milano

 

 

Si dice che “qua certe cose non succedono”, purtroppo anche nelle nostre zone le mafie non solo sono presenti e radicate, ma utilizzano gli stessi metodi di intimidazione e minaccia per intimorire e fermare chi prova sbarrargli la strada.

I fatti:  nell’autunno 2011 una serie di associazioni, sindacati, partiti e movimenti sociali ha deciso di dare vita alla “Carovana Antimafia dell’Ovest Milano” riuscendo a organizzare in poco tempo delle iniziative di sensibilizzazione sul tema delle mafie nel milanese, teatro di strada e incontri con ospiti di rilievo nazionale come un magistrato della Procura Nazionale antimafia e Don Tonio dall’Olio di Libera, oltre che giornalisti e amministratori locali. Gli incontri sono stati molto partecipati e hanno riscosso particolare interesse verso le inchieste che hanno messo in luce la vera consistenza del fenomeno mafioso in provincia di Milano e sulla presenza della cosiddetta “zona grigia”.

In seguito a questi eventi uno degli attivisti più in vista, Giampiero Sebri, sindacalista e rappresentante dei lavoratori al Comune di Abbiategrasso, oltre che collaboratore qualche anno fa in un’inchiesta della Dda di Milano su traffici internazionali di armi e rifiuti tossici (nell’ambito della quale aveva fornito anche notizie relative all’omicidio Alpi-Hrovatin avvenuto in Somalia nel 1994), è stato più volte “attenzionato” da anonimi che, in maniera velata, gli hanno consigliato di stare tranquillo e non occuparsi più dell’argomento, facendo intendere che potrebbero esserci gravi conseguenze. Inoltre ha subito danni al proprio autoveicolo, come lo spargimento di letame e il taglio di due pneumatici.  Nei giorni scorsi, dopo l’ennesimo avvicinamento di personaggi sconosciuti, Sebri si è presentato ai Carabinieri di Abbiategrasso sporgendo regolare denuncia su questi fatti.

Come Carovana Antimafia ovest Milano ci sentiamo vicini a Piero Sebri e sosterremo tutte le iniziative legali e giudiziarie che vorrà intraprendere, perchè la lotta alla mafia è anche lotta all’omertà, è squarciare quel silenzio assordante che gravita attorno al fenomeno mafioso in Lombardia. Siamo certi che smuovere l’opinione pubblica abbia colto nel segno, perciò non ci fermeremo qua.  Solidarizziamo e chiediamo la solidarietà e il pieno appoggio a tutti/e quelli che hanno incrociato il percorso della carovana, associazioni, partiti, amministratori locali, giornalisti, insegnanti ecc. e a quelli che non l’hanno ancora fatto, perchè se attaccano uno di noi, attaccano tutti noi, la minaccia non è al singolo, ma a tutto il territorio. Aumenteremo la vigilanza e chiediamo che tutti lo facciano, la politica, gli amministratori, le forze dell’ordine e la giustizia.

Carovana Antimafia Ovest Milano

 

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