Sfratto impedito a Magliana

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Martedì, Settembre 23, 2014 - 09:12

Stamattina alla Magliana il Comitato di Lotta per la Casa di Magliana, insieme ad un nutrito gruppo composto da compagni e compagne, abitanti del quartiere, e aderenti ai movimenti per il diritto all'abitare, si è dato appuntamento all’alba per difendere Giulia e la sua famiglia dall’ennesimo tentativo si sfratto. Quella di Giulia è una delle tante famiglie che a causa della perdita di un lavoro precario (del marito) ed uno stipendio da fame (il suo) non ha più potuto pagare un affitto da capogiro, diventando così morosa.

Ormai da mesi Giulia si sta opponendo con coraggio e determinazione ai tentativi di accesso dell’ufficiale giudiziario ma stavolta le era stata annunciata la presenza della forza pubblica.

A suffragare la volontà di eseguire lo sfratto: la presenza della DIGOS fin dalle prime luci dell'alba.
Verso le ore 9 si è presentata la famiglia proprietaria dell'appartamento: non si tratta infatti di una grande proprietà ma di una famiglia "qualunque" con figlia disabile, il che rende la situazione ancora più penosa e le responsabilità dell'amministrazione comunale e del municipio ancora più gravi. E' per inadempienza da parte del Comune di Roma, infatti, che le misure a tutela degli inquilini morosi "incolpevoli" non sono applicate. Inoltre Comune e Municipio,pur sollecitati da mesi, non offrono soluzioni di sorta alle famiglie sfrattate. Lo sfratto eseguito con i lacrimogeni la scorsa settimana a Centocelle ci insegna che, incredibilmente, le soluzioni escono fuori solo dopo problemi di ordine pubblico.

La nutrita partecipazione al picchetto ha determinato la mancata esecuzione dello sfratto: il rinvio è stato fissato per il 28 Ottobre. Nonostante la buona notizia Giulia, per lo stress patito nelle ultime ore ma anche negli ultimi mesi si è sentita male al punto di dover addirittura chiedere l’intervento dell’ambulanza.

Per questo ci siamo recati in corteo fino al municipio XI dopo aver deciso che stavolta l’ennesimo rinvio non ci poteva bastare. Non accettiamo che questo sfratto venga strumentalizzato con la stantia retorica della cosiddetta "guerra tra poveri" e vogliamo inchiodare l'amministrazione, e in particolare il municipio XI alle proprie responsabilità: il presidente Veloccia deve trovare una casa dignitosa per Giulia e la sua famiglia PRIMA che sia buttata in mezzo alla strada.

Dopo qualche momento di tensione con la polizia che presidiava gli uffici del municipio abbiamo ottenuto un incontro e rassicurazioni formali sul fatto che una soluzione sarà trovata. Di certo se questo non avverrà ci faremo vivi di nuovo.

Comitato di Lotta per la Casa Magliana

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