ADDIO COMANDANTE BENTIVEGNA

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Giovedì, Aprile 5, 2012 - 18:28

E' morto Rosario Bentivegna comandante dei GAP di Roma.
Sasà, come veniva affettuosamente chiamato da compagni e amici, combattè i nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale a Roma in particolare a Roma centro e nella zona di Centocelle, Prenestina e Casilina, poi sui Monti Prenestini e infine in Jugoslavia. Combattè contro i fascisti anche in Grecia all'indomani del colpo di stato dei Colonnelli del 1967 insieme alla figlia Elena.
Pluridecorato per i suoi meriti nella guerra antifascista non solo dallo Stato Italiano ma anche dal Comando Generale delle Brigate Garibaldi, dall'Unione Sovietica e dalla Repubblica Federativa di Jugoslavia. Comunista a 17 anni, prima nel GUM (Gruppo di Unificazione Marxista) poi nel Partito Comunista Italiano. In dissenso con la linea del PCI ne uscì nel 1985. Sposato con la partigiana Carla Capponi con cui condivise la guerra antifascista.
Ricordiamo Sasà per le sue eccezionali azioni contro i nazifascisti di Roma dalla battaglia di Porta San Paolo del 9 settembre 1943 all'attentato di via Rasella. Ma ancor di più vogliamo ricordare il suo tenace coraggio di combattente antifascista capace di sostenere la lotta contro forze enormementi più forti e numerose, il suo spirito internazionalista che lo ha portato a condividere le lotte dei popoli balcanici e il suo infaticabile lavoro per mantenere viva la memoria e tramandare la verità a dispetto delle calunnie di pennivendoli revisionisti. Una perdita enorme, un pezzo di storia della nostra città che se ne va. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo in vita, sapremo ricordarlo sempre.

E' MORTO UN PARTIGIANO, ALTRI 100 NE NASCONO

Didascalia della foto: Dall'alto e da sinistra: Alfredo Reichlin, Tullio Petrocola, Giulio Cortini, Laura Garroni, Maria Teresa Regard, Franco Calamandrei, Valentino Gerratana, Duilio Grigioni, Marisa Musu. Sotto accovacciati: Arminio Savioli, Francesco Curreli, Franco Albanese, Carla Capponi, Rosario Bentivegna, Carlo Salinari, Ernesto Borghesi, Raoul Falcioni. Seduti davanti al gruppo: Fernando Vitagliano e Franco Ferri. Sdraiato a terra: Pasquale Balsamo.

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