video: berlusconi Contestato dagli Studenti a Cagliari il 9 gennaio
ANSA
ROMA, 8 GEN – Il decreto Gelmini in materia di università è legge. Il testo, su cui a novembre si è scatenata la protesta di studenti e docenti ha ricevuto il via libera alla Camera con 281 voti a favore, 196 contrari, e 28 astenuti. A favore del provvedimento, su cui il governo ha incassato la fiducia, ha votato solo la maggioranza; quanto all’opposizione, il Pd e l’Italia dei Valori hanno espresso voto contrario mentre l’Udc si è astenuta sul voto finale “”per offrire un’apertura di credito nei confronti del ministro Gelmini”.
“L’università oggi cambia” – esulta il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini
Gli atenei virtuosi riceveranno più finanziamenti. Il 7 per cento del Ffo (circa 500 milioni di euro) e del Fondo straordinario della Finanziaria 2008 andranno nelle casse degli atenei “con offerta formativa, qualità della ricerca scientifica, qualità, efficacia ed efficienza delle sedi didattiche migliori”.
Ovvero più soldi alle univerità dove studiano i figli dei deputati, molti meno soldi a tutte le altre.
Al contempo, neanche a farlo apposta, ecco comparire l’analisi realizzata dall’EUROSTAT (commissione europea), che ci ha gentilmente fatto notare ancora una volta che siamo agli ultimi posti tanto per l’investimento percentuale del PIL nell’istruzione pubblica (la media europea è del 5%, quella dell’Italia del 4.4%), quanto per l’investimento per singolo studente, dove siamo sotto la media dei paesi dell’Area Euro, e ad anni luce dalla (tanto citata dalla Gelmini) università americana: 10.600 contro 5.908 euro nostrani.
Governo di merda!