Ciserano – E’ ormai guerra aperta tra il sindaco di Ciserano e il Comitato di Zingonia. Ieri un’altra giornata di lotta a tutto campo tra Bagini e i suoi cittadini. Dalla mattina presto una trentina di abitanti è scesa in strada per impedire che i tecnici mandati da Uniacque tagliassero l’acqua al palazzo Anna 2, l’unico tra le torri ad avere un amministratore condominiale e a pagare regolarmente tutte le bollette.
Hanno desistito velocemente i tecnici, anche perché a intralciare il loro lavoro si è aggiunto anche un parcheggiatore distratto, che ha sistemato il proprio veicolo proprio sopra il tombino che contiene i contatori dell’acqua. Il distacco è stato quindi evitato e il Comitato annuncia di essere pronto a mobilitarsi ancora, dato che il debito pregresso non è attribuibile agli attuali abitanti. Ad aumentare la rabbia dei cittadini il fatto che così si affosserebbe il condominio Anna 2, dove il lavoro di riqualificazione ha dato maggiori frutti. Se il distacco dell’acqua fosse stato attuato, si sarebbe compromesso lo sforzo che il Comitato sta portando avanti contro il degrado. A ottobre 2013 era l’ing. Bonomelli di Lombradia Infrastrutture a rassicurare il Comitato in merito al debito per l’acqua, dichiarava che avrebbe mediato con azienda, richiamandola al proprio ruolo sociale. Nel frattempo i vertici di Lombardia Infrastrutture venivano travolti dalla recente inchiesta.
Ma da ieri a tenere banco c’è anche la questione dei meccanici abusivi e nemmeno su questo terreno il Comitato e il Sindaco si sono risparmiati colpi. Da anni infatti alcuni meccanici abusivi hanno usufruito dello spazio comune dei palazzi per portare avanti le loro attività. Il quotidiano provinciale ieri ha fatto di questa notizia uno scoop e Bagini ha dichiarato che “l’assurdo non è questo, ma il fatto che alcuni di questi meccanici abusivi sono membri del Comitato degli abitanti di Zingonia, sono i primi che si lamentano del degrado nella zona, ma il degrado, come si vede, lo creano loro stessi con queste situazioni completamente abusive. Non solo. Il Comitato stesso li incita a portare avanti queste attività, prima all’interno dei cortili dei palazzi, adesso sulla strada“. Un’accusa pesante che ha provocato l’immediata reazione del Comitato stesso, che ha annunciato una querela per diffamazione per il sindaco di Ciserano. Il Comitato infatti aveva segnalato proprio al Sindaco e alla prefettura tramite un esposto questa situazione di illegalità diffusa a settembre del 2013. Risultato? Due sopralluoghi dell’ASL e della Polizia locale di Ciserano negavano che nell’area ci fossero attività abusive.
Sempre oggi a Bergamo si consumava un altro presidio di fronte a Palazzo Frizzoni, mentre all’interno si svolgeva il consiglio comunale. Il Comitato di lotta per la casa insieme al sindacato Asia chiedono che le bollette dell’acqua vengano addebitate agli abitanti della palazzina di via Monte Grigna 11, il condominio abbandonato dall’amministrazione. Il Comitato, che ha proceduto alla ristrutturazione degli alloggi comunali, dichiara di non accettare i tentativi di criminalizzazione portati avanti dall’assessore D’Aloia. La scorsa settimana gli abitanti avevano anche richiesto che fosse riconosciuta loro la residenza. Il Comitato, in un comunicato distribuito in piazza Matteotti, non lesina critiche alla giunta Tentorio “che lascia vuote 250 case popolari, che invece di assegnare i 12 alloggi poplari dell’Ex Cesalpinia preferisce regararli all’Immobiliare Percassi per una cifra ridicola“.