5 aprile, festa balcanica in Fornace contro il razzismo della Lega

 

Nei giorni scorsi la Lega nord si è scagliata contro due famiglie rom abitanti in via Sesia accusate di aver spinto due ragazzini del campo a fare la questua anziché ad andare a scuola. Non solo il fatto, ancora da dimostrare e per il quale sono comunque in corso i doverosi accertamenti, sarebbe riconducibile a “una situazione specifica di disagio e precarietà familiare e non a un’odiosa forma di sfruttamento”, come ha sostenuto Opera nomadi, ma che sia proprio la Lega ad invocare maggiori tutele per i bambini rom fa riflettere, visto che uno dei primi atti di questa giunta e dell’Assessore all’Istruzione Giovanatti è stato proprio quello di tagliare i fondi per gli interventi di sostegno scolastico a favore dei ragazzi rom che frequentano le medie.
Occorre infatti precisare che tutti i ragazzi di via Sesia vanno a scuola e dall’anno prossimo qualcuno andrà per la prima volta alle superiori. Questo fatto è estremamente positivo e dimostra che la strada dell’integrazione passa attraverso il sostegno a queste iniziative e il finanziamento di progetti mirati.
Il fatto su cui dovremmo fermarci a pensare è che questi stessi ragazzi che frequentano le nostre scuole, pur essendo nati in Italia, sono privi di cittadinanza. Di fatto sono apolidi, come molti dei loro genitori che dopo essere emigrati da quella che una volta era la Iugoslavia adesso sono privi di documenti perché questo Stato non esiste più. Per questo chiedere la chiusura del campo e le espulsioni, come fa la Lega, è semplicemente demagogico: non ci sono paesi in cui potrebbero essere rimpatriati!
Questo dimostra ancora una volta la demagogia delle proposte della Lega che pur di conquistare voti in vista delle elezioni specula spregiudicatamente su questioni sociali molto delicate.
Invece, noi chiediamo a gran voce che cambi la legislazione e che anche chi nasce su territorio italiano acquisisca la cittadinanza e i diritti ad essa connessi. Ribadiamo inoltre che è stato un grave errore tagliare la convenzione per la gestione del campo di via Sesia e in generale tagliare i fondi per progetti di sostegno scolastico e lavorativo che riguardano i rom.
Infine, promuoveremo per sabato 5 aprile una festa balcanica in Fornace organizzata con i rom del campo di via Sesia per far conoscere la cultura di questo popolo e per mandare un messaggio forte e chiaro: solidarietà e conoscenza reciproca sono le condizioni per costruire un percorso reale di integrazione.
Il ricavato dell’iniziativa verrà destinato per l’acquisto di un pulmino che servirà per aiutare i ragazzi del campo a raggiungere quotidianamente le scuole.
Presto il programma completo dell’iniziativa nella sezione “Appuntamenti”.

 

Articoli Correlati:

  1. “Lega, ora basta!”: Rho è più sicura senza razzismo
  2. “Settegiorni” sul corteo contro lo sgombero della Fornace
  3. Corteo contro lo sgombero della Fornace e contro le politiche securitarie della “junta” Zucchetti: Mai una caserma al posto di un centro sociale!!