#StopSfratti #StopPianoCasa #StopJobsAct
Questa mattina attivisti del Centro sociale SOS Fornace di Rho, del Telos di Saronno e del collettivo Ultimi Mohicani di Gallarate, insieme ad alcuni solidali, hanno impedito lo sfratto di Hussain, di sua moglie e dei loro bambini. Intorno alle 10,30 l’ufficiale giudiziario si è recato presso l’abitazione di Hussain a Limbiate (MB) accompagnato da una pattuglia dei carabinieri e, preso atto della situazione, ha rinviato lo sfratto al 27 giugno.
Quello di Hussain e della sua famiglia è l’ennesimo sfratto per morosità incolpevole, cioè di chi non riesce a pagare l’affitto perché ha perso il lavoro a causa della crisi economica aggravata dalle politiche di austerità imposte dai vertici dell’Unione Europea.
Di fronte ad una vera e propria emergenza abitativa a livello nazionale, la risposta del Governo è quella di favorire gli interessi dei costruttori e delle banche. Infatti, ieri il Senato ha approvato il cosidetto “Piano Casa” (oggi in discussione alla Camera), un dispositivo che di fatto cancella l’edilizia residenziale pubblica e disegna politiche abitative rivolte a fasce di reddito medio-alte, con nuovo cemento e ulteriore consumo di suolo. Questo provvedimento rivela, inoltre, il volto feroce e liberista del Governo, che introduce il divieto di iscrizione nelle liste anagrafiche e impedisce l’allaccio delle utenze agli inquilini occupanti per necessità. Una norma che in un colpo solo calpesta diritti fondamentali delle persone.
In questo contesto Expo 2015 rappresenta un’occasione ghiotta per palazzinari di ogni colore politico e i recenti arresti ai vertici della società Expo 2015 spa – rivelando l’esistenza di una cupola che gestiva gli appalti dell’Esposizione universale con tangenti e turbative d’asta – conferma l’importanza del grande evento per ingrassare le solite cordate di poteri economici e politici attraverso tagli alla spesa pubblica destinata a welfare e servizi pubblici essenziali.
Centro Sociale SOS Fornace
Punto San Precario Rho-Fiera
