Carovana antimafia del Nord Ovest Milano

 

 

Ad Abbiategrasso Sabato 29 ottobre, 1° tappa della carovana antimafia del Nord Ovest Milano.

 

 

 

Esiste la mafia nei nostri territori? Come si muove?
Con Expo 2015 e le grandi opere (tangenziali, TAV…) siamo al sicuro dalle infiltrazioni malavitose?
Le amministrazione comunali sono pronte a respingere l’assalto della criminalità organizzata negli appalti?

 

 

 

 

La carovana contro le mafie fra Milano e il Ticino presenta:

LO STATO D’ASSEDIO OVVERO SHOCK EXPO!

Presidio, spettacolo, interventi approfondimenti su  tutto ciò che si muove fra il legale e il criminale nelle nostre zone.

Sabato 29 ottobre 2011, ore 14.30, Piazza Marconi, Abbiategrasso (Milano).

promuovono: USB /Comitato No Expo/Punto Rosso Magenta/ CastaNOF35/
VAS (Verdi Ambiente e Società) Magenta Abbiategrasso/ Comitato NO Tangenziale del Magentino/Circolo ARCI Paz di Castano Primo.

 

Con Expo 2015, in Lombardia arriverà una valanga di soldi che fa gola a molti.
Per questo la definizione della governance per la gestione dell’evento ha richiesto circa un anno per la messa a punto.
Un periodo di tempo nel quale le varie lobby politico-economiche (dalla Compagnia delle Opere alla Lega delle Cooperative)
e i loro referenti politici si sono fatti la “guerra” per le poltrone e per ottenere una fetta sempre più grande della
torta dei finanziamenti pubblici.
E’ noto anche il rischio di infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti dell’Expo, in particolare per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti provenienti dai cantieri edili, il movimento terra e la gestione del mercato delle braccia per la costruzione
delle opere collegate all’evento del 2015.
Per rendere l’idea basta citare l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Milano il 10/7/2008 nei confronti dei
principali indagati appartenenti all’articolazione lombarda delle famiglie Barbaro – Papalia di Platì, nella quale è scritto
che la cosca avrebbe acquisito “ il controllo della attività di movimento terra nell’ambito territoriale della zona sud-ovest
dell’interland milanese”. Da una informativa dei carabinieri di Sesto S. Giovanni leggiamo: “chiamare i Barbaro famiglia
mafiosa è riduttivo, sarebbe meglio chiamarlo “gruppo Barbaro” poiché sotto tale nome si racchiudono le famiglie della
‘ndrangheta dei Barbaro, come i Nigru, i Perre, i Trimboli, gli Agresti, i Catanzarisi, i Sergi, i Perre, i Papalia, i Musitano e
i Molluso. Secondo il Dott. Nicola Gratteri, magistrato nella lotta alla n’drangheta, “ la mafia calabrese è presente in tutta
la provincia di Milano, oltre alla stessa città”. In una intercettazione telefonica tra un mafioso e un costruttore – UNIECO
- Pecchia – Papalia risulta chiaramente la presenza della mafia nella zona: “ con questi ci lavoro da sempre, sono una
garanzia, adesso a Pero ho fatto gli scavi, a Rozzano, ad Abbiategrasso, a Legnano e Cinisello ho fatto gli scavi”.
La presenza mafiosa nella nostra zona è molto forte dove anche ad Abbiategrasso ne è contagiata. Il 18 settembre
2004 ad Albairate – casa Bonanno – incontro tra Nuccio Antonino , suo figlio e Giovanni Di Salvo per una trattativa
di 2 chili di cocaina.

 

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