C’è del marcio nella Città Vetrina

 

Dopo Addisi, Viridea: Romano non vede, non sente, non parla

Luigi Addisi, uomo della ‘Ndrangheta nelle istituzioni rhodensi, eletto in consiglio comunale nella lista del Partito Democratico, è stato arrestato.

Anche al di là del “caso Addisi”, il sistema è capillare. Vediamo nei cantieri di Expo politici, imprenditori, faccendieri e mafiosi che si spartiscono appalti da milioni di euro e sono gli unici ad avere avuto veramente un’opportunità sul territorio. E di contro si chiede ai precari, ai disoccupati, agli studenti di lavorare gratis come volontari per Expo, nella speranza di arricchire un curriculum sempre più vuoto, senza passato e senza futuro.

Nel 2012 abbiamo denunciato pubblicamente i legami di parentela di Addisi con il clan dei Mancuso, ma il Pd ha risposto indignato che i rapporti parentali non significano nulla.  Quando poi nel 2014 è comparso ancora il nome di Addisi in un’inchiesta legata alla ‘Ndrangheta e ne abbiamo richiesto le dimissioni, il Pd ha rimosso Addisi, non per i rapporti che aveva con le cosche, ma perché aveva promesso un pacchetto di voti ad un candidato del centrodestra alle elezioni di Milano.

Il sindaco Romano ha reagito all’arresto dell’ex consigliere manifestando il suo rammarico per una vicenda che ha trovato l’intero consiglio comunale solidale con la sua maggioranza. Una semplice presa di distanza bipartisan che lascia trasparire la mancanza di volontà di fare chiarezza su un episodio che ha rivelato l’esistenza di infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale.

Invece delle scuse preferiremmo che il Pd rispondesse all’altra questione che abbiamo posto da oltre un anno senza ottenere nessuna risposta.

Dopo anni di contenzioso nel giugno del 2013 una sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Rho, limitando gli articoli in vendita presso Viridea all’ambito ortofloro vivaistico. Viridea continua a vendere al pari di un centro commerciale centinaia di articoli per i quali non ha la licenza e il comune di Rho non fa rispettare la sentenza del Consiglio di Stato.
Romano, fino al giorno in cui è stato eletto Sindaco, era l’avvocato di Viridea. Quando lo abbiamo incalzato circa un anno fa, ha risposto che avrebbe mandato la Polizia Locale a fare un controllo. Ad un anno di distanza non è successo niente.

Ribadiamo perciò ancora la domanda: il sindaco Romano ha interessi personali sul territorio del Comune di Rho incompatibili con la carica di sindaco che ricopre?
Perchè Viridea, che è a tutti gli effetti un centro commerciale, sorge su un’area agricola?
Con questa ennesima denuncia pubblica vogliamo ribadire attivamente che la sovranità dei territori appartiene alle persone che ci vivono enon aipoteri forti che ci speculano.

Centro Sociale SOS Fornace


 

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