Expo 2015: Pero ne vuole ridiscutere!

 

Durante la seduta del Consiglio Comunale, tenutasi il 29 giugno, abbiamo consegnato al sindaco e ai consiglieri comunali una copia delle circa 600 firme che sono state raccolte tra i cittadini di Pero, in calce a tre petizioni che richiedono di spostare l’Expo 2015 all’interno dei padiglioni della Fiera, di azzerare il consumo di territorio e limitare decisamente la costruzione di nuovi alberghi in funzione di Expo, e di portare il costo del biglietto della metropolitana a 1 euro, come per le fermate di Milano. Alla consegna delle firme, è stato distribuito anche una lettera (che trovate oltre) con cui abbiamo richiesto un consiglio comunale aperto sui temi delle tre petizioni, che rappresenterebbe un segno di partecipazione in controtendenza al vergognoso balletto della poltrona per il consiglio di amministrazione della società di gestione di Expo, a cui siamo costretti ad assistere da più di anno.

LETTERA APERTA
Al Sindaco e al Consiglio Comunale
PERO VUOLE DISCUTERE DI EXPO 2015
Stop a consumo di territorio e alberghi. Mobilità pubblica per tutti!

Il Centro Sociale Fornace e il Comitato No Expo hanno raccolto negli ultimi mesi a Pero circa 600 firme per 3 petizioni, riguardanti i temi del sito su cui dovrebbe sorgere Expo 2015, la costruzione di nuovi alberghi e grattacieli in funzione dell’Esposizione Universale e il costo del biglietto della metropolitana, ovvero l’incentivazione della mobilità pubblica. Inoltre negli ultimi mesi sono avvenuti fatti importanti relativi a ciascuna petizione che crediamo diano un significato ancora maggiore al dibattito che abbiamo innescato in città e all’elevato consenso suscitato nella popolazione per i temi da noi proposti. Rispetto al sito Expo, in parte a causa della crisi economica e per la scarsità di fondi a disposizione dello Stato per la ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo, hanno espresso prima i Ministri Bossi e Tremonti e successivamente la Sindaca di Milano Moratti, una propensione a valutare positivamente la dislocazione di una parte consistente dell’Esposizione Universale del 2015 all’interno della struttura fieristica esistente. Ciò consentirebbe, oltre che un risparmio economico un impatto ambientale e un consumo di suolo decisamente ridotto per il nostro territorio, oltre che una gestione meno complessa dell’evento in quanto non si verrebbe più a sovrapporre ad altre manifestazioni fieristiche, che andrebbero ad incrementare i 29 milioni di visitatori previsti in 6 mesi, dal 1 maggio al 30 ottobre 2015.
Per quanto riguarda il tema dei nuovi Hotel in funzione di Expo 2015, è sopraggiunta in questi mesi la crisi del settore alberghiero, che lamenta un calo considerevole di clientela e che fatica dunque a tenere aperte le strutture esistenti. Un elemento in più che deve fare riflettere sull’opportunità di realizzare i 200 nuovi alberghi annunciati nella provincia di Milano, molti dei quali nel territorio più vicino all’area Expo, la cui utilità dopo la manifestazione del 2015 rimane comunque un mistero, indipendentemente dall’attuale crisi del settore. Infine sul tema della mobilità pubblica è successo un fatto di eccezionale rilievo nelle scorse settimane: la soppressione della fermata di Rho per 30 treni interregionali della linea ferroviaria Milano Torino, che fermano ora alla nuova stazione della Fiera, ha prodotto una vera e propria sollevazione e indignazione dei pendolari del territorio di Rho e circostante. Avendo noi raccolto oltre 4.000 firme in pochi giorni per la riattivazione di quella fermata, con un presidio costante della stazione ferroviaria, abbiamo potuto intercettare anche il malcontento dei cittadini per l’uso che si fa della stazione della metropolitana di Fiera. Il costo eccessivo, lamentato dai cittadini di Rho, come da quelli di Pero, è un elemento di notevole insoddisfazione diffusa, per cui le istituzioni avrebbero il dovere di impegnarsi a rendere più agevole, anche attraverso la politica tariffaria, l’uso del mezzo pubblico per spostarsi a Milano per motivi di studio e di lavoro.
Copia delle firme dei cittadini di Pero è già stata protocollata la scorsa settimana e indirizzata al Sindaco. Chiediamo ora al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i Consiglieri Comunali di Pero, di farsi interpreti di quanto espresso dai firmatari delle petizioni e di indire un consiglio comunale aperto sui temi proposti per consentire alla città di confrontarsi sul futuro assetto del territorio, con una chiara espressione delle forze politiche e sociali e dei cittadini della posizione che intendono assumere su questi temi. Ricordiamo infine che la partecipazione dei cittadini era uno dei cavalli di battaglia di chi ha proposto Expo e ha presentato la candidatura di Milano; oggi ad oltre un anno dall’assegnazione, gli stessi soggetti stanno ancora litigando sulle poltrone della società di gestione, motivo per cui si profila, se mai l’Expo si farà, l’assenza di qualsiasi coinvolgimento del territorio alle decisioni che verranno prese sopra la testa di tutti, rincorrendo scadenze che col passare del tempo appaiono sempre più improbabili e incrementando le difficoltà di controllo sui tanti cantieri che saranno una grande opportunità anche per le organizzazioni mafiose che cercheranno di infiltrarsi nella gestione degli appalti.

Centro Sociale SOS Fornace
Comitato No Expo

 

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