Fiera deve pagare le tasse!

 

A fine gennaio Fiera Milano ha perso ben tre ricorsi presentati nei confronti del Comune di Rho: due riguardavano la tassa sui rifiuti e uno era relativo al classamento degli immobili del polo fieristico ai fini dell’ICI. Il fatto che Fiera abbia presentato e, fortunatamente, perso questi ricorsi rende perfettamente l’idea di quanta ipocrisia vi fosse nelle buone intenzioni con cui questo soggetto economico si è presentato alla città, sostenendo di essere un’opportunità per questo territorio. Gli amministratori dell’Ente Fiera dovrebbero sapere perfettamente che la leva fiscale è lo strumento attraverso il quale un comune ridistribuisce la ricchezza sul territorio sotto forma di servizi pubblici e investimenti utili per la collettività.
Ora che a marzo il BIE si esprimerà in merito all’assegnazione dell’Expo 2015 è necessario aprire un serio dibattito pubblico sui cosiddetti “benefici” che queste grandi opere hanno portato fino a questo momento. Ne elenchiamo alcuni: traffico, inquinamento, speculazioni, lavoro nero e precarietà. Anche il Segretario Generale del BIE, nel corso dell’incontro avuto il 4 febbraio con una delegazione del Comitato No Expo, ha precisato che realizzare un Expo vicino ad una Fiera ha sempre presentato dei “disagi”, soprattutto sotto il profilo della mobilità, e non solo per chi vive su un territorio ma anche o, forse, soprattutto per quei 65mila che ogni giorno si sposterebbero in auto per raggiungere il sito dell’Expo. La domanda, dunque, sorge spontanea: ora che le fiere realizzate al Portello saranno spostate a Rho; che verrà realizzato un Expo delle dimensioni della Fiera su un’area verde adiacente il polo fieristico; che durante l’Expo continueranno ad andare avanti le manifestazioni fieristiche già programmate da Fiera Milano per quel periodo; quali benefici ne trarranno il territorio e i cittadini di Rho?

 

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