Fiera Milano, reintegrati 4 lavoratori. Una prima vittoria ma non basta! La fusione con Rassegne S.P.A. comperterà altri tagli.

 

Giovedì 16 dicembre Fiera Milano S.p.A. ha deciso di reintegrare, a partire dal 15 gennaio 2011, 4 lavoratori su 79 lasciati in cassa integrazione in deroga a partire dall’ottobre scorso. Questa è sicuramente una vittoria ottenuta grazie alla campagna di solidarietà portata avanti in questi mesi dal centro sociale Fornace e da San Precario. L’ultima azione del 2010 è avvenuta sabato 11 dicembre durante l’ultimo week end dell’Artigiano in Fiera per consegnare all’amministratore delegato di Fiera Enrico Pazzali un “regalo” simbolico contenente una pepita di carbone per ogni lavoratore lasciato a casa e per attraversare in corteo, con striscione e megafono, il Nuovo Polo Fieristico.

E’ un primo risultato, ma non basta! Fiera Milano non versa in uno stato di crisi e la cassa integrazione in deroga concessa, con la complicità dei sindacati, dalla Regione che detiene il controllo di Fondazione Fiera Milano – praticamente controllore e controllato coincidono – è solo un modo per massimizzare i profitti sulla pelle dei lavoratori. Inoltre, la decisione del CdA di Fiera Milano, che venerdì 17 dicembre ha deliberato la fusione con Rassegne S.p.A., comporterà ulteriori esuberi sancendo in maniera definitiva la volontà dell’azienda di lasciare a casa i lavoratori.

Arrivati a questo punto, l’unico modo per placare l’ira del Santo, protettore dei precari e delle precarie, è reintegrare tutti i lavoratori, altrimenti ogni occasione – ogni manifestazione fieristica, convegno, assemblea o appuntamento pubblico – sarà una buona occasione per andare a trovare l’amministratore delegato Pazzali.


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