La privatizzazione danneggia gli interessi dei pazienti

 

A fine agosto la direzione dell’azienda ospedaliera Salvini che ha in mano la gestione degli ospedali di Rho, ha comunicato la
propria intenzione di spostare 22 posti letto del reparto di riabilitazione dal presidio di Passirana e privatizzare l’intero reparto del presidio di medicina di Rho trasformandolo in uno di cure riabilitative da 30 posti letto. Riteniamo questa decisione, che arriva dopo la chiusura dello storico reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Rho, una scelta priva di senso, che danneggia gravemente i rhodensi ed è foriera di decisioni peggiori come la chiusura degli ospedali di Rho o il loro drastico ridimensionamento. Ancora una volta si parte dall’errato presupposto che affidare ai privati la gestione di un servizio pubblico porti di per sé benefici, quando i fatti hanno dimostrato esattamente l’opposto. La vicenda dell’ospedale Santa Rita, la “clinica degli orrori”, videntemente non ha insegnato niente. Il modello lombardo della sanità, che costituisce uno dei nodi del potere formigoniano in Lombardia, è un modello fallimentare basato su di una perversa concezione nel rapporto tra pubblico e privato (la Regione mette i soldi, mentre il privato si intasca i profitti) che produce sperpero di denaro pubblico e non garantisce l’universalità delle prestazioni mediche.
Il profitto e il bene del malato non sempre coincidono e quando si parla di sanità, un servizio pubblico fondamentale per le persone, quello della privatizzazione è uno rischio che non è opportuno correre. Per questo invitiamo Zucchetti ad intervenire per impedire l’ennesima decisione presa a scapito del territorio e dei cittadini di Rho.

 

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