Nella vicenda dei treni l’Expo c’entra eccome…

 

In seguito al ripristino di un terzo degli interregionali Torino–Milano sulla fermata di Rho Centro, il sindaco Zucchetti ha espresso l’auspicio che il confronto su questa vicenda “continui a concentrarsi sui contenuti tecnici, senza tirare in mezzo la politica, la Fiera o l’Expo: argomenti che non c’entrano e che sono solo ostacoli a trovare una soluzione”. A quanto pare il sindaco si è già dimenticato che nell’incontro del 18 marzo al Pirellone né lui (o chi per lui) né Cattaneo hanno avuto niente da ridire rispetto alla decisione del Piemonte di spostare i treni su Rho Fiera. Perché? La risposta è semplice: in vista di Expo 2015 La Fiera deve diventare una “stazione porta” (copyright di Raffaele Cattaneo), cioè un punto di interscambio tra alta velocità, metropolitana, treni regionali ed interregionali. Questo ha comportato il declassamento di Rho Centro a mera fermata del passante.
Quindi, se da un lato il Piemonte ha preso questa decisione per rispondere meglio alle esigenze dei pendolari piemontesi (anche se questo è tutto da dimostrare), la Lombardia e il comune di Rho non hanno avuto nulla da ridire, appunto perché nei piani della Regione Rho Fiera diventerà una “stazione porta”. La cosa sconcertante è che il sindaco non avrebbe detto niente se non ci fosse stata una tempestiva reazione dei pendolari contro questa decisione.
Di conseguenza, è da ipocriti affermare che questa vicenda è solo una questione tecnica, perché l’Expo c’entra eccome. Del resto, non dobbiamo essere certo noi a ricordare al sindaco che la Fiera così come l’Expo stanno modificando radicalmente l’assetto di questo territorio. La soppressione dei treni a Rho Centro non è altro che una delle conseguenze di questi processi di trasformazione.

 

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