[no expo] Assemblea pubblica a Pero su Expo 2015: in difesa del territorio e dei beni comuni

 

Martedì 17 febbraio
ASSEMBLEA PUBBLICA SU EXPO 2015
IN DIFESA DEL TERRITORIO E DEI BENI COMUNI

Pero – Sala consiliare di via Turati – h. 21:00

UN MOSTRO MINACCIA I NOSTRI TERRITORI:
SI CHIAMA EXPO 2015!
DIVORA AREE, SOLDI, BENI COMUNI, DIRITTI

2 milioni di metri quadri di aree comprese tra la Fiera, Mazzo di Rho, Pero, Bollate e Milano saranno occupate da padiglioni espositivi e villaggio per gli operatori (a Cascina Merlata).
Dopo Expo su queste stesse aree, di proprietà della Fondazione Fiera, di Cabassi, e di Euromilano (ossia LegaCoop e Banca Intesa), sorgeranno abitazioni per 30/40.000 abitanti, una città nella città, una grossa speculazione a favori dei proprietari dei suoli, mentre solo a Milano ci sono 90.000 alloggi vuoti, invenduti o sfitti.
L’area attorno alla Fiera di Rho-Pero trasformata stile videogame tra ponti, tunnel, bretelle, raccordi, tav, torri, un paeaggio ostile all’uomo, in una zona già oggi tra le più congestionate e inquinate d’Europa. Un esaltazione del trasporto su gomma e dei treni di lusso, un esempio della Lombardia che, in nome di Expo, sarà attraversata da nuove autostrade, una nuova tangenziale a Milano, raccordi inutili qua e là, miliardi per opere ad alto impatto sui territori, mentre il trasporto pubblico collassa e i treni dei pendolari somigliano alle tradotte dei tempi di guerra.
Pero, Rho, la periferia milanese date in pasto alle catene alberghiere, quasi fossero mete caraibiche, mega hotel con centinaia di stanze, destinati dopo Expo a diventare tante cattedrali nel deserto. Aree sacrificate per sempre, su territori che da anni aspettano un risarcimento ambientale dopo decenni di impianti industriali a rischio, raffinerie, traffico, inceneritori e fiere varie.
E poi la gronda nord che collegherà l’area della merlata all’est Milano, il nuovo centro congressi al Portello al posto di FieraMilano City(ricordate era solo il 1994 e fu l’orgoglio della destra milanese di allora, la stessa di oggi), gli impianti ippici di Trenno che rischiano di sparire per fare posto a case di lusso, alberghi e spazi commerciali.
1,5 miliardi di € pubblici solo per il sito Expo e le opere di servizio più altri svariati miliardi per autostrade, TAV, e per fare da motore agli investimenti privati. I soldi si prendono dalle privatizzazioni, dai tagli a scuola, ricerca e altri beni comuni (vedi legge 133/2008).
Non ci sono soldi per sostenere pensioni, salari e stipendi ma per far girare la macchina Expo si. Si tagliano i servizi, la sanità le spese sociali e si finanziano opere spesso inutili o dannose per popolazioni e territori.
Vogliamo investimenti per vivere in città sane, investimenti sul risparmio energetico, la mobilità sostenibile, i trasporti locali. Vogliamo città per tutti e a misura dei cittadini più deboli. Vogliamo territori e paesaggi salvaguardati e beni comuni tutelati e non saccheggiati. Vogliamo diritti e reddito non Expo e precarietà. Vogliamo l’interesse pubblico al centro delle priorità e non le speculazioni private

NOI NON PAGHEREMO LA LORO CRISI, NON PAGHEREMO IL LORO EXPO!

Martedì 17 febbraio
ASSEMBLEA PUBBLICA SU EXPO 2015
IN DIFESA DEL TERRITORIO E DEI BENI COMUNI

Pero – Sala consiliare di via Turati – h. 21:00

www.sosfornace.orgsosfornace@inventati.org
www.noexpo.itinfo@noexpo.it

 

Articoli Correlati:

  1. Appello per una mobilitazione contro le politiche securitarie, in difesa del territorio e dei beni comuni e per la difesa degli spazi sociali. Sabato 31 maggio corteo a Rho
  2. [assemblea pubblica] Verso la mobilitazione regionale contro la Milano dell’Expo di sabato 19 aprile
  3. Fermiamo Expo 2015: Assemblea pubblica sabato 22 febbraio @ Centrho, p.zza S. Vittore – Rho