Presidio blocca la deportazione dei Rom: fermato l’ennesimo atto disumano di questa Giunta razzista

 

Questa mattina molti militanti del Centro Sociale Fornace hanno partecipato ad un presidio davanti al campo comunale di Via Sesia, dove nei giorni scorsi il Comune di Rho ha recapitato un avviso a 5 persone, che sarebbero state portate in Questura per accertamenti sui loro documenti. Dopo lo sgombero dei giorni scorsi e l’abbattimento della casa che ha messo sulla strada 3 famiglie rom di via Magenta e interrotto il percorso scolastico di 10 bambini, questa volta doveva toccare alla famiglia di Iovica, un grande musicista che ha collaborato con artisti dello spessore di Moni Ovadia e Manu Chao, che negli scorsi anni ha suonato in occasione della partenza dalla stazione Centrale del “Treno per Auschwitz”, e che con il Centro Sociale SOS Fornace ha condiviso negli anni molte iniziative finalizzate alla conoscenza della cultura Rom. Il presidio numeroso e molto determinato ha evidentemente dissuaso il Comune a procedere in questa occasione all’ennesima prova di idiozia razzista a cui ci vorrebbero abituare. Un Sindaco in grave difficoltà sulle questioni che interessano direttamente i cittadini, quella dei treni, quella del Liceo Rebora, quella del Piano di Governo del Territorio, quella dell’occupazione, solo per citarne alcune, tenta di rimediare consenso agitando ancora una volta lo spauracchio dei Rom, come se fosse questo il problema di Rho, per poi cacciarli in malo modo dalla città, facendo loro perdere casa, lavoro, percorsi scolastici al solo scopo di tentare di rimediare qualche voto in più alle prossime elezioni regionali. Sarebbe dovuto essere proprio il Comune di Rho a garantire agli abitanti di via Sesia la possibilità di regolarizzare i propri documenti, avendo questi accettato di spostarsi a vivere nel “campo comunale”, ma dopo l’elezione di Zucchetti nel 2007, sono stati tagliati i fondi alle associazioni che sostenevano il progetto e sono stati utilizzati tutti i pretesti possibili per ridimensionare progressivamente il campo, allontanando man mano le famiglie e abbattendo le loro case. Diventa ormai sempre più evidente che gli scopi filantropici di Expo 2015 a chi amministra questa città servono solo come facciata per cementificare il territorio e garantire affari a palazzinari e speculatori. Se l’unica politica che sanno mettere in atto a Rho è quella di buttare bambini per strada e perseguitare persone che appartengono ad una cultura diversa, questa città ha già perso la scommessa su Expo: altro che “nutrire il Pianeta” e sconfiggere la fame nel mondo, la città del futuro, disegnata da Zucchetti, fatta di alberghi vuoti e centri commerciali sarà una città disumana, senza identità, in vendita al miglior offerente.

 

Articoli Correlati:

  1. Una giunta bigotta
  2. Parte l’orario invernale con ritardi pazzeschi: venerdì 18 presidio in stazione, le istituzioni non lascino soli i pendolari!
  3. Dateci il Rebora: Subito!! Presidio sabato 2 febbraio h. 15 @ p.zza S. Vittore Rho