Shock Expo

 

Vermi di Rouge

Il B.I.E. ha approvato il Masterplan e la soluzione sulle aree per Expo, qualcuno forse si aspettava il contrario? Il B.I.E. è un soggetto privato e come tale pensa solo alla conformità tra l’uso del logo Expo e il progetto presentato, nessuna valutazione politica, sociale, ambientale. Così come ci si stupisce dell’Accordo di programma e dei superpoteri da commissario straordinario a Octopussy Moratti. E dove sta la novità? Potremmo rifarci al vecchio adagio “noi l’avevamo detto” (era l’autunno 2007, mancava solo Bertolaso ma non è colpa nostra!) se non fosse che in gioco ci sono qualche centinaio di milioni di euro di speculazione edilizia e il futuro della città affidato senza controlli, regole, insomma democrazia, alla nostra, ahinoi, supersindaco uscita da un fumetto Marvel Comics. Al fotofinish per presentarsi al B.I.E. ieri, e poi il 23 novembre per la registrazione definitiva, con la disponibilità delle aree per il sito Expo, la Moratti batte Formigoni, per il momento, su tutta la linea: risolve la questione terreni ritornando all’accordo del 2007, con la concessione al Comune dei terreni in comodato d’uso in cambio di diritti edificatori (si ipotizza l’equivalente di 4/5000 appartamenti e non certo case popolari) per i proprietari Fiera e Cabassi; ottiene gli stessi poteri dati a Bertolaso in Abruzzo dopo il terremoto (e sappiamo lì come è finita…) che le consentiranno da qui al 2017 (data in cui le aree torneranno ai proprietari) di fare e disfare secondo i migliori modelli autoritari (magari con Indecorato come responsabile della security…) e fuori da ogni vincolo di Piano Regolatore, ricorsi al TAR, delibere del Consiglio Comunale. Ora tutti gridano allo scandalo, Boeri, il Pd, quelli dell’Expo opportunità per la città. Era tutto scritto nel dossier di candidatura, nei primi atti ufficiali, nella Legge Obiettivo e nei decreti sulla Protezione Civile. Bastava essere in buona fede e fare uno più uno. Per tre anni ci hanno detto che si poteva cambiare (posto che comprando le aree fosse stato differente), dimenticandosi anche di guardare il calendario e scoprire che le elezioni comunali verranno a giochi già fatti. Hanno invocato leggi ad hoc per Expo e adesso scoprono di aver spalancato il pollaio ai lupi. Ma dove vivevano tre anni fa sulla luna? Expo era questo ed è questo perché non c’è alternativa, è una scatola vuota, un immaginario che serve per generare altri affari che non siano sfamare il mondo. Per mettere in moto la macchina serviva consenso e buone intenzioni, per guidarla e portare a casa i frutti (ossia spartirsi business e città) bisogna eliminare ostacoli, lacci e lacciuoli. Costi quel che costi. E’ la shock economy, un giorno ci pensa la guerra, un giorno la natura, un giorno ecco il grande evento, ma sempre uguale il risultato: territori privatizzati, devastati, precarizzati, diritti democratici e partecipazioni annullate, l’importante è che la ruota giri, il sistema prosperi, e le solite tasche si riempiano…a meno che qualcuno non inizi a spargere sabbia e tagliare pantaloni.

Stay tuned: info@noexpo.it

 

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