Solidarietà alla FOA Boccaccio: le aree dismesse non si abbandonano, si occupano!

 

L’ingente spiegamento di forze di polizia utilizzato ieri per sgomberare la nuova occupazione del centro sociale Boccaccio di Monza, impedendo di fatto lo svolgimento di una trattativa con i proprietari, è l’ennesima dimostrazione di una svolta in chiave repressiva della Questura di Milano nei confronti delle realtà sociali. A Monza si è ripetuto lo stesso copione già visto a Pero durante l’ultima occupazione della Fornace. Ci chiediamo se questo atteggiamento delle forze dell’ordine non sia dovuto, oltre che al cambiamento del quadro politico nazionale, soprattutto all’assegnazione dell’Expo 2015 a Milano, che fa della Lombardia e, in particolare, della Provincia di Milano un territorio dove va repressa ogni voce critica e di dissenso, a ulteriore conferma della funzionalità delle politiche securitarie rispetto all’Esposizione universale nel tentativo di criminalizzare l’attività politica dei movimenti. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni del Boccaccio invitandoli a non arrendersi e a continuare a r-esistere.

 

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