Verso Expo 2015 tra ecomafie e caporalato. A Pero un laghetto riempito con rifiuti edili

 

Dopo la recente scoperta di 7 cave di rifiuti provenienti dai cantieri della Fiera e smaltiti illegalmente da organizzazioni mafiose nei cantieri di costruzione della Tav, dopo il crollo di un ponteggio in un cantiere edile a Settimo Milanese in cui han perso la vita due lavoratori magrebini, a Pero, è emerso ieri un altro caso di devastazione ambientale con la cancellazione di un laghetto naturale riempito di rifiuti edili in un’area protetta di pertinenza del Parco Sud Milano. L’ennesimo campanello d’allarme, per chi lo vuole sentire, della necessità di intervenire con provvedimenti efficaci e controlli serrati nell’edilizia, dove troppo spesso infiltrazioni mafiose hanno gioco facile a inserirsi nel sistema dei subappalti, nella gestione della manodopera in nero e del caporalato e nello smaltimento dei rifiuti dei cantieri, facendo facili profitti a discapito dell’ambiente e dei diritti di lavoratori e cittadini.
Presto per Expo 2015 sul nostro territorio e nella provincia di Milano apriranno innumerevoli cantieri per opere più o meno grandi, in cui, se non vi saranno controlli serrati e un sistema trasparente di gestione degli appalti, dilagherà il fenomeno delle infiltrazioni mafiose.
Il 2 luglio alle ore 21 presso l’auditorium di via Meda a Rho, Sos Fornace proporrà un dibattito dal titolo “Mafie e Grandi Opere. Dai cantieri di Fiera e Tav verso Expo 2015″ in cui si affronteranno proprio questi temi con il segretario regionale della Fillea Cgil, Franco De Alessandri, con Michele Sasso, il giornalista dell’Espresso che ha curato l’inchiesta sulle cave abusive della Tav, con un esponente dei comitati No Tav e con Luca Trada del Comitato No Expo.
L’obiettivo della serata sarà, a partire dagli episodi accaduti sul nostro territorio, di avere un’informazione più puntuale su come avvengono le infiltrazioni mafiose in edilizia, su come viene gestita la manodopera dai caporali nei cantieri, su quali norme e quali dispositivi potrebbero essere efficaci per combattere questi fenomeni in previsione anche di Expo 2015.
Il dibattito pubblico a cui verranno invitati anche diversi amministratori locali del Rhodense, sarà inoltre l’occasione per verificare la possibilità di convergenze tra i diversi soggetti presenti, per aprire la prospettiva di un intervento comune nei cantieri e fuori, in un territorio ormai segnato pesantemente da questi fenomeni.

 

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