Zucchetti svende il territorio e prepara lo sgombero della Fornace per continuare indisturbato i suoi affari con il sostegno della Lega

 

L’appello del sindaco al prefetto di Milano per uno sgombero in tempi rapidi della Fornace arriva in un periodo in cui il Consiglio comunale si prepara ad affrontare una serie di questioni “pesanti”, nelle quali sono coinvolti interessi di una particolare rilevanza per il territorio. In questo senso, la vicenda della nuova sede del liceo Rebora è senz’altro significativa. Il Consiglio comunale del 7 luglio scorso non ha posto alcuna “prima pietra” per la costruzione della nuova scuola (come dichiarato subito dopo l’approvazione da esponenti della giunta, in una scandalosa operazione mediatica), ma si è semplicemente limitata ad approvare una schema di convenzione che dovrà passare al vaglio della Provincia per eventuali modifiche. Tra l’altro, Palazzo Isimbardi ha previsto un impegno di spesa nel bilancio 2010 soltanto per un primo lotto di lavori (degli altri due previsti non è dato sapere…), ma che allo stato attuale è totalmente inutile visto che manca un progetto esecutivo per poter approvare un bando di gara per dare il via ai lavori.
E questo, senza contare che i terreni del sindaco su cui in teoria verrà costruito l’edificio necessitano di una variante urbanistica per diventare edificabili (attualmente sono agricoli).
Insomma, Zucchetti – grazie all’aiuto degli amici della Lega – prova a far entrare dalla finestra quello che non è passato dalla porta e, siccome si è già “scottato” una volta con l’esposto che abbiamo presentato a novembre alla Procura della Repubblica, a questo giro si è guardato bene dal partecipare alla discussione e a votare lo schema di convenzione in Consiglio comunale.
Qui, arriviamo ad un’altro tema “caldo” del prossimo autunno: il piano di governo del territorio. La Lega ha chiesto la revoca della delibera di giunta che approva quello vecchio (bruciando 140mila euro di consulenza pagati allo studio di architetti che lo ha redatto), ma nel frattempo permette la prosecuzione degli affari del sindaco portando avanti in prima persona la realizzazione di una scuola sui terreni di Zucchetti e non su quelli già individuati da un precedente protocollo d’intesa vicino al Mattei e destinati, secondo il vigente Prg, a “Istituti superiori”. Ci domandiamo, allora, come sia possibile discutere della stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio (che dovrebbe disegnare l’assetto complessivo della città e il suo sviluppo futuro) parallelamente a una variante urbanistica (che riguarda solo porzione limitata e particolare di territorio) che richiede più o meno un anno per poter arrivare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva? Evidentemente, Zucchetti non è così debole come la retorica leghista del “sindaco a progetto” vorrebbe farci credere.
Anzi, è riuscito pure ad addossare la responsabilità politica di eventuali ritardi nella realizzazione della scuola direttamente alla Lega Nord che adesso tiene il cerino.
Infine, un altro dossier di particolare rilevanza sulla scrivania del sindaco che si collega ad Expo 2015 e dal quale dipenderà il futuro di questo territorio è il Piano Alfa. Ad agosto, molto probabilmente è prevista la firma dell’accordo di programma che poi dovrà passare nei vari Consigli comunali per l’approvazione definitiva a partire da settembre. Cosa ci guadagnerà il territorio da questo progetto non è dato sapere. Probabilmente bisognerà chiederlo alla Lega visto che sono più che mai orientati ad approvarlo in cambio di blande mitigazioni che lasciano il tempo che trovano.

 

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