25 aprile 2008: Ora e sempre resistenza!

Come parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio 2007 saremo in piazza a Milano il 25 aprile e facciamo appello perché la partecipazione sia il più estesa possibile.
È da poco iniziato il processo davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Milano, che vede come accusatrice la Pm Bocassini. Sono stati presentati come dei criminali, infiltrati nei movimenti e terroristi ma, tanti operai, studenti, situazioni di lotta e di movimento, amici e parenti lo hanno smentito con una solidarietà estesa e concreta.
Gli arrestati sono delegati riconosciuti nel posto di lavoro, compagni di movimento, militanti comunisti rivoluzionari e, alcuni, semplici conoscenti degli inquisiti.
Saremo in piazza innanzitutto per affermare con la nostra presenza l’internità di questi compagni al movimento di classe e a quello antifascista e antimperialista. Ma soprattutto perché l’operazione repressiva che li ha portati in carcere, diretta dalle “toghe rosse”, fa parte del tentativo di rovesciare la storia, di equiparare comunismo, antimperialismo e rivoluzione a “terrorismo”.
E’ il prosieguo dell’operazione politica portata avanti in Italia per riabilitare il fascismo accusando i partigiani, in particolare quelli comunisti, di essere criminali: “banditen” li chiamavano allora, così oggi chiamano i compagni “terroristi”. Allo stesso modo vengono appellati terroristi tutti i popoli e le loro organizzazioni che resistono alla barbarie della guerra e si oppongono all’occupazione della loro terra, dalla palestina alla Colombia, dalla Turchia al Kurdistan.
E’ un’operazione di riscrittura della realtà che in tutti questi anni è stata avallata dai “sinistri” esponenti dei partiti istituzionali figli della dissoluzione del Pci. Partiti che ora, dopo aver spianato la strada alla mobilitazione reazionaria, davanti a una destra gongolante al potere, piangono lacrime di coccodrillo e rispolverano per l’occasione l’antifascismo dimenticandosi, anche questa volta, di precisare che la guerra di liberazione partigiana vinse diretta proprio dai comunisti.
Saremo in piazza anche per un altro motivo: denunciare il fascismo di oggi, il fascismo praticato dentro le carceri. E’ un fascismo che si chiama tortura dell’isolamento. Oggi viene usato a piene mani, sotto diversi nomi, a seconda delle circostanze e necessità repressive, attraverso l’applicazione del 41 bis oppure nelle sezioni di Eiv (Elevato indice di vigilanza) ma, anche al di fuori di ogni normativa. Altro che sistema penitenziario per il “reinserimento” sociale! Nelle carceri si punta all’annientamento di chiunque non si riconosca nei valori del sistema oggi dominante.
Denunciamo inoltre che, sempre nel tentativo di isolare i compagni e gli antimperialisti, da poco si sono aperte in Italia due sezioni “speciali” a Siano (CZ), per prigionieri politici, e a Benevento per prigionieri islamici.
Sono sezioni con “bocche di lupo” alle finestre cioè con l’applicazione di barriere per impedire l’accesso di aria e luce, dove vengono letteralmente deportati prigionieri a migliaia di Km dai propri affetti. Guantanamo oggi è anche in Italia!
Abbiamo conosciuto questa realtà con l’incarcerazione dei nostri cari e non potremo mai più tacere! In piazza a gran voce diremo:
Resistere alla reazione e al fascismo!
Resistere al carcere e alla repressione!
Resistere alla guerra imperialista!
Libertà per i compagni!
Libertà per i popoli!
Aprile 2008

Associazione Solidarietà Parenti e Amici degli arrestati il 12/2/2007
Mail: parentieamici@libero.it

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Ven, 25/04/2008 – 12:56
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