Prigionieri/e | Spagna - Comunicato dei compagni anarchici Francisco Solar e Monica Caballero

da contrainfo

Carceri spagnole: comunicato dex compagni anarchicx Francisco Solar e Mónica Caballero

ALLONTANAMENTO, CONTROLLO E CASTIGO. L’IMPORTANZA DELLA DISPERSIONE NEL SISTEMA CARCERARIO DELLO STATO SPAGNOLO

In questi quasi tre anni trascorsi in varie galere dello stato spagnolo, c’è un aspetto che ci chiama particolarmente l’attenzione per la sua importanza determinante nella vita carceraria: alludiamo alla dispersione.
La dispersione è una politica delle istituzioni penitenziarie, istituita dal governo socialista a metà degli anni ’80, che consiste nel trasferire determinatx prigionierx in carceri lontane molti chilometri dal proprio luogo di residenza. In molti casi questi trasferimenti sono incessanti dal momento in cui x prigionierx si vede obbligax a passare per differenti galere in un breve periodo di tempo non potendo fermarsi e stabilire relazioni durature con lx altrx. L’obiettivo di questa politica fu quello di cessare le rivolte e le proteste che si succedevano in quegli anni dentro il carcere, appartando in modo drastico quex prigionierx consideratx refrattari al sistema penitenziario. D’altro canto venne applicata la dispersione a tuttx x prigionierx politicx come una misura eccezionale per aumentare la punizione e trasferirla alle loro stesse famiglie che devono farsi centinaia di chilometri per poter vedere x proprix carx o amicx prigionierx.
Fin dal principio la politica della dispersione colpì tanto x prigionierx politicx quanto x prigionierx socialx – e continua a farlo – a contrario di ciò che moltx pensano e dicono in merito al fatto che questa venga applicata ax solx “politicx”. La differenza, come abbiamo detto, sta nel fatto che per questx ultimx costituisce una misura eccezionale che colpisce tuttx solo per il motivo che lx ha portatx in galera, mentre ax prigionierx socialx viene applicata per determinate condotte viste come “perturbanti” l’”ordine penitenziario”.
E’ importante segnalare che la differenza tra prigionierx politicx e socialx non la usiamo noi ma è proprio in questo modo e facendo questa categorizzazione che funziona e si struttura la misura in questione. La dispersione continua vigente esattamente come ai suoi inizi. Senza dubbio ha raggiunto uno dei suoi propositi finalizzati alla pacificazione delle galere dello stato spagnolo dove le rivendicazioni e le proteste sono quasi inesistenti e dove, sempre di più, c’è una stretta collaborazione tra prigionierx e carcerierx.
Possiamo vedere fino a che punto il carcere sia un riflesso della società. La dispersione ha colpito talmente tanto la vita carceraria che il fantasma del trasferimento di prigione (conduzione) gira permanentemente nella testa di ogni prigionierx. E’ una minaccia costante che regola e controlla implicitamente la condotta delle persone qui dentro nella misura in cui qualsiasi comportamento che interrompa l’”ordine” e manifesti qualche intenzione rivendicativa viene punito con la conduzione. Così tutte le iniziative di rottura vengono annullate da questo strumento di controllo; x prigionierx trasferitx devono cominciare a coltivare nuove relazioni e complicità che, al venir scoperte dax carcerierx, saranno nuovamente oggetto di conduzione. Oggigiorno ci sono prigionierx che su disposizione delle istituzioni penitenziarie non permangono più di un anno in ogni carcere, principalmente a causa della loro storia di conflittività.
Mentre ai suoi inizi la dispersione fu applicata ax prigionierx socialx che parteciparono e incentivarono la protesta e la distruzione dell’interno del carcere, essendo oggi praticamente inesistenti tali iniziative, il sistema penitenziario si è visto nella necessità di adeguarsi ai nuovi tempi cominciando ad applicare tale misura a qualsiasi comportamento più o meno reiterato che fuoriesca dalle norme interne, per minimo che sia. Sanzioni che prima erano lievi, attualmente sono causa di una possibile conduzione; per esempio se ti beccano con un cellulare o se ti vedono coinvoltx in una rissa senza grandi conseguenze.
Rispetto al passato un aspetto che ha avuto molta rilevanza è stato tutto ciò che ha a che fare con la conduzione di prigionierx, essendosi trasformata questa in una vera e propria istituzione dentro la trama carceraria. Nello stato spagnolo esistono circa ottanta galere, alcune destinate solo a donne, molte solo per uomini, altre miste e anche dipartimenti speciali per madri. Di conseguenza i modi per portare a termine una conduzione son tra i più vari e misteriosamente in questo non badano a spese; se ciò che cercano è una buona punizione, non importa loro offrirti un buon tour dall’altro estremo della penisola. Il corpo di sicurezza incaricato delle conduzioni è la guardia civil sulla quale ricade la responsabilità dei trasferimenti da carcere a carcere. Magari qualcunx che sta leggendo si chiederà: “Com’è una conduzione?”. Può essere di vario tipo secondo l’ubicazione geografica però tutte seguono più o meno lo stesso protocollo. Vi assicuriamo che qualsiasi prigionierx che ha vissuto questa esperienza sarebbe d’accordo con noi nel dire che è schifosa. Solitamente ti portano da un carcere all’altro in qualsiasi momento e a volte non sai dove ti portano fino a quando non arrivi, il che provoca una certa ansia. Fino a quando non arrivi a destinazione è possibile che la conduzione si fermi in varie galere un paio d’ore o vari giorni, ed è ciò che chiamano “transito”. Quando sei in questa situazione non puoi avere con te più dello stretto necessario (in base alle disposizioni di ciascun carcere). Il mezzo di trasporto delle conduzioni sono i cosiddetti canguri; autobus della guardia civil con compartimenti interni con posti per due prigionierx ciascuno. Questi compartimenti sono assolutamente asfissianti non essendoci spazio sufficiente per muoversi, nemmeno per mettersi in piedi, e dove puoi trascorrere fino a sei o sette ore di seguito.
E’ importante segnalare che esistono galere destinate ad essere centri di conduzione essendo forniti di tutta l’infrastruttura necessaria per questo; grandi moduli d’ingresso per chi è di “transito”, posti speciali per il parcheggio degli autobus della guardia civil, tra le altre cose. Il carcere di Valdemoro a Madrid ha questa funzione per i prigionieri e per le prigioniere la espleta il carcere di Soto del Real, di lì passa la maggior parte dex prigionierx che vengono trasferitx da nord a sud e viceversa.
Quanto segnalato dà l’idea dell’importanza che la conduzione ha per l’istituzione penitenziaria e dimostra quanto la dispersione sia uno strumento fondamentale, con una chiara intenzione vendicativa verso tuttx quex prigionierx che risultano molestx, e che attacca dove più fa male: allontanarti dax tuoi esserx amatx, siano essi compagnx, amicx o familiari. In questo senso un aspetto della dispersione che ci è stata applicata fu il mantenerci lontanx l’un dall’altra; siamo stati i primi 18 mesi di reclusione senza vederci e nessunx ci assicura che questa situazione non torni a ripetersi. Si suppone che le istituzioni penitenziarie possano ricorrere al raggruppamento nel momento in cui x prigionierx siano in grado di “provare” che esiste una relazione sentimentale, ciò nonostante molte volte non è così: diversx sono x prigionieri che trascorrono mesi o anni senza veder x proprix compagnx o familiari prigionierx.
Stando in gabbia la vicinanza con x tuox carx è fondamentale; è molto importante a livello affettivo e anche, in qualche modo, per rompere l’isolamento al fine di permettere nel nostro caso mantenere l’attività politica comunicante con l’esterno. Nonostante tutto, questo si fa molto più difficile quando non sono solo le reti e gli alti muri ciò che ti separano ma anche centinaia di chilometri.
Come anarchicx non vogliamo più galere, anche se “migliori” o più vicine alla nostra gente; tuttavia crediamo che ci manchi dibattere sul come far fronte e lottare contro la dispersione considerando che rappresenta un pilastro fondamentale del controllo carcerario.


Francisco Solar e Mónica Caballero.
Autunno, 2016.



Mar, 06/12/2016 – 15:31
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