Apprendiamo dai giornali locali che nella notte tra il 15 e 16 luglio è stato attaccato un distributore Eni. Ignoti hanno imbrattato lo stabile degli uffici con vernice rossa ed iniettato poliuretano nelle pompe di benzina e nelle colonnine del self-service, rendendo inagibile buona parte del distributore per giorni. Nella rivendicazione riferimenti alla Libia ed agli arrestati di Bologna in aprile.

fonte: actforfreedomnow - culmine.noblogs.org | trad. Cenere

fonte: 325.nostate.net - culmine.noblogs.org | trad. cenere

Riceviamo da mail anonima

TORINO. IN SOLIDARIETA CON I COMPAGNI DI BOLOGNA E IN CONCOMITANZA CON IL G8 IN FRANCIA, SIGILLATI E DANNEGGIATI 3 DISTRIBUTORI DI BENZINA AGIP-ENI.
LIBERTA PER I COMPAGNI

riceviamo da mail anonima:

riceviamo da mail anonima:

"NEL POMERIGGIO DI GIORNO 18 MAGGIO DANNEGGIATE DUE AUTO DEI VIGILI URBANI NEL CENTRO STORICO E MILITARIZZATO DI CATANIA.LA MUNICIPALE,SUL LIBRO PAGA DEL MAFIOSO SINDACO STANCANELLI,REPRIME E SGOMBERA COME NEL CASO DEGLI ABITANTI DI LIBRINO,LASCIATI SENZA CASA DAL COMUNE. CONTRO LA REPRESSIONE AZIONE DIRETTA,SOLIDARIETA AGLI ABITANTI SGOMBERATI DAL PALAZZO DI CEMENTO"

fonte e foto: http://www.aostaoggi.it/2011/maggio/08maggio/news22287.htm


AOSTA. Quattro bombe molotov sono state fatte esplodere questa mattina, alle 4.30, davanti alla filiale della Unicredit Banca di corso Padre Lorenzo, ad Aosta. Le esplosioni hanno mandato in frantumi la vetrina senza provocare danni all'interno dei locali o ferire persone.

I vigili del fuoco sono stati chiamati dai residenti della zona che hanno sentito le deflagrazioni e notato il fumo e le fiamme provenire dall'edificio.

Apprendiamo dai quotidiani locali che diverse sedi del PD, pare una decina, sarebbero state danneggiate nella notte tra il primo e il 2 maggio.
Vetri infranti e scritte come "PD squadristi guerrafondai" seguite dall'A cerchiata, che porterebbero le sporche coscienze dei "pdemocratici" a cercare i responsabili tra gli anarchici aggrediti dal loro servizio d'ordine, che durante il corteo del primo maggio torinese, si era dedicato a spaccare i vetri del furgone della federazione anarchica torinese e bloccare lo spezzone anti-militarista.