[Co] Presidio al carcere Bassone

31/07/2010 - 09:00
31/07/2010 - 12:00

Sabato 31 luglio 2010 dalle 9.00 alle 12.00
PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE BASSONE DI COMO
IN SOLIDARIETA' A TUTTI/E I/LE DETENUTI/E

UNITI GRIDIAMO PIU' FORTE
Nessuna conquista è per sempre, c'è sempre qualcuno interessato a toglierla.
Per questo resistere è, non solo un dovere, ma una necessità.
Dal pacchetto sicurezza dell'estate scorsa, al “piano carceri” del governo e alle continue restrizioni che le amministrazioni carcerarie impongono ai detenuti, è immediato notare come si stia portando avanti un attacco su più fronti alle già misere condizioni riservate ai detenuti e familiari.
La PAURA di ritorsioni su di sé o sul proprio caro detenuto mira a tenerci lontani da qualsiasi
mobilitazione, dal “fare qualcosa”, perchè le conseguenze potrebbero essere allontanamento,
ulteriori restrizioni, limitazioni ai permessi o a quei pochi benefici di cui magari si gode. La volontà
di isolare detenuti e familiari o solidali, cerca di impedire quella complicità, quella consapevolezza,
quel sentimento di comunanza e solidarietà che è punto di partenza per condividere esperienze e
sensazioni ed organizzarsi per migliorare le proprie condizioni.
Non unirsi per ribellarsi per paura delle ritorsioni, non ha mai portato ad un miglioramento delle
condizioni detentive nè ad una loro stabilità; semmai ha portato ad un loro lento ed inesorabile
peggioramento. Resistere è necessario, perchè l'attenzione di chi governa è sempre alta nel
cogliere ogni momento buono per far passare leggi e provvedimenti che compromettono la
condizione di noi tutti, dentro e fuori. Allo stesso modo restrizioni come quelle sui pacchi di
alimenti o sulle ore di socialità, vengono portate avanti quando le probabilità che queste suscitino
proteste sono minime, sia all’ interno che all’ esterno.
Parlando con i familiari in occasione dei colloqui ci siamo resi conto che SIETE IN TANTI A DIRCI
CHE SIETE IN POCHI. Essendo isolati uno dall'altro si ha la percezione di essere soli, e di non avere forze da mettere in campo. Confrontandosi, si potrebbe capire in quanti si è a voler cambiare, a volerci provare, a non voler subire passivamente le scelte di chi comanda.
Inoltre, si potrebbe capire come l'unione e l'organizzazione siano sempre determinanti per
cambiare la situazione.
Il sistema carcerario è al collasso; chi realmente teme questa situazione è chi sa che il carcere è
fondamentale per l'equilibrio di questo sistema, ed è per questo che cerca di reprimere sul nascere ogni forma di ribellione.
CONTRO PAURA E ISOLAMENTO - UNITI GRIDIAMO PIU' FORTE


Mer, 28/07/2010 – 13:06
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