Indonesia - Villaggi in lotta e resistenza anticapitalista anarchica

Negli ultimi anni in Indonesia si stanno manifestando esperienze di lotta diverse da quelle del conflitto mediato da sindacati e partiti di sinistra. Come in altre parti del mondo, e la lotta del popolo Mapuche ne è un esempio significativo, si stanno sviluppando legami di solidarietà e complicità tra gli abitanti di territori invasi dalle multinazionali e gruppi anarchici e anticapitalisti. Restando in Indonesia, un giovane collettivo anarco-ecologista si sta impegnando, da qualche anno, a diffondere informazioni sulla resistenza della gente di Kulon Progo, e degli altri villaggi, ai progetti delle multinazionali dell'estrazione mineraria. Un conflitto che sta uscendo dai luoghi remoti in cui si consumano le violenze di corporation e polizia, per approdare nei centri della routine consumistica; dove si cerca di fare breccia nella censura dell'informazione di regime, nel silenzio oleoso della pace sociale e nella millantata invulnerabilità dei colossi capitalisti.

informa-azione


Seguono i comunicati di alcuni attacchi ricevuti in lingua inglese da 325.nostate.net e riportati in italiano da culmine


Intorno al 23 Marzo 2011


fonte: 325.nostate - Culmine, trad. Cenere

Danneggiato McDonald in solidarietà con i villaggi in lotta

La scorsa notte alcuni individui muniti di mattoni e sassi hanno rotto ogni porta e finestra della multinazionale dei fast food McDonald’s in Perintis Kemerdekaan Road, Makassar, causando danni alla facciata. Hanno lasciato un testo che dice: “Siamo consapevoli di cose avete fatto voi multinazionali alla gente di Kulon Progo, Takalar, Bima, e di altri posti. Siamo arrabbiati e faremo di più!“.



25 Marzo 2011

fonte: 325.nostate - Culmine, trad. Cenere

“Bancomat della Banca centrale dell’Asia attaccato con molotov nella mezzanotte di ieri.”

traduzione del comunicato (325.nostate.net/images/ucul.jpg)

Le istituzioni statali, militari e poliziesche sono le vere finanziatrici del terrorismo.

PT Indomining (Bima) ha condotto una brutale repressione contro le comunità locali, Jogja International Mangasa vuole sbarazzarti dei 30mila contadini di Kulon Progo. Takalar minaccia i contadini di privarli delle loro terre. E tutto ciò avviene brutalmente, tra sparatorie, minacce, molestie sessuali e oppressioni di cui i media non recano mai notizia.

Non c’è da stupirsi se la società-burocrate-capitalista non si preoccupa di fare ciò al fine di riempire le proprie tasche!

Il nostro attacco contro il bancomat è un obiettivo importante in quanto la banca è sempre coinvolta nel finanziamento delle estrazioni delle risorse naturali e nella repressione della popolazione in nome del capitale! Non è nostra intenzione fare del male a nessuno, la distruzione degli oggetti non è violenza! Non c’è perdono per l’oppressore! Nessuna pietà per lo stato e il capitalismo!

GOT IS TOT INSURRECTIONARY FRONT (Fronte Insurrezionale Dio è morto)


Mer, 30/03/2011 – 10:25
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