Liberazione Animale - Solidarietà con attivisti/e per l'azione all'Università Statale di Milano

Il rettore dell'Università di Milano, Gianluca Vago, e il direttore del dipartimento di Bioscienze del Cnr, Tullio Pozzan, denunciano gli attivisti contro la vivisezione che hanno sabotato i loro progetti e liberato numerosi esseri condannati a torture atroci, fino alla morte. L'arroganza della loro morale antropocentrica, sorretta da repressione e interessi economici, si traduce in un mondo sterile, artificiale, sorvegliato e mortifero; l'empatia verso il vivente e la passione per la libertà, tendono verso orizzonti opposti e rappresentano un sentiero essenziale per l'assedio di questo modello di società.

Di seguito pubblichiamo un comunicato di solidarietà con i liberatori e le liberatrici inviatoci da Radiopossum (trasmissione antispecista di Radio onda Rossa) e invitiamo altre realtà e gruppi a condividere riflessioni, pratiche e comunicati solidali:


Non siamo sol* nella lotta perchè la lotta è unica

Sabato è una giornata che non ci dimenticheremo facilmente. Un gruppo di attivisti per la liberazione animale ha preso coraggio e ha deciso di irrompere e occupare a viso aperto uno stabulario dell'università Statale di Milano. Lo stesso giorno circa 500 persone manifestavano contro la vivisezione e portavano solidarietà a tutti gli animali rinchiusi in quel 4 piano dell'università di farmacologia: i topi e i conigli transgenici e le attiviste e gli attivisti che erano venut* apposta per portarli fuori.
Dopo 10 ore tutti i topi e un coniglio saranno portati via con l'accordo che anche tutti gli altri animali nei giorni seguenti saranno liberi. Anni di inutile ricerca costata la morte e la sofferenza di migliaia di animali andata in fumo, i danni non ancora quantificati sono cifre a 5 o addirittura 6 zeri. Il muro di silenzio che protegge l'università è
stato abbattuto.
Il movimento di liberazione animale, spesso snobbato da molti ambienti politicizzati, si è dimostrato in situzioni di piazza piuttosto ampie ed eterogenee, sia attento al pericolo delle infiltrazioni fasciste, sia in grado di saper distinguere lucidamente la parola Giustizia da quella Legalità, due concetti che di per sè non possono certo andare d'accordo.
Oggi chi si è schierato in difesa della dignità della vita è processat* dallo stato che come sempre difende gli interessi dei poteri forti.

Nessun compromesso in difesa della libertà di tutti gli animali.

A viso scoperto come a viso coperto, chi libera animali è un* nostr* compagn* nella lotta!

per la liberazione animale, per la liberazione totale,

Radiopossum

Sab, 27/04/2013 – 11:52
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