[Mi] Il processo politico tra attualità e memoria. Conferenza-Dibattito

26/06/2010 - 10:00
27/06/2010 - 21:28

Invito alla costruzione: agli organismi di solidarietà e di lotta contro il carcere imperialista, ai compagni prigionieri, agli avvocati e ai compagni solidali, ai parenti e agli amici dei rivoluzionari prigionieri.

Come Compagni e Compagne per la Costruzione
del Soccorso Rosso in Italia (CCPSRI) abbiamo sviluppato negli ultimi tre anni un intenso lavoro, sia pratico che teorico, sul processo politico, in particolare dopo l'azione repressiva del 12 febbraio 2007 contro il progetto di costituzione del Partito comunista - politico militare, che ha portato in carcere militanti rivoluzionari, compagni di movimento, avanguardie di lotta e ha colpito vari attivisti della solidarietà di classe internazionale.

Nell'autunno del 2007 avevamo pubblicato l'opuscolo "come affrontare un processo politico", che raccoglie i materiali frutto della discussione che ci aveva attraversato nei mesi precedenti e sulla quale abbiamo basato il nostro lavoro di sostegno ai compagni che sono andati al processo di Milano.
Questo perchè ci sembrava importante socializzare i materiali per allargare il confronto tra tutti coloro che in questi anni hanno vissuto e vivono tutt'ora il problema di come comportarsi nei tribunali borghesi, in modo da iniziare un percorso in grado di raccogliere le esperienze ed elaborarle per non trovarci più impreparati, ma piuttosto con un approccio collettivo nell'affrontare questo tipo di situazione quando si presenta.

La pesante sentenza di primo grado, circa 150 anni complessivi di galera,e il relativo deposito delle motivazioni ribadiscono che la condanna si basa principalmente sul fatto che gli imputati non si sono "ravveduti" e non hanno modificato le loro posizioni politiche. Dopo mesi di impegno attorno al processo, caratterizzato da una vasta e variegata solidarietà che ha impedito la vittoria politica che lo Stato cercava (mostrare i compagni come fanatici e pazzi "terroristi isolati dalle masse"), sentiamo necessario, per non "sprecare" il lavoro svolto, analizzare l'esperienza fatta, confrontarla con altri per arricchirla in modo da trarne conclusioni socializzabili e che possano costituire una base utilizzabile da tutti coloro che incappano nella repressione di classe.
Nessuno deve più sentirsi impreparato e poter pensare che parta da zero.

La proposta che facciamo è quella di costruire una Conferenza/Dibattito

Ci sembra importante proporre questo impegno di lavoro, in particolare oggi che la situazione di crisi del capitalismo avanza inesorabilmente portando con sè più repressione di classe.
Ad illustrare questo momento ci tornano utili le parole scritte dai compagni da dietro le gabbie alla ripresa del processo a Milano nell'ottobre 2008: "Una ripresa che avviene nel pieno della più grande crisi finanziaria che abbia scosso il sistema capitalistico mondiale da quella del'29. Una crisi finanziaria che, nonostante i patetici sbracciamenti  di tutte le teste d'uovo delle economie imperialiste che si affannano a declamare che "non siamo alla fine del capitalismo", è un vero e proprio "de profundis" dell'illusione di aver trovato nella cosiddetta leva finanziaria la magica soluzione alle principali conseguenze della crisi generale di sovrapproduzione che attanaglia il capitalismo dall'inizio degli anni '70.
Con questa crisi, oltre all'enorme distruzione di "ricchezza cartacea", si chiude definitivamente la porta del ripescaggio finanziario del capitale eccedente (che non riesce a reinserirsi proficuamente nel ciclo produttivo) che la crisi di sovrapproduzione determina.
E' la più chiara dimostrazione di come il capitalismo non solo non sia eterno, ma sia anche destinato a precipitare, tornante dopo tornante, in una spirale di crisi sempre più profonda.
Una spirale che assieme alla tragica realtà di impoverimento, fame, devastazioni e guerre riporta in primo piano la prospettiva e la necessità della rivoluzione proletaria, della distruzione del potere della borghesia imperialista, classe di affamatori e  guerrafondai e dell'edificazione di un  nuovo sistema sociale, il socialismo.
In pratica tutto ciò che con questo processo la giustizia borghese del nostro paese si illude di negare con la repressione."

Una repressione che, per quanto riguarda i compagni prigionieri, non si limita all'ambito processuale, ma anche alle pesanti condizioni di detenzione caratterizzate dalla differenziazione e peggiorate dalla riorganizzazione in corso del circuito carcerario con le nuove circolari del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dasp) e con le norme del "Pacchetto sicurezza". Norme che, oltre all'aspetto più conosciuto, quello che riguarda gli immigrati, colpiscono pesantemente la vita dei prigionieri (ad esempio con il peggioramento del 41bis o.p.) e attaccano frontalmente la lotta di classe nel suo insieme e ogni tentativo di organizzarla. Va in questo senso l'isolamento dei detenuti politici dal resto del corpo prigioniero.

Per preparare la conferenza/dibattito vogliamo coinvolgere tutti gli "attori" del processo politico, imputati prigionieri o meno, avvocati, parenti, compagni e organismi del movimento di solidarietà perchè possano confrontarsi e socializzare la loro esperienza attuale e, non meno importante, la memoria storica.
il fine è quello di raccoglierle ed elaborarle (esperienza e memoria) per affrontare nel concreto strumenti per l'organizzazione della solidarietà di classe (rete di avvocati, manuali, casse di sostegno, associazioni di parenti, ecc..).
E' chiaro che per noi, anche nel corso della Conferenza/Dibattito e nella sua preparazione, è importante dar voce ai rivoluzionari prigionieri e, per far questo, va sviluppata la lotta contro le misure restrittive e repressive contro i prigionieri e i loro parenti.

I Temi che proponiamo sono:

> Il processo politico tra attualità e memoria storica, sul comportamento processuale
> I reati associativi e i reati di "piazza"
> La solidarietà di classe
> Il carcere imperialista e la lotta contro di esso

E' chiaro che "occuparsi" di processo politico significa "occuparsi" contemporaneamente della lotta contro il carcere imperialista in quanto esso fa parte della vita e della lotta dei rivoluzionari e dei proletari che incappano nella repressione borghese.
Per costruire l'evento di dibattito crediamo utile coinvolgere fin dalla sua preparazione gli "attori" con cui eventualmente definire e articolare meglio i temi proposti. Per questo vogliamo convocare degli incontri specifici sia con avvocati che con parenti e organismi di solidarietà.

Anche i compagni che lavorano a livello europeo per la costruzione del Soccorso Rosso contribuiranno a questo lavoro.

Chi è interessato può contattarci: cccpsri1@gmail.com




"L'apparato statale che comprende esercito, polizia e giustizia è lo strumento con cui una classe ne opprime un'altra"
M. T. Tung

Per socializzare, raccogliere ed elaborare esperienze e memoria al fine di trovare, nel concreto, metodi e strumenti utili ad affrontare i tribunali, la repressione, il carcere; per organizzare la solidarietà di classe.


MILANO SALA U. S. I. viale bligny 22

SABATO 26

ore 10.00

Assemblea Introduttiva

ore 11.00
la parola ai protagonisti del processo:
>prigionieri e imputati
>avvocati
>parenti
>organismi di solidarietà

(fino a sera)

DOMENICA 27

ore 10.00
Interventi

seguirà assemblea conclusiva

Compagni e Compagne per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia

con la collaborazione di

Associazione Parenti e Amici degli arrestati il 12/2/2007

interverrà:

Assemblea Contro il Carcere e la Repressione





Mar, 22/06/2010 – 20:37
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