Saronno - Tagliata l'acqua all'occupazione di via Don Monza

riceviamo e diffondiamo:

Venerdì mattina verso le 5.00 sono tornati gli operai della Saronno Servizi, scortati da carabinieri e polizia locale, per tentare nuovamente di staccare l'allaccio dell'acqua alla casa occupata di via Don Monza 18. La presenza di abitanti e solidali ha disturbato l'operazione, ma gli operai sono comunque riusciti nel loro intento.
Gli occupanti hanno allora deciso di andare in Comune, per distribuire un volantino, come già avevano fatto senza problemi il giorno precedente; all'ingresso del Comune si erano però schierati una decina di agenti della Polizia Locale, che, senza nemmeno proferir parola, hanno aggredito con spintoni, calci, pugni e mani alla gola i ragazzi che si apprestavano a varcare la soglia del Municipio, ferendo anche, in maniera non grave, una ragazza.
Finalmente così la giunta Porro sembra essere riuscita a costruire il pretesto per creare il problema di ordine pubblico necessario allo sgombero della Casa. Peccato però che la violenza sia stata mossa dai vigili nei confronti di un tentativo di azione puramente goliardico e dimostrativo, dai toni accesi ma non fisicamente aggressivo.

Tutto ciò non ci stupisce, anzi, è la naturale inclinazione di chiunque abbia del potere, a qualunque partito politico appartenga: non importa ciò che deve calpestare per raggiungere il suo obiettivo, ciò che conta è la difesa della proprietà e del profitto, anche quando di mezzo vi è l'approvvigionamento di acqua, elemento essenziale per la sopravvivenza. La questione non è l'aver pagato oppure no i pochi euro di acqua utilizzata, quanto la possibilità di prendersi ciò di cui si abbisogna senza doverlo per forza elemosinare al potente di turno.
Viviamo in una società che ha reso speculabile, mercificata e privatizzata ogni cosa, e in questo modo la vita di ogni individuo si è ridotta ad una ricerca costante e sempre più difficile di metodi per procacciarsi del denaro per pagarsi la sopravvivenza. Chiunque tenti di sovvertire questo stato di cose, o almeno di incrinarne la rigida freddezza, è messo al bando, additato, emarginato e represso.
Ci hanno insegnato l'ossequioso rispetto di ogni autorità e la tacita rassegnazione di fronte ad ogni anche piccolo smantellamento della libertà individuale.
Noi, al contrario, proseguiremo nella riappropriazione di ciò che naturalmente appartiene a tutti, come di tutto ciò che riteniamo necessario.
Il loro progresso e la loro legalità non ci appartengono, perché pagare qualcosa che dovrebbe appartenere a tutti? Organizziamoci, per una vita senza denaro e speculazione, per una vita senza sindaci, senza sceriffi.

Occupanti senz'acqua di via Don Monza 18

Aggiornamenti: domenica pomeriggio un numerosissimo presidio nella piazza principale di Saronno ha rimarcato quali siano le responsabilità del sindaco, della giunta e della Polizia Locale. Al tentativo dell'amministrazione comunale di fiaccare gli abitanti togliendogli l'acqua è stato risposto che la casa non sarà mollata, e che anche qualora avvenisse uno sgombero con la forza pubblica si continuerà ad occupare. Il presidio è evidentemente ben riuscito dato che il giorno dopo sono usciti comunicati stampa roboanti di ogni partito politico, persino i redivivi socialisti. La Lega Nord chiede il foglio di via per gli anarchici, mentre SEL e il PD si distinguono per infamia e calcolo politico.

Per info e aggiornamenti: http://collafenice.wordpress.com o http://resist.noblogs.org/home

Gio, 21/11/2013 – 16:15
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