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Internet gratis con Lilliput
by CONSUMATORE CRITIKO Sunday, Dec. 26, 2004 at 6:00 PM mail:  

Internet gratis con Lilliput



Un altro provider è possibile. Il concetto è chiaro: si può fare consumo critico anche in campo informatico. Quelli della Rete Lilliput hanno preso sul serio l'impegno, e hanno dato vita a Lillinet, concreta alternativa a Libero, Tiscali, Yahoo, e a tutte quelle società (provider, appunto) che gratuitamente permettono di connettersi a Internet e danno una casella di posta elettronica. Il meccanismo è semplice (e del tutto gratuito): si va sul sito (http://www.lillinet.org), e ci si registra. Insieme ad un indirizzo mail (tipo mario@lillinet.org) si ottiene la possibilità di collegarsi alla Rete via modem attraverso un numero telefonico (unico per tutta Italia) al costo di una telefonata urbana. I messaggi si possono scaricare sul proprio computer con i normali programmi di posta, o leggere on line, come accade con gli altri provider commerciali.

Il senso: riappropriarsi di un pezzo di Internet, quello delle connessioni/mail gratuite, oggi in mano a grandi gruppi commerciali che vendono i dati personali degli utenti e inondano le caselle di pubblicità. Tutto il progetto è realizzato utilizzando software libero. Ma non solo. Lillinet è anche un modo per finanziare la Rete Lilliput. Una parte dei costi di connessione pagati dall'utente, infatti, ritorna alla cooperativa sociale che gestisce (senza lucro) questo servizio e viene versata alla Rete. Così gli attivisti contribuiscono alle attività di Lilliput senza tirar fuori più soldi rispetto a quanto avrebbero speso con i vari Libero, Tiscali eccetera.

"Noi preferiamo definire Lillinet come un Gas, un gruppo di acquisto solidale" spiega Lorenzo Salvadorini del Nodo lillipuziano di Pisa, nonché membro del gruppo di lavoro che ha lanciato l'iniziativa. "In attesa di un fornitore di telefonia 'etico' (per ora ci si è rivolti al gestore Edisontel, ndr) ci proponiamo di riunire una quota di utenti che vogliono un provider diverso, legato ai movimenti e non alle politiche del profitto, per cui anche un indirizzo mail diventa veicolo pubblicitario". Il servizio è partito a giugno, e sinora ha raccolto un centinaio di adesioni. Per il futuro si pensa ad altri servizi, come l'assistenza tecnica on line e telefonica, le mailing list, il mantenimento di siti e anche connessioni Adsl ad alta velocità.

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merde
by siete e merde resterete Sunday, Dec. 26, 2004 at 6:05 PM mail:  

perchè i soldi non ve li fate dare dai preti con cui manifestate?

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nota economica
by noto economista Sunday, Dec. 26, 2004 at 7:13 PM mail:  

e intanto loro svoltano 11 lire per ogni minuti di connessione..

..sempre meglio che darli a wind o telecom, eh..

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no possible anche qui!
by appallata@vigilio.it Sunday, Dec. 26, 2004 at 7:16 PM mail:  

non suona bene
appallata@llinet;-))))))))))))))))))))))))))))))))

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BASTA BENEDIRE BOMBE
by kloro al klero Sunday, Dec. 26, 2004 at 7:16 PM mail:  

Zanotella i soldi per lilliput li prende dall'I OR, la banca del vaticano, zanotella la mania della economia creativa, solidare e etica come la chiamano i lillipuzzoni, l'ha imparata a cincinnati a scuola da marcincus, il cardinale amico di sindona calvi, gelli ecc... da marcincus, zanotella ha avuto i soldi per nigrizia, e adesso per tirare su questo casino dell' economia solidare, si fa sponsorizzare dalla banca del papa, è difficile trovare prove, ma ragionando e facendosi un bel giro sui siti lillipuziani o di nigrizia, ci si accorge, che zanotella dello scandalo ior, che significa, complicita con la mafia, traffico d'armi, lavaggio di denaro , omicidi eccc non ne ha mai parlato quando era direttore di nigrizia e neanche adesso, poi se andate su lilliput vi accorgete di altre stranezze,ad esempio che tra le banche armate, nella lista delle banche da boicottare non ci sono banche cattolche, o che non accennano mai ai cappellani militari, o ai vescovi che benedicono le armi, le navi e i sommegibili. e dei preti pedofili ?, ecco su lilliput i preti pedofili non ci stanno, ci stanno invece testimonanze e dichiarazioni, di suore boyscout e parrocchiani vari che a genova hanno visto gli ,anarchici in combutta con i pulotti. E giu a infamare

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porko dio
by 666 Sunday, Dec. 26, 2004 at 7:33 PM mail:  

andate a prendere i soldi da karol!

bastardi cristiani del cazzo!

avete fatto + danni voi che il fhurer!

fuori dalle palle e dai siti della sinistra!

avete rotto i coglioni!

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kloro pirla - scritto di zanotelli
by zzzzz Sunday, Dec. 26, 2004 at 7:47 PM mail:  


kloro pirla

guarda che zanotelli l'hanno sbattuto fuori da nigrizia (che tra l'altro era una delle poche pubblicazioni a fare informazione e dununcia seria dall'africa) proprio perche aveva denunciato i traffici d'armi che passavano per il porto di talamone, e in questo non si era risparmiato nomi e cognomi

sono ateo e a me i preti non stanno certo simpatici il che non vuol dire che ce ne siano ogni tanto anche di onesti e in buona fede (cosi' come ce ne sono persino tra gli anarchici)
alcuni ci hanno pure lasciato le penne e a volte a fianco di compagni ma mi sa che a te cose tipo "teologia della liberazione" non dicono nulla... vabbe'

certo non amo nemmeno gli imbecilli e i cialtroni

per gli altri che leggono sto 3d
l'articolo che segue e che puo' far capire un po' meglio chi e' zanotelli

DAL BOZZOLO ALLA NASCITA
DELL'UOMO PLANETARIO

Alex Zanotelli

La cosa più bella da fare: diamoci il buongiorno… [sono le sette del mattino. NdR] Davvero la ricchezza più bella che abbiamo sono i nostri volti; siamo noi la ricchezza umana. Tutto il resto riesce a riempirci, ma non ci dà quello che ci danno i volti. Quando mi domando chi sono io, l’unica risposta che mi posso dare è che io sono le persone che ho incontrato. La vita è un grande mistero. Sembra tutto per caso, sembrano “incontri per caso”; ma se poi guardate bene, sono proprio quegli incontri lì che fanno la nostra vita. È dall’incontro che nasce ciascuno di noi.

(A questo punto il Direttore del Cem, Arnaldo De Vidi, invita ad ascoltare la storia della Campagna Pace da tutti i balconi, raccontata dall’ideatore Diego Cozzuol, del Cem).

La ricchezza dell’incontro con mio fratello differente
Grazie per la spiegazione della Campagna. (…) “Un’educazione capace di futuro” richiede come condizione fondamentale l’accoglienza dell’altro; è mio fratello, ricco per me perché differente da me. Ognuno di noi vorrebbe l’altro uguale a se stesso, ma l’altro non sono io: l’altro è differente da me e sarà ricco per me se lo accolgo come differente da me. Se no, non nasce nulla, non c’è scambio, non c’è ricchezza. È qui la ricchezza umana: la ricchezza dell’incontro con mio fratello differente da me per religione, per etnia, per cultura, per colore. Ecco perché il mondo è così variopinto, così come non abbiamo i fiori di un solo colore.
Davanti al problema interreligioso che ci attanaglia, come facciamo? Le religioni sono una ricchezza. Ma chi l’ha detto che devono scontrarsi? Noi occidentali pensiamo d’essere La Cultura e parliamo della difesa della civiltà. Ma chi ha mai detto che la nostra sia La Civiltà? Ogni popolo ha la sua civiltà, la sua cultura. Ieri il card. Martini a Rocca di Papa diceva a noi comboniani della difficoltà enorme del dialogo anche per noi missionari. Eppure non c’è altra strada: siamo obbligati a vivere insieme con le nostre differenze come ricchezze; se no, sarà la fine, ci ammazzeremo l’un con l’altro.

Non c’è umanità se non al plurale
Ieri i musulmani vivevano nell’Arabia e noi in Europa, oggi non è più così: siamo tutti insieme, siamo costretti a vivere insieme. La via dell’incontro con l’altro è fondamentale. In questo senso penso che una delle figure più belle che ci ha regalato questo scorcio di storia del ’90 è uno che bisognerebbe farlo conoscere, è Claverié, un vescovo dell’Algeria, algerino di nascita, domenicano, che è stato fatto vescovo negli anni ’90 e ha deciso di rimanere in Algeria pur sapendo di essere minacciato. È una guerra civile spaventosa, quella in Algeria, e lui ha detto: “Io rimango qui per un’Algeria al plurale”. Nel ’96 è tornato ad Algeri nella sua casa, una casetta che aveva ad Oran. Con il suo autista è entrato in casa, ha acceso la luce, ma c’era una bomba ed è saltato per aria. È morto con lui anche il suo autista Mohamed. L’anno prima di essere ucciso aveva detto in un discorso che aveva fatto al Club di Marsiglia: “Nella mia esperienza di chiusura, poi della crisi e dell’emergere dell’individuo, sono giunto alla convinzione personale che non c’è umanità se non al plurale e che quando pretendiamo di possedere la verità o di parlare in nome dell’umanità, cadiamo nel totalitarismo e nell’esclusione. Nessuno possiede la verità, ognuno la ricerca. Ci sono certamente verità oggettive, ma che vanno al di là di noi tutti, alle quali non si può accedere che attraverso un lungo cammino, ricomponendole a poco a poco, prendendo dalle altre culture e da altri gruppi umani quello che altri hanno acquisito, hanno cercato nel loro cammino verso la verità. Io sono credente, credo che c’è un Dio, ma non ho la pretesa di possederlo, né attraverso Gesù che me lo rivela, né attraverso i dogmi della mia fede. Dio non si possiede, non si possiede la verità e io ho bisogno della verità degli altri”.
Io ho bisogno della verità degli altri: facile dirlo, ma è difficilissimo viverlo. Guardate nel mondo come è difficile l’incontro con l’altro differente da me.

La donna e la civiltà della tenerezza
L’incontro con l’altro: con mio fratello ma anche con mia sorella. Noi parliamo sempre del fratello, ma c’è altrettanto una sorella. Noi pensiamo che il fratello sia uguale alla sorella. Eh, no, è ben differente. Penso che una delle cose fondamentali è la ricchezza del femminile. Noi maschi la reprimiamo, non l’accettiamo.
Io sono convinto che se viviamo nel sistema che viviamo è perché è patriarcale, è maschilista, ed è un sistema violento. La violenza è strutturale nel sistema. È il patriarcalismo che ha sempre dominato nella storia. Penso che avremmo un sistema alternativo se ci sarà una civiltà della tenerezza. E allora, dico alle donne: “Per favore quello che fa una donna “donna” è per me proprio la tenerezza. Siate fedeli, allora, alla vostra tenerezza, e trasformate la tenerezza in principio politico vincente.

I crocifissi della storia
Penso in particolare all’incontro con quelli che io chiamo i crocifissi della storia, cioè gli sconfitti, i vinti, gli schiavi, gli emarginati, i negati della storia, la gente delle baraccopoli dove sono vissuto loro dodici anni. Sono i nuovi Ave Cesare morituri te salutant, destinati alla morte da questo sistema. Oltre un miliardo di esuberi. E se c’è gente in questo mondo che non conta, vuol dire che tutti noi non contiamo.
Non potete fare grandi celebrazioni per l’11 settembre: 3000 volti di New York contano quanto gli altri volti. I 40 milioni che muoiono di fame ogni anno. Perché, o siamo tutti cittadini a questo mondo, o nessuno è cittadino. Ecco, allora, il volto: la grande grazia/capitale che abbiamo non sono i soldi, non sono le banche, sono i volti delle persone. Così come siamo, non c’è via di scampo. O siamo capaci di fare questo salto, o non ci sarà futuro.

La mia esperienza personale
Questo, vedete, l’ho detto non per farvi una lezione. È soprattutto, direi, una questione personale. Quando ripenso alla mia vita, vedo che è stata un continuo processo di chiamata a conversione. Io vengo da un piccolo paesino dell’alta Val di Non, proprio montanaro fino in fondo, degli anni subito dopo guerra, degli anni ’50, della Democrazia Cristiana, della Chiesa cattolica. A 16 anni (fino a 25) sono stato sbattuto in un altro mondo, il mondo Americano: altri problemi, altro mondo, un’altra cultura. La società americana non era quella di oggi, ma già cominciava l’ascesa e il discreto fascino della borghesia che poi attanaglia dentro.
Poi c’è stata l’Africa: otto anni, in un contesto di islam, musulmano e arabo, durissimo. La cultura americana è anti-araba, è anti-islamica ed è quella che io avevo assimilato. Voglia solo di scappare, fuggire. Poi mi sono detto: Se sono qui ci deve essere una ragione. Lentamente ho dovuto recuperare tutto quell’aspetto che negavo dell’islam e mi sono messo a studiarlo. Ho avuto, poi, la grazia di fare due anni di specializzazione in arabo e religione musulmana. Per me è stata la prima volta che studiavo un’altra religione. Sono rimasto profondamente affascinato da molte cose. Mi ha toccato in particolare la gente semplice, povera; la loro ricerca di Dio, genuina, profonda. Che poi venga strumentalizzata… - anche noi siamo strumentalizzati a livello politico; anche i cristiani non sono mica innocenti rispetto a questo. La domanda che mi veniva già dagli Stati Uniti sul problema di Dio era: “Ma allora Dio chi è, ma come parla, ma come si manifesta?”. Crisi totale! C’è voluto una vita per mettere i pezzettini insieme, per essere minimamente onesto con me stesso. Ed è stato a quel punto di tutta questa ricerca che sono piombato come direttore a Nigrizia.
La mia è sempre stata una spiritualità individualista, una spiritualità personale e a Nigrizia mi son visto il mondo. Ho cominciato a leggere la realtà in chiave politica, economica. Il Vangelo come quadrava con la realtà? Mi trovavo davanti una Chiesa che benediceva la DC e vedevo che la DC era corrotta all’ennesima potenza. È partito l’editoriale dell’85 e alla fine mi hanno spedito fuori da Nigrizia. Ma è stato per me un problema di coscienza. Guardate che quando queste cose ti toccano dentro non è facile. Voi pensate sempre al cambiamento esterno, ma è un cambiamento dentro.
Il cammino che mi ha buttato fuori da Nigrizia mi ha riportato alla base, a Korogocho. Lì dove la gente soffre. Per la prima volta sono uscito dalle mie strutture; perché anche noi missionari viviamo dentro alle strutture, dove mangiamo cibo italiano, abbiamo la cultura italiana... Sono precipitato in un mondo che io non mi sarei mai aspettato che esistesse, con tragedie infinite davanti a cui ti senti totalmente impotente. E qui crolla tutto. Ti crolla soprattutto il tuo Dio, davanti a tanta sofferenza innocente. Forse l’unico libro che resta della Bibbia non è neanche Giobbe. Sono le Lamentazioni, dove Dio non dice una parola. Totale silenzio. E sono i poveri lì che allora ti aiutano e ti ridicono la parola Dio.
È stato l’incontro il mio cammino personale: incontrare l’altro. In Africa. Non c’è in nessun continente la stessa ricchezza umana, culturale, antropologica. Stiamo lottando per il polmone ecologico dell’Amazzonia, abbiamo in Africa il polmone antropologico più grande che esiste in questo mondo.

Siamo prigionieri del “bozzolo”
Finora io ho parlato al personale. È un cambiamento personale, ma non è sufficiente. Gli psicologi ci dicono che noi tutti siamo prigionieri. E il Papa ha detto che siamo prigionieri del bozzolo. Sapete cos’è il bozzolo. Qualcosa di seta che la crisalide si costruisce attorno, e da cui viene ricavata la seta. Ma man mano che se lo costruisce si chiude dentro e vi muore. Ebbene le nostre decisioni al 90% sono già fatte alla nascita. Diveniamo uomini e donne man mano che riusciamo a spaccare le pareti del bozzolo. Ma, riconosciamolo per favore, abbiamo una paura boia della libertà, di diventare uomini e donne. Non ditemi che l’uomo nasce libero. È una balla. Ognuno è schiavo e vuole rimanere schiavo. Peggio, noi siamo fatti non soltanto di decisioni personali ma anche di comportamenti sociali del bozzolo.
Uno dei grandi teologi africani, Laurenti, della Tanzania, dice: “La peggior specie di peccato, e di fatto l’unico peccato mortale che ha reso schiavo l’uomo per la maggior parte della sua storia, è il peccato istituzionalizzato. Nella istituzione il vizio è sempre virtù o di fatto è considerato tale”.
Ecco la nostra situazione. Quindi dobbiamo cominciare a ragionare non soltanto in termini di conversione personale ma in termini di passare dal personale al sociale, all’economico, al politico, all’antropologico, se no non avviene nulla. Voi potete dire di esservi convertiti in questi giorni a questi valori, uscite fuori e questa società ve li nega tutti.

Una sfida enorme
Ecco la sfida che pongo questa mattina nelle vostre mani: l’aprire gli occhi. Io penso che la prima cosa che dobbiamo fare è questo aprire gli occhi per leggere la realtà che ci sta attorno. Noi siamo ciechi. Voi sapete che il grande eroe nel Vangelo di Giovanni non è Pietro, non è il discepolo prediletto, è il cieco nato, che lentamente riesce a vedere. Il termine “tenebre” per Giovanni significa “il sistema”. (…)
Guardate che viviamo in un sistema che è assurdo, con 300-400 famiglie che hanno in mano il potere finanziario e che ci fanno girare come birilli. È l’assurdità di questo sistema che permette al 20% del mondo di papparsi l’83% delle risorse, permettendo a pochi di aver tutto a spese di molti morti di fame. Ed ecco allora dove sta la vera rivoluzione. Sta in questo: nel ritornare all’uomo, al volto. È lì il cuore del mondo. O tutti noi siamo volti, o mio fratello e mia sorella è per me volto, è ricchezza, o non c’è futuro per l’umanità. È la rivoluzione che padre Balducci chiamava “la nascita dell’uomo planetario”. È questo il grande salto. La sfida enorme..

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zanotella lavora per il vaticano
by @ Sunday, Dec. 26, 2004 at 9:40 PM mail:  

ma perche zanotella, quand'era direttore di nigrizianeli stessi anni, che in vaticano regnava marcincus, non ha mai scritto niente sul bussines che la banca vaticano aveva messo su con la mafia e la p2 di gelli????
zanotella ha scritto dei trafficanti di armi africani, ha denunciato dei tiranni pagliacci, non ha mai scritto un articolo sulla corruzione mafiosa del cardinale marcincus, e perche mai nell'elenco delle banche armate, che i lillipuzzoni compilano ad uso del movimento non ci sono le banche in societa con la banca del papa????? a me che zanotellina estrinseca sui valori morali e racconta parabole africane, non me ne fotte niente, non mi convince la sua omerta rispetto agli loschi traffici della chiesa, che lui dovrebbe conoscere benissimo, visto che ci sta dentro.

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edisontel
by deep Sunday, Dec. 26, 2004 at 10:10 PM mail:  

prendere connettività da Edisontel (oggi Eutelia) per fare un provider etico è la cosa più ridicola che potessero invetarsi.



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Uniti si vince
by pan Monday, Dec. 27, 2004 at 12:19 AM mail:  

Questo è un fornitore di connettività etico di cui ci si potrebbe servire x per l'attività di provider:
http://www.livecom.it/

Per quello che riguarda la polemica in corso.
Io non sono religioso ed avrei anch'io da dire la mia sulla difficoltà di dialogo con culture diverse, ho però l'impressione che in Indy ormai ci sia troppa gente che non avendo da fare niente tutto il giorno coltivi l'unico hobby di gettare fango addosso all'uno o all'altro senza raziocinio. Sarebbe entropicamente meno distruttivo per il movimento coltivare soluzioni piuttosto che dissoluzioni.
"Tutto" il movimento è una speranza per il futuro di questo pianeta; ognuno di noi dovrebbe assumersi la responsabilità dei danni o dei vantaggi delle proprie posizioni e azioni in relazione a questa speranza. Vediamo di non sprecarla creando artificiose divisioni o alzando muri (ce ne sono già troppi in giro). L'unica nostra "arma" è l'unità!

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...PER LULTIMO POST!!
by !! Monday, Dec. 27, 2004 at 2:20 AM mail:  

ma sei fuori di testa o solo ignorante???

non sei a conoscenza di tutte le porcate del vaticano/chiese ecc ???

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peccato originale
by pan Monday, Dec. 27, 2004 at 3:10 AM mail:  

solo per il fatto che Zanotelli è prete e che nella Lilliput ci siano anche dei cattolici non vuol dire che essi debbano assumere le porcate di altri.
... o credi ancora nel peccato originale?
Famiglia di assassini figlio assassino, questa sarebbe la tua equazione? Devi essere messo proprio bene tu!

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come no
by certo Monday, Dec. 27, 2004 at 10:19 AM mail:  

e se uno si iscrive a forza nuova perkè dire ke è un fascista di merda, magari lui è diverso, fà delle cose buone per la società...........

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alcune domande per i lillipuziani
by 10 domande facili facili Monday, Dec. 27, 2004 at 11:56 AM mail:  

continuo a chiedere ai lillipuziani e a zanotella:
1 ) come mai,non ci sono banche cattoliche, nella lista delle banche armate ?,
2) non vi siete accorti che sono i vostri cardinali che varano i sommergibili e le portaeree?
3) riuscite a immaginarvi, un aereo, un carrarmato, un cannone, un varo di nave senza benedizione del vescovo?
4) sui vostri siti, non si parla dell'Opus Dei, come mai??
5) e invece si trovano nei vostri siti, centinaia di testimonianze e dichiarazioni infamanti contro gli anarchici e i compagni che a genova si sono fatti gli scontri
6) Sapete che tettamanzi, vostro protettore, è il boss dell'Opus dei?
6) come mai nell'archivio di Nigrizia, anche quando il direttore lo faceva zanotella, non si trova niente delle azioni della banca del papa, della storia di sindona, marcincus e gelli?
7) che bisogno aveva zanotella, a 16 anni, di andare a studiare da prete a cincinnati, nel corso di marcincus?
8) e sui cappellani militari , le truppe del vaticano al fronte?
9) e sulle dscriminazioni dei cattolici sui gay, lesbiche e donne?
10) non fate altro che inventarvi delle imprese per incamerare soldi, dalle banche etiche al commercio solidare, adesso anche internet, ma il bottino dove lo depositate, che rapporti avete con l' ISTITUTO OPERE RELIGIOSE, con l'Opus dei.....

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a gesu non gli piace u presepiu
by a gesu bambino non gli piace u presepiu Monday, Dec. 27, 2004 at 1:03 PM mail:  

Sondrio, 12:44
Cerca il muschio per il presepe, precipita in dirupo e muore

Si era arrampicato in cerca di muschio per il presepe che aveva allestito in casa, ma è caduto in un dirupo: è morto così il 75enne Bruno De Petri, imprenditore di Morbegno, in provincia di Sondrio. L'incidente è avvenuto in un bosco a Tartano. L'anziano ha perso l'equilibrio finendo, dopo una caduta di alcuni metri, nel sottostante dirupo. Soccorso da un escursionista, è morto qualche ora dopo il ricovero.

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lilliput segaioli
by dio ca! Monday, Dec. 27, 2004 at 1:44 PM mail:  

hua hua hua, uno sopra ha detto che dentro lilliput c'è qualche cattolico...
maporcoiddio se siete tutti talebani e suore laiche porcoiddio.
E poi a Genova ci sono i filmati di voi che prendete le mazzate dagli sbirri e dite: no!! non dovete mazzare noi ma i cattivoni che stanno di la!(indicando i cobas e qualche anarchico accodato).
Per voi le mazzate degli sbirri non fanno niente tanto non incidono sullo spirito santo.....che gente dioporco che gente.....

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lillipuzzani
by rispondete Monday, Dec. 27, 2004 at 2:20 PM mail:  

ma zanotellina è vergine??????

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ANCHE DILIBERTO LA CHIAMA ZANOTELLA
by kloro al klero Monday, Dec. 27, 2004 at 2:28 PM mail:  

http://www.portalecattolico.it/modules.php?name=News&file=article&sid=7834
Anche diliberto la chiama zanotella, se ne accorto anche lui che la zuzzerellona tutta frufru e psichedelica è una vecchia zia, provate a leggere sul sito, comunque non è peccato essere gay, ho anche saputo che don ciotti ha la fidanzata, e don vitaliano alle iene ha detto che non è vergine

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per me questo basta e avanza
by pan Monday, Dec. 27, 2004 at 6:24 PM mail:  

non si potra condividere tutto che dice ma per me Zanotelli è una persona a posto lo dimostra questa risposta ad una lettera.


da http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=6693

di Alex Zanotelli

20 anni dopo… rimbocchiamoci le maniche!



Quell’editoriale ha cambiato la mia vita. E ha cambiato anche Nigrizia. Ha fatto scoppiare un putiferio perché ha gettato un sasso nello stagno politico di allora, quello del pentapartito, della Democrazia cristiana e del Partito socialista.

Il fatto che dei missionari avessero avuto il coraggio di fare certe denunce ha mandato molti in fibrillazione. L’editoriale nacque anche da una profonda delusione.

Stavo allora partendo per la missione (ero stato assegnato al Kenya), ma il mio essere missionario mi stava stretto: avevo maturato nuove prospettive, sia dentro di me (vivere il Vangelo in maniera più radicale), sia in rapporto alla realtà che mi stava davanti (il tradimento di una chiesa troppo vicina a una Dc corrotta e incapace di rispondere ai grandi problemi dell’umanità).



Avendo notizie di prima mano, ho messo nero su bianco lo scandalo di una legge che, mentre affermava di stanziare 1.900 miliardi di lire contro la fame, in realtà foraggiava i partiti. Una “malacooperazione” allo sviluppo che nacque dai socialisti, i quali coinvolsero i radicali; poi entrò in gioco il leader Dc Flaminio Piccoli. Scrivevo: «Altro che fame nel mondo! Forse sarebbe più opportuno chiederci a che punto è la nostra fame…».



Da qui prese il via un aspro dibattito politico, con Nigrizia al centro della polemica, che certamente “svegliò” un bel po’ di gente, specie nel mondo cattolico, e contribuì a far emergere, qualche anno dopo, Tangentopoli. Ci fu anche una commissione parlamentare d’inchiesta, che però durò poco e non arrivò a nulla.



A vent’anni di distanza, registro che la situazione è addirittura peggiorata. La cooperazione non è più nell’agenda della politica; il governo Berlusconi ha ridotto al minimo le risorse da destinare all’aiuto allo sviluppo (0,12% del Pil, quando ci si era impegnati con tutti i paesi più ricchi a dare almeno lo 0,70%); la finanziaria 2005 destina aiuti a quei paesi che s’impegnano a diventare partner commerciali dell’Italia e storna risorse della cooperazione per finanziare le cosiddette “missioni di pace” del nostro esercito. Registro che non si è mai arrivati, in tutti questi anni, a una riforma della legge sulla cooperazione.



Uno dei temi in agenda nell’incontro del G8 di quest’anno è quello del debito. Gordon Brown, ministro del tesoro britannico, s’è detto disponibile a rimettere i debiti dei 42 paesi più poveri e altamente indebitati. L’Italia invece, che cosa fa? Niente di niente! Anzi, torna indietro. Il governo Berlusconi ha, infatti, modificato la legge 209, quella ottenuta grazie alla mobilitazione di molti con la Campagna Giubileo 2000, togliendo il vincolo di tre anni per la cancellazione di 12.000 miliardi di lire di debito.



Bisogna tornare a mobilitarsi sulla cooperazione e sulla cancellazione dei debiti ai paesi impoveriti. Un invito alla mobilitazione e alla presa di coscienza è anche la campagna “WNairobiW”, che anche Nigrizia rilancerà nei prossimi mesi (si tratta d’inviare una cartolina-appello al ministro dell’economia Domenico Siniscalco e alla Conferenza episcopale italiana).

La campagna, che vede i comboniani in prima fila, chiede al governo italiano di riconvertire il credito di 90 milioni di euro che vanta nei confronti del Kenya in politiche abitative e sociali a favore dei 2,5 milioni di baraccati di Nairobi.

Dobbiamo tornare tutti a rimboccarci le maniche.

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ABBIAMO BISOGNO DI CHIARIMENTI
by ABBIAMO BISOGNO DI CHIARIMENTI Monday, Dec. 27, 2004 at 8:03 PM mail:  

Zanotelli, Alex

Alex Zanotelli nasce a Livo (Trento) il 26 agosto del 1938, viene ordinato sacerdote nell'Istituto dei missionari comboniani nel 1964, dopo aver completato gli studi di teologia a Cincinnati (Usa)@@@@@@@@@@
PRIMO CHIARIMENTO, CHE BISOGNO AVEVA DI ANDARE A STUDIARE IN AMERICA E PROPRIO NELL'ISTITUTO DOVE CI INSEGNAVA IL CARD. MARCINCUS?????.@@@@@@@@@@

Per otto anni è missionario nel Sudan, ma viene destituito dal compito e quindi allontanato dal governo a causa della sua solidarietà con il popolo Nuba. Assume la direzione della rivista Nigrizia nel 1978 @@ SECONDO CHIARIMENTO, DOVE PRENDE I SOLDI PER TRASFORMARE NIGRIZIA DA QUATTRO FOGLI CICLOSTILATI AD USO INTERNO AI COMBONIANI, NELLA RIVISTA PATINATA CHE FA CONCORENZA A FAMIGLIA CRISTIANA,@@ e contribuisce a renderla sempre più un mensile d'informazione.

Zanotelli ha sempre sostenuto la sua politica prendendo posizioni precise,@@ NON HA MAI SCRITTO UN ARTICOLO CONTRO LA SANTA MAFIA, CHE GIUSTO IN QUESTI ANNI IL MARCINCUS CON SINDONA GELLI, CALVI GESTIVA LA BANCA DEL PAPA, I SOLDI DELLA CHIESA affrontando i temi del commercio delle armi, della cooperazione e dello sfruttamento per scopi economici dell'apartheid sudafricano. E' anche tra i fondatori del movimento "Beati i costruttori di pace", con cui ha condotto molte battaglie in nome della cultura della mondialità e per i diritti dei popoli.

Nel 1987 gli viene "chiesto", da esponenti politici e vaticani, @@ GLI STESSI ANNI DELL'INCHIESTA ALL'IOR, DELLA FINE DEL REGNO DI MARCINCUS, A CUI FU CHIESTO DI TORNARSENE A CASA NEGLI USA, @@ di lasciare la direzione di Nigrizia, anche se tutt'oggi vi collabora con articoli di grande spicco contenutistico; tra questi è doveroso citare Sulle strade di Pasqua. Collabora, inoltre, con la rivista Mosaico di Pace, pubblicata da Pax Christi. In questi anni il lavoro missionario di Zanotelli si svolge a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi, la capitale del Kenya.
NON E VERO CHE HA CONTRIBUITO COME SOSTIENE IL POST SOPRA A MANI PULITE CHE INIZIA NEL 1992, BEN SEI ANNI DOPO CHE ZANOTELLA ERA IN ESILIO. MA CHE CAZZO GLI HA INSEGNATO MARCINCUS SECONDO VOI A CINCINNATI DOVE TENEVA LA CATTEDRA DI ECONOMIA CREATIVA????? COME MAI COINCIDONO GLI ANNI DI SPENDORE E DI ESILIO SIA DI ZANOTELLA CHE DI MARCINCUS??????

Note biografiche a cura di Michela Pisu.

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Ah Ah
by x CONSUMATORE CRITIKO Tuesday, Dec. 28, 2004 at 12:04 AM mail:  

Anche con Libero, Tiscali, Tele2 ecc. posso accedere al costo di una telefonata urbana, che bella scoperta! Ma GRATIS in italiano vuol dire un'altra cosa. Se la tua è pubblicità, mi dispiace dirlo ma è praticamente fraudolenta, almeno nel titolo. Fate un provider che non mi costa un cazzo - zero - e io lo uso subito!

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siamo sempre in attesa
by di chiarimenti, di risposte Tuesday, Dec. 28, 2004 at 11:34 AM mail:  

perche, zanotella a 16 anni come lui stesso dichiara, ed è riportato in un post sopra va a studire in seminario a cincinnati, che bisogno aveva un sedicenne trentino, cinquantanni fa di andare a studiare in america per farsi prete?????? ancora oggi è piu logico andare a un seminario italiano, per i piu arrivisti a roma, vicino vicino al vaticano; e strano ma vero, a cincinnati nell'unico istituto teologico, in quel perioto teneva cattedra di economia il grande marcincus, che nonostante il cognome è americano, e se due piu due fa quattro ci si spiega anche l'amore che zanotella ha per l'economia creativa, le botteghe ecosolidari, le banche etiche, i sabotaggi alle banche armate, ecc...... eppoi il nostro comboniano di fducia ama anche presentarsi come uno degli ultimi, l'umile, e intanto mette su delle strutture prodigiose come la rete lilliput, miracolosamente, dirigendole via internet direttamente da una discarrica africana, fonda imprese che fanno girare un pacco di denaro, sono quasi trecento solo le botteghe ecosolidari, trecento negozi gestiti da volontari, dove mezzochilo di spaghetti di "Libera" costano sei euro, ma il guadagno dove lo tiene??? o come quando sbarca nel 74 a roma e diventa direttore di nigrizia, negli stessi anni del regno di marcincus e dei suoi consulenti mafiosi, ci viene spontaneo chiedersi ma dove ha preso i soldi zanotella per trasformare un giornalino parrocchiale in una prestigiosa rivista illustrata, che fa concorenza a famiglia cristiana??? chi gli da i soldi a zanotella???
e possibile avere delle risposte, una volta per tutti????

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RISPONDETE
by Santi lillipuziani Tuesday, Dec. 28, 2004 at 1:53 PM mail:  

dove mettete i soldi che tirate su con le vostre attività, si dubita che li tenete nella banca del papa, all' ISTITUTO DELLE OPERE RELIGIOSE, lo sapete che il vostro amico il CARDINELE TETTAMANZI E' UN BOSS DELL' OPUS DEI ????????

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i soldi in che baanca li tenete
by siate sinceri Tuesday, Dec. 28, 2004 at 3:13 PM mail:  

i soldi, il bottino delle multiattivita che avete in ballo, trecento negozi, giri strani di autofinanziamenti, i soldi della banca etica, le raccolte di denaro in nome di tutte le attivita, anche i vostri seminari sono a pagamento, vendete di tutto sui vostri siti: libri, bandiere, magliette del buon lillipuziano, ma tutti i guadagni, tutto il bottino,, lo versate mia in qualche conto corrente del vaticano???????

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via i fasci da indy!!!!!!!!!!!!
by la differenza tra critica e stupidità Tuesday, Dec. 28, 2004 at 3:53 PM mail:  

quelli che chiamano zanottelli "zanotella" scherniscono tutti alludendo all' omosessualità;sono fascisti che getterebbero i preti,gli omosessuali,i comunisti,gli anarchici,ecc nei forni crematori.
Eppure,invece di raccogliere il massimo della durezzza,li si ascolta e gli si da pure retta attaccando ,come un branco stupido,quello che il capo (fascista) ha indicato di attaccare.
Complimenti ai "compagni" di indymedia ;così poco ragionevoli che perfino un fascista vi può usare ed aizzare come tanti doberman obbedienti.
ahahahahahaahahh.....
alla faccia dell'emancipazione della classe............

microcefaliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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a scemo leggi sopra
by anche diliberto la chiama zanotella Tuesday, Dec. 28, 2004 at 4:41 PM mail:  

ma visto che ci tieni alle critiche rispondi all domante, perche e andato in seminario negli usa per fare il prete cattolico apostolico romano?, dove ha preso i soldi per nigrizia? e se ti sembrano domande stupide, dicci almeno dopo si puo trovare uno scritto di zanotelli che parla dell' ior ai tempi in cui ci stavano a lavorare, marcincus, gelli, sindona, erano gli stessi anni in cui era direttore e secondo le sue parabole ha denunciato a destra e a sinistra, guarda poi che i gay si offendono di piu dal trattamento clericale, che a scoprire che zanotella e una vecchia zia.

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e leggi quello che scrive il vostro caro
by tettamanzi dell'opus dei Tuesday, Dec. 28, 2004 at 4:49 PM mail:  

Tettamanzi: «Escrivá, luce della Chiesa»

« “La potenza del suo carisma? La sintesi tra la fede e la vita, il Vangelo e la cultura intesa come modo di pensare”. Il nuovo arcivescovo di Milano firma un ritratto inedito del Fondatore dell’Opus Dei che verrà proclamato santo dopodomani». Riportiamo un articolo uscito su Il Giornale il 4 ottobre.

Il Giornale // Massimo Mamoli
04 Ottobre 2002





“La vita, l’insegnamento e l’opera del Beato Josemaría Escrivá sono una vera luce nel cammino della Chiesa del nostro tempo, soprattutto per l’esperienza dei laici cristiani». Bastano poche pennellate, al nuovo arcivescovo di Milano, il cardinal Dionigi Tettamanzi, per ritrarre 11 quadro di santità del fondatore dell’Opus Dei, a poche ore dalla sua canonizzazione che verrà celebrata dal Papa dopodomani alla presenza di oltre 220 mila fedeli provenienti da 84 nazioni del mondo. Una folla oceanica che secondo le stime degli organizzatori potrebbe superare il popolo di fedeli che lo scorso giugno invase Roma per padre Pio.

A offrire lo spunto per questo ritratto inedito della spiritualità del grande prete spagnolo è la prefazione che il cardinal Tettamanzi ha scritto nell’ultimo libro del vaticanista del Giornale Andrea Tornielli, “Escrivá Fondatore dell’Opus Dei” (Edizioni Piemme): una nuova biografia interamente basata sugli atti del processo di canonizzazione.
“È stato detto, e gioiosamente - scrive Tettamanzi - che il nostro tempo ha urgente bisogno di una nuova fioritura di santità: un pensiero, questo, che il beato Escrivá ha sottoscritto, e in parte anche anticipato, con il suo insegnamento spirituale e, ancor prima, con la sua vita”.
“Stiamo a vedere quando ti renderai conto che il tuo unico cammino possibile è cercare seriamente la santità”, dice Escrivá in uno dei suoi celebri opuscoli, indirizzati a Laici cristiani. In queste parole ritroviamo - continua il cardinale di Milano - l’eco vivissima dell’insegnamento conciliare intorno all’universale chiamata alla santità. Perché proprio di invito alla santità per tutti qui esattamente si tratta. E a una santità che è l’unica meta seriamente desiderabile per la vita. Quale altro obiettivo possibile, se non questo, per il cristiano? Con l’invito alla serietà. Di seguito, infatti, ribadisce il beato: “Deciditi - non ti offendere - a prendere Dio sul serio”».

«Questo della serietà è un tratto ricorrente nell’insegnamento spirituale del Fondatore dell’Opera - scrive ancora Tettamanzi - e si traduce nella richiesta di impegno deciso nell’ascesi quotidiana verso Dio. Ogni pensiero diventa, di conseguenza, uno stimolo per il cuore della persona che si sente di continuo interpellata a camminare nella via del Vangelo». «Il coronamento di questo duplice alimento della vita interiore - aggiunge l’arcivescovo - è costituito dalla serenità. La serenità trova sicuro fondamento nel fatto che il rapporto con il Signore altro non è che un rapporto personale di amore. Non si potrebbe capire nulla della spiritualità del Beato Escrivá senza sottolineare questa dimensione della vita cristiana che gli è cara in modo del tutto particolare. “Gli innamorati non sanno dirsi addio: si fanno sempre compagnia. - Tu e io, amiamo il Signore così?”.

Ripercorrendo alcuni tratti della vita del fondatore dell’Opera, Tettamanzi ricorda il periodo “difficile” degli anni Trenta e Quaranta: “Come dimenticare gli anni della guerra civile in Spagna - scrive - nei quali dovette affrontare e superare non poche difficoltà? E poi la fuga, resasi necessaria per le condizioni difficilissime venutesi a creare? Ritornato a esercitare il proprio ministero non poche furono le incomprensioni, molte le calunnie. Eppure in questo clima Josemaría si dedicò con passione alle varie forme dell’apostolato, dedicando particolare attenzione ai poveri e ai malati”.

Il cardinale conclude ricordando la peculiarità del nuovo santo, il suo invito a santificarsi svolgendo le occupazioni professionali di ogni giorno: “Josemaría ha vissuto nel suo ambiente, quello nel quale la Provvidenza di Dio lo aveva chiamato. E in questo ambiente, giorno dopo giorno, ha ricercato Dio e ha servito i fratelli con lo slancio della santità evangelica. Ed è proprio questo che ha insegnato con entusiasmo e passione a tutti coloro che ha incontrato sul proprio cammino. Proprio su questo insegnamento ha radicato la nascita e lo sviluppo dell’Opus Dei”. “Si può forse asserire che non si sente nel nostro tempo esattamente questa esigenza, di ritrovare la sintesi tra la fede e la vita, tra il Vangelo e la cultura intesa come modo di pensare, giudicare, esprimere nei comportamenti di ogni giorno la verità di Cristo, la verità che è Cristo? In questo senso la vita, l’insegnamento e l’opera del beato Josemaría Escrivá sono una vera luce nel cammino della Chiesa del nostro tempo”.

© 2004, Ufficio Informazioni dell'Opus Dei in Internet
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Leggi come contento zanotella che tettamanzi era al g8
by e altre minchiate zanolettiane Tuesday, Dec. 28, 2004 at 5:12 PM mail:  


NO GLOBAL", TERRORISMO,  SICUREZZA: 

IL RUOLO DEI CATTOLICI

UNA CHIESA PROFETICA PER SALVARE IL MONDO

di p. Alex Zanotelli tratto da Famiglia Cristiana











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 scrivi














 
In questi mesi stiamo vivendo un momento epocale, una crisi antropologica di proporzioni forse mai viste nella storia. Il movimento no global ( da Seattle a Genova), i fatti di New York... Le 300 mila persone presenti a Genova per dire no all'attuale sistema mondiale sono il movimento politico più importante di questi ultimi 20 anni.
"A Genova erano scese in piazza 300.000 persone", ha ricordato Gorbaciov, commentando gli attentati di New York, "giovani e non, generalmente seri, colti, per chiedere che la globalizzazione non sia una strada a senso unico che giova ai ricchi e dimentica i poveri".
La cosa incredibile è che buona parte di questo movimento proviene da una matrice cattolica e religiosa. Per la prima volta la Chiesa italiana in veste anche ufficiale (il cardinale Tettamanzi) è "scesa in piazza", ha imboccato la strada su questioni politiche. Anche il mondo missionario (preti e suore) è uscito dai conventi (significativi il digiuno e la preghiera a Boccadasse). Sono segnali importanti, che avranno delle ripercussioni notevoli sul mondo politico-economico.
Per me, la Chiesa non ha altra scelta, in questo grave momento storico, se non quella di imboccare la strada della profezia. Il sogno di Dio esige un'economia di uguaglianza che si ottiene solo con una politica di giustizia, frutto di una fede profonda nel Dio degli oppressi e degli schiavi. Questo sogno cozza con ogni impero, dal Faraone a Bush, costruito su un'economia di opulenza (pochi straricchi a spese di molti morti di fame), che esige una politica di oppressione , sostenuta da una religione civile dove Dio è prigioniero del sistema.
E' questa la profezia che la Chiesa è convocata a proclamare con forza perchè vinca la vita. Gli attentati di New York e Washington sono un monito di una gravità estrema, non solo per gli americani, ma per tutta l'umanità (siamo su un'unica navicella spaziale!).
"Ci è stato dimostrato, sull'esempio del Paese più potente del mondo, che non basta la miglior potenza militare per poterci difendere", scrive ancora Gorbaciov. "Appare chiaro l'enorme errore che abbiamo compiuto facendoci condizionare da chi pensava solo alle commesse militari. Non ci sono super armi che ci possano difendere. Avremmo dovuto ascoltare i segnali che ci venivano dai movimenti antiglobalistici".
Lo vedo con i miei occhi da questa Nairobi assurda, dove il 60 per cento della popolazione, oltre due milioni di abitanti, è costretto a vivere nell'1,5 per cento della terra totale della municipalità, nella miseria davanti al lusso più sfrenato. E' chiaro che nessun apparato può bloccare la violenza dilagante che renderà la città invivibile anche per i ricchi. Solo la giustizia porterà alla pubblica sicurezza.
Rifiuteremo davvero il terrorismo (di ogni genere!) solo se elimineremo ciò che lo alimenta. Finchè avremo il 20 per cento che vive da nababbi, pappandosi l'83 per cento delle risorse di questo mondo a spese dell'80 per cento dell'umanità, costretta a vivere sulla soglia della povertà o nella miseria più assoluta, non ci sarà pace, non ci sarà sicurezza che tenga.
E' questo quello che la Chiesa è convocata oggi a fare: profetizzare. Ma deve essere anche capace di far nascere un mondo alternativo all'impero. Per fare questo, deve saper coniugare Vangelo e vita nella quotidianità (non solo nel campo della sessualità!), soprattutto oggi nel campo dell'economia ("usiamo i soldi come se non conoscessimo nulla del Vangelo e leggiamo il Vangelo come se non avessimo soldi") e nel campo della pace, riconciliazione, nonviolenza attiva (a quando la proclamazione di fede che è stato Gesù a "inventare" la nonviolenza attiva?). MA SIETE SICURI CHE E' STATO GESU??? E BUDDA CHE MINCHIA HA PREDICATO QUASI 400ANNI AVANTI CRISTO????HA FORSE IL BUDDA INVENTATO LE CROCIATE E LA SANTA INQUISIZIONE?????
Abbiamo bisogno di una Chiesa capace di una tale profezia se vogliamo vincere il terrorismo e se vogliamo che vinca la vita.

 
 
 

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e allora lillipuziani
by chi ha inventato il pacifismo attivo? Wednesday, Dec. 29, 2004 at 6:26 AM mail:  

èil vostro gesu, come sostiene zanotella, o budda che ha inventato il pacifismo attivo?
chi ha piu fedeli: BUDDA?, KRISNA?, ALLAH O CRISTO???
QUALE LA RELIGIONE ATTIVA PIU ANTICA???
Democraticamente ha ragione la maggioranza: i cinesi da soli sono oltre un miliardo e mezzo
storicamente i libri sacri piu antichi sempre di religione attiva, sono quelli induisti.
FATE VOI LILLIPUZZONI. MA ZANOTELLA E' VERGINE??

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La tristezza
by Sergio Saturday, Jan. 01, 2005 at 7:30 AM mail: sicuro@chevelado.com 

Non voglio entrare nel merito della discussione, ammetto di non esserne abbastanza informato, ma sono rimasto scioccato dal livore, dai termini e dal modo in cui attaccate Zanotelli che sono degni del peggiore squadrismo.

Fate del male a voi stessi, fate del male a tutta la sinistra.

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zanotelli di sinistra?
by che imbecillità Saturday, Jan. 01, 2005 at 7:37 AM mail:  

e da quando? è di sinistra lui?
per non parlare dei lillipuziani ammanicati come le banderiuole dove tira il vento.
salutatece andreotti, i congressi dell'UDC e di Cl, visto che siete stati visti prostrati, in prima fila a leccare i culi del potere.
Per quello che dice che sono fascista perchè attacco i preti....
sei solo un misero senza memoria vallo a dire a chi è stato uccisi dai tuoi amici pretaroli nella spanga di franco o nel cile di pinochet.

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