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Rigassificatori, due pareri competenti
by Luisella Tuesday, Feb. 14, 2006 at 11:17 PM mail:

Perchè non li vogliono?

"I rigassificatori sono degli impianti che trasformano il gas da liquido allo stato aeriforme. Il problema non è l'inquinamento ma il fatto che sono degli impianti ad alto rischio d'incidente rilevante (DL 334/99). Studi autorevoli prescrivono la costruzioni dei terminali lontano da città e da altre industrie soggette a tale decreto, in quanto l'effetto domino che si verrebbe a creare a seguito d'incidente avrebbe effetti catastrofici per la popolazioni vicini a detti impianti. Ecco perchè non li vogliono."


"Il metano, per essere trasportato via mare è necessario renderlo liquido ad una pressione di 273 kg (o qualcosa del genere), quindi caricarlo in apposite navi metaniere e trasferirlo, ancora liquido, in depositi particolari sotterranei. Per renderlo disponibile alla rete però è indispensabile rigasificare il gas, cioè portarlo a pressione a dimensione umana.
Così facendo si libera una enorme quantità di "freddo" che potrebbe esser riutilizzato, esempio nell'industria alimentare per surgelare, oppure nell'industria chimica eliminerebbe molti costosi cicli frigoriferi. Ora, effettivamente, passare da 270 kg di pressione a 4 - 5 kg implica problematiche di sicurezza non da poco, ma l'industria chimica e sua madre (quella energetica) in materia hanno fatto da secoli passi da gigante, ne è prova il fatto che in tutta Europa, compresa la parte orientale, tecnologicamente arretrata in fatto di sicurezza, gli incidenti sono tendenti allo zero e comunque nessuno di rilevanza da catastrofe. Cito l'Europa perchè onestamente non conosco la realtà USA e Canadese, ma stando alle notizie di stampa non dovrebbe scostarsi molto da quella Europea.
I gasificatori, indipendentemente dalla attuale situazione contingente, si sarebbero comunque resi indispensabili in tutta Europa perchè hanno anche la funzione di aiutare il mantenere costante la pressione della rete intercontinentale che va dalla Siberia, alla Sicilia e alla GB, passando per tutte le nazioni centro europee.
Nel piano CEE erano previsti almeno 6 gasificatori di cui due in Italia che, per la sua posizione geografica a ridosso dell'Africa, avevano soprattutto la funzione di "sfruttare" le copiose risorse Nigeriane di cui Eni, BP e Shell erano proprietarie a vario titolo.
In Italia, grazie alla lungimiranza degli anni 70, esiste un gasificatore 8 miliardi di mc a Porto Venere in provincia della Spezia, ma essendo stato concepito in un ottica esclusivamente nazionale e per servire soprattuto la pianura Padana, da sempre consumatrice storica di gas, oggi è decisamente insufficente alle nostre e alle altrui esigenze. I due gasificatori, da circa 20 miliardi di mc ciascuno, sarebbero dovuti sorgere in confine tra il Veneto e l'Emilia (ENI) e a Brindisi (BP), sta di fatto che per il primo c'è stata una sollevazione popolare fatta anche di boicotaggi contro i prodotti ENI, per cui questa società ha rinunciato alla costruzione in quella zona, sull'altro di Brindisi è quasi successo un caso diplomatico tra Italia e GB perchè il V.I.A. non è ancora arrivato, a distanza di molti anni, tanto che la BP sta studiando tecnicamente la possibilità di costruire l'impianto in acque internazioni per bypassare la burocrazia italiana.
In tutto questo gran can can pseduecologico, però, alle "autorità mediatiche" italiane e alle associazioni che si rifanno ad un mondo puro è sfuggito il fatto che nel mondo esistono appena 282 navi metanienere che difficilmente potranno soddisfare le richieste via mare di Europa, Asia, America e Australia nel breve e nel medio periodo, tantè che durante la crisi Californiana di alcuni anni fa, nonostante negli USA vi fossero molti gasifficatori, questi rimasero fermi per mancanza di mezzi per il trasporto del gas.
Ciliegina sulla torta infine è il fatto che, ad oggi, questo genere di navi le costruiscono solo ed esclusivamente in due cantieri coreani e in uno giapponese che, è giusto precisare, sono subbissati di ordini fino al 2020.
Sulla questione gasificatori mi sono particolarmente documentato perchè essendo il metano assente in Sardegna, dove i costi della kcal sono del 45% superiori alla media nazionale che a sua volta è la piu' elevata d'Europa, avevo preso contato con i colleghi della SNAm per verificare la possibilità di trasferire la costruzione di quello rifiutato in "Veneto - Emilia" nell'isola, dove, ironia del caso, è favorevole perfino la Lega Ambiente.
La cosa finora non si è fatta, e probabilmente non si farà, perchè, politicamente, la nostra classe dirigente passata e presente è affascinata dal carbone per il quale esistono copiosi finanziamenti Europei, visto che siamo l'unico angolo del continente che ancora crede (a parole) in questo combustibile."

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?
by io Tuesday, Feb. 14, 2006 at 11:25 PM mail:

Scusa e, ma perchè fai una domanda di qui sai già la risposta?

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cazzate
by per piacere Wednesday, Feb. 15, 2006 at 12:22 AM mail:

sto andando a letto ma domani prometto di rispondere dettagliatamente.

Però spiegami questo ora: come si fa a ritenere attendibile un giudizio di uno che parla di pressione e usa i kg???????

[risposta: l'unità di misura della pressione nel sistema internazionale è il Pascal (Pa). Comunque sia la pressione è forza/superficie, quindi l'unità di misura è N/m^2. Il kg è l'unità di misura della massa (che, volendo, è forza/accelerazione). Conclusione: ditemi voi quale può essere l'attendibilità scientifica di chi scambia le pere con le arance]

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cazzaro te
by ulixes Wednesday, Feb. 15, 2006 at 8:56 AM mail:

Il concetto di pressione è univoco ed indipendente dalle unità di misura adottate, infatti noi possiamo quantizzare la pressione (sulla base delle varie forme di identificazione di forza applicata e di superficie unitaria) in vari modi, di cui si indicano solo alcuni esempi:

Kg/cm²

MCA (metri di colonna d'acqua)

Torr (millimetri di mercurio)

BAR (unità barometriche)

PSI (Pounds Square Inch - libbre per pollice quadrato)

Pascal (Newton/m²)

E' intuitivo che una ben determinata pressione ha valori numerici diversi, in funzione del sistema adottato.

Chi ha riportato l'articolo ha commesso un errore di scrittura, ma non di senso. Il discorso è giusto lo stesso me tu ti attacchi ai puntini.

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non solo le navi....
by 1 che sa Wednesday, Feb. 15, 2006 at 9:04 AM mail:

il problema non è solo la mancanza di navi, ma anche la mancanza di impianti di LIQUEFAZIONE nei Paesi produttori. Siamo certi che la Nigeria, il Qatar, l'Iran e il Kazakhistan abbiano tutti questi impianti di liquefazione? Perché, se no, i nostri rigassificatori stanno fermi.

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SI
by Luigi Wednesday, Feb. 15, 2006 at 9:36 AM mail:

In Nigeria stanno ultimando gli impianti di liquefazione, e la Nigeria è uno dei maggiori produttori

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per Ulixes
by per piacere Wednesday, Feb. 15, 2006 at 12:53 PM mail:

quelle che elenchi te sono unità di misura (non del S.I.) della pressione, hai ragione. Il kg non lo è e anche utilizzando il kgf (kilogrammoforza) mancherebbe la superficie....

comunque non mi attacco ai puntini ma semplicemente che il parere autorevole (così dice il post iniziale) mi piacerebbe sapere di chi è, visto che una persona competente avrebbe se non altro rispettato certi principi basilari come la correttezza dell'unità di misura.
E non sono così tanto puntini, visto che l'Apollo 13 (è giusto il numero?) è esploso perchè gli inglesi utilizzavano i pollici e gli americani i centimetri...

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kg e kg/cm2
by fabio Wednesday, Jul. 12, 2006 at 6:03 PM mail:

CREDO CHE IL PROBLEMA STIA NEL AVER SOTTOINTESO m2, per cui nello scrivere 270 kg LO SCRIVENTE INTENDEVA 270 kg PER METRO QUADRATO (poichè l'accelerazione di gravità è sempre 9,8 m/s2 si moltiplica solo alla fine per avere la pressione in termini di forza su superficie).
Spesso gli ingegneri sono soliti parlare di pressione in termini di kg ( essa è la massa che andrebbe moltiplicata per 9,8 m/s2 per ottenere la forza equivalente sottointendendo che è riferita al m2, ovviamente.
NON MI PARE CHE LO SCRIVENTE SCAMBI LE ARANCE CON LE PERE Nè MI PARE CHE NON SIA ATTENDIBILE.
E' sicuramente improprio ma corretto e certamente comprensibile.
Ciao

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bar
by cody Thursday, Oct. 12, 2006 at 8:31 PM mail:

Credo che la dicitura "273 kg" sottintendesse 273 kg/cm2 (chilogrammi su centimetro quadrato) assimilabile, per i profani, al BAR. E' questa infatti l'unità di misura più comune utilizzata dalle nostre parti, specialmente in ambito tecnico e/o marittimo.
Ultimo appunto: è probabile che costruiranno un rigassificatore a Trieste. Ci sono 2 proposte: uno in mezzo al golfo (appena visibile dalla terraferma), l'altro a ridosso della costa. Finora non sono state sollevate particolari critiche.
Ma si sa, noi a Trieste abbiamo una ferriera a carbone (funzionante!)in centro... o quasi. :-(

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