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pubblicato il 23.03.09
Raid fascisti contro l'Arci di Lucca e il c.s. il Pozzo di Firenze
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Raid fascisti contro l'Arci di Lucca e il c.s. il Pozzo di Firenze. Scritte e furti, manganelli e minacce gramigna

Ancora raid neo fascisti in Toscana. Attaccata la sede arci di Lucca ed il centro sociale “il Pozzo” diFirenze. La matrice è chiara viste le scritte ed i regali ritrovati.

Le forze dell'ordine stannoindagando su due raid vandalici in Toscana di apparente matrice di estremadestra. A Lucca la Digos indaga sulle scritte comparse sui muri della sede Arci, tipo 'Compagni infami','Morte alle spie', corredate da svastiche, croci celtiche, fasci littori. AFirenze i Cc indagano su un raid nel centro sociale 'Il Pozzo' dove e' statolasciato un manganello con la scritta 'Mussolini duce' e sono stati rubati computer, stampante, stereo.

Il centro sociale 'Il Pozzo delle Piagge' è stato oggetto di un raid e buona parte degli arredi sono statidistrutti. La struttura fa capo a don Alessandro Santoro, il parroco impegnato da anni per favorire l'integrazione di stranieri ed emarginati. Gli intrusi hanno portato via computer, unastampante e una cassa per la musica.

L'incursione nel centro sociale arriva dopo che, solo un mese fa, erano state squarciate le ruote del pulmino.

Atto vandalico a sfondo politico anche alla sede dell'Arci in via santa Gemma Galgani, in centro storicoa Lucca. Ignoti nella notte travenerdi' e sabato hanno tracciatoscritte corredate da croci celtiche e svastiche.

I simboli sono statti tracciati sulla porta d'ingresso, sui vetri e
nell'intera cortesulla quale si affaccia la sede. Oltrea ciò una serie di scritte intimidatoriecome 'Compagni infami' e 'Morte alle spie'. 'E un atto che non ci spaventa - si legge in un comunicato diramatodall'Arci di Lucca - continueremo con piu' forza ad impegnarci nell'associazionismo e nella promozione sociale'. Numerosi i messaggi di condanna del gesto,tra cui quelli del presidente nazionale dell'Arci Paolo Beni e delpresidente della
provincia di Lucca Stefano Baccelli. Sul fatto staindagando la Digosdella Questura di Lucca.

(fonti noitv.it, ansa, lanazione)

http://associazione-aut-aut.noblogs.org/post/2009/03/22/raid-neofascisti-contro-l-arci-di-lucca-e-il-centro-sociale-il-pozzo-di-firenze.-scritte-e-furti-manganelli-e-minacce




Ciao a tutti, l'irruzione fascista al Centro Sociale Il Pozzo,
un'aggressione diretta a chi dedica la sua vita allo sviluppo di un
modello di società che pone l'essere umano come cosa più importante, mi ha lasciato con indignazione, rabbia e paura. Così credo sia accaduto a molti. Ma anche con la consapevolezza del fatto che è possibile sfruttare questi momenti in cui qualcuno che ci è vicino viene reso oggetto di un atto di violenza, per sperimentare nuove e forti risposte collettive. Risposte che danno messaggi di forza, di unità e di pace.
Così chiedo in questa lista se si vede possibile lanciare una
mobilitazione cittadina chiedendo alla città intera e prima di tutto a coloro che ci stanno più vicini di rispondere con la loro presenza e, perchè no, anche col loro appoggio materiale per recuperare gli oggetti che sono stati distrutti nel'irruzione. Perchè sia dato fortissimo il messaggio che non si può colpire ed aspettarsi l'indifferenza di questa città. Perchè mi piacerebbe vivere in un posto dove, quando qualcuno viene aggredito, tutto l'insieme umano si blocca e ognuno si chiede profondamente in che direzione vitale sta decidendo di andare.

Saverio
Centro delle Culture - Firenze




Fascisti alle Piagge

Nella notte tra giovedì e venerdì alcuni fascisti sono entrati nel Centro Sociale il Pozzo della Comunità di Base delle Piagge, danneggiando i locali e lasciando come firma un manganello con la faccia di Mussolini. Alla Comunità delle Piagge, colpita come presenza radicata sul territorio, di produzione di cultura della tolleranza, della solidarietà, del mutuo soccorso, contro l'arroganza ed il razzismo, va tutta la nostra solidarietà. Crediamo che questo atto non riguardi solo Le Piagge o Don Santoro, già altre volte minacciato dai fascisti, ma riguardi tutta la città, debba essere un segnale da non sottovalutare per tutti noi. Quanto accaduto ieri smentisce per sempre quanti sostengono che l'antifascismo militante sia da archiviare o che sia solo una questione di "opposti estremismi", di centri sociali contro qualche fascista. Viene colpito in modo meschino e vigliacco, un luogo di socialità legato ad una comunità cristiana di base.
Da anni assistiamo alla crescita del neofascismo, degli attacchi contro centri sociali, immigrati, ragazzi di "sinistra", con morti e feriti.
E quello che fa riflettere è il grado di connivenza delle forze politiche di governo e delle forze dell'ordine con questi soggetti. Tutelati politicamente e militarmente, portati a braccetto con le spranghe come a Bergamo per Forza Nuova, mentre vengono pestati gli antifascisti, cariche contro gli studenti per fare entrare quelli del FUAN all'Università come a Torino, fino a risalire all'episodio di Piazza Navona. Favoriti da 20 anni in cui è stato abbandonato l'antifascismo in nome di una falsa pacificazione. In questo momento di crisi e di insicurezza sociale diventa ancora più importante rilanciare l'iniziativa e la presenza nei nostri territori e nei nostri quartieri, vero elemento di contrasto alla crescita di una cultura reazionaria e fascistoide, fatta da ronde e militarizzazione del territorio.
Per il resto, come abbiamo già detto e fatto, nessuna agibilità va data a questi figuri, nessuno spazio nelle nostre scuole, nelle nostre strade va concesso.
Crediamo necessario che, dopo quello che è successo, sia importante anche una risposta cittadina collettiva e rimaniamo a disposizione per questo.
Solidarietà al Pozzo
Oggi come ieri contro il fascismo con ogni mezzo necessario

CPA Firenze sud, cantiere Sociale K100fuegos, Collettivo Politico Sc. Politiche, Rete Collettivi Studenteschi

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