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pubblicato il 31.03.06
Bologna: La Fiamma si sposta in periferia Cofferati: "Una scelta confortante"
·
dal sito del Carlino by info Friday, Mar. 31, 2006 at 8:42 PM mail:
La Fiamma si sposta in periferia Cofferati: “Una scelta confortante”

La Prefettura di Bologna ha disposto che il comizio del Msi-Fiamma Tricolore si terrà nel periferico piazzale della Pace

Bologna, 31 marzo 2006 – La Prefettura di Bologna ha disposto che il comizio del Msi-Fiamma Tricolore, sul quale si discute e polemizza da giorni in citta’, potra’ tenersi lunedi’ dalle 17, come previsto, ma nel periferico piazzale della Pace, anziche’ in piazza San Francesco, cioe’ in pieno centro storico.

Piazzale della Pace, molto ampio, si trova tra le vie Saragozza ed Andrea Costa, a ridosso dello stadio Dall’Ara, una zona in cui le forze dell’ ordine sono abituate a fronteggiare situazioni di pericolosita’ per le intemperanze dei tifosi. E’ uno dei tre nuovi spazi che ieri pomeriggio la Giunta comunale ha messo a disposizione (in aggiunta ai tre destinati da tempo) per le manifestazioni elettorali.

“E’ confortante che la Prefettura abbia scelto di far spostare il comizio della Fiamma tricolore, condividendo le preoccupazioni che avevo formalizzato”. Sergio Cofferati, sindaco di Bologna, plaude allo spostamento in Piazza della Pace, alla periferia della citta’, della manifestazione della Fiamma tricolore prevista per lunedi’ 3 aprile.

Una decisione presa questa mattina dalla Prefettura guidata da Vincenzo Grimaldi e che il sindaco aveva in sostanza caldeggiato esprimendo nei giorni scorsi le proprie preoccupazioni “sia per quanto riguarda i possibili problemi di ordine pubblico, sia per quanto riguarda i certissimi problemi di alterazioni del traffico e della normalita’ in una zona nevralgica della citta’”, come afferma oggi Cofferati interpellato dai cronisti a Palazzo D’Accursio.



30/03/06
Conferma piazza per FT dalla Prefettura

Ok dalla Prefettura:
‘La Fiamma manifesterà
in piazza S. Francesco’

Dopo il sì del Comune, oggi la decisione favorevole della Prefettura. Il Comizio organizzato per lunedì 3 aprile in piazza San Francesco. Il capo di gabinetto: ‘Sarà una manifestazione in tutta sicurezza’

Bologna, 30 marzo 2006 – La decisione non è stata ancora formalizzata, ma l’orientamento del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questa mattina in prefettura a Bologna sarà quello di garantire in sicurezza la manifestazione elettorale della Fiamma tricolore richiesta per il prossimo 3 aprile. La decisione è stata anticipata dal capo di gabinetto della Prefettura, Matteo Piantedosi, al termine della riunione del comitato iniziato intorno alle 9.40 di questa mattina e terminato poco fa.

«Sicuramente – ha spiegato Piantedosi, dicendo che la decisione sarà formalizzata nelle prossime ore – la soluzione prevederà la possibilità di far partecipare in sicurezza alla propaganda elettorale la Fiamma Tricolore. La decisione non è stata ancora formalizzata – ha comunque aggiunto Piantedosi- si stanno ancora acquisendo tutti gli elementi per arrivare ad una decisione condivisa che possa partire dal presupposto di garantire la parecipazione alla propaganda elettorale di qualsiasi formzione interessata alla tornata elettorale».

La riunione del comitato era stata richiesta dal sindaco di Bologna Sergio Cofferati per valutare eventuali problemi di ordine pubblico legati al comizio della Fiamma, a cui lo scorso 25 marzo non era stata concessa piazza Carducci in quanto non disponibile. Cofferati ha lasciato la riunione attorno alle 10.50 senza rilasciare dichiarazioni.

da Indymedia


Mentre il comune aveva gia dato la disponibilità della piazza, nei giorni scorsi mancava ancora il permesso della procura


La commissone interpartitica concede piazza San Francesco alla fiamma.

Bologna, 28 mar. – (Adnkronos) – La commissione interpartitica del Comune di Bologna ha concesso piazza San Francesco alla Fiamma tricolore che l’ha richiesta per un comizio che si svolgera’ il prossimo 3 aprile dalle 17 alle 20.30. Il partito di Luca Romagnoli la spunta cosi’ dopo il primo diniego giunto per piazza Carducci chiesta per lo scorso 25 marzo.

ELEZIONI/BOLOGNA. FIAMMA, GIOVEDI’ SCELTA PREFETTO-QUESTORE (ER) PIAZZA ROOSEVELT: RISCHIO SCONTRI C’E’, SONDEREMO GLI ANIMI

(DIRE) – BOLOGNA- “Il rischio potenziale c’e’ sempre, ma non e’ necessario disegnare scenari apocalittici”. La Prefettura di Bologna, per bocca del suo Capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, non drammatizza i rischi di possibili scontri per la manifestazione della Fiamma tricolore prevista il prossimo 3 aprile in Piazza San Francesco, comizio che specie se avra’ il via libera di Piazza Roosevelt, vedra’ prevedibili controiniziative no global. La decisione verra’ presa nel corso del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in programma per giovedi’ 30, alle 9.30. “Il pericolo puo’ esserci come puo’ non esserci, bisognera’ sondare gli animi, le intenzioni- spiega Piantedosi- E’ fin troppo palese che ci siano manifestazioni di contrarieta’, bisognera’ vedere fino a che punto si spingeranno”. Giovedi’ si trattera’, per la Prefettura bolognese, di “trovare un punto diequilibrio tra l’esigenza che sia garantita la liberta’ di manifestare, entro i limiti di legge, e la sicurezza dei cittadini”.
(Bil/ Dire)

da Indymedia


COMIZIO NEGATO

La Fiamma rilancia: ‘Torneremo’

Solo slogan, nessun incidente. Chiesta la piazza per il 3 aprile. Romagnoli: Brutta pagina per la democrazia’. Un gruppo tenta di marciare verso il centro ma il partito dà lo stop. Mini-sfilata in via Boldrini tra poliziotti e insulti dalle finestre

BOLOGNA, 26 MARZO 2006 – Finisce in Questura il pomeriggio bolognese di Luca Romagnoli, segretario nazionale della Fiamma tricolore. Nessuna bega giudiziaria. Il leader della formazione di estrema destra arriva negli uffici di piazza Galilei per chiedere di potere tenere un comizio in una piazza cittadina il 3 aprile. Romagnoli denuncia così «l’assurdo veto posto dal sindaco Cofferati» alla concessione di piazza Carducci, ieri, come chiesto dalla Fiamma tricolore. La Questura girerà la richiesta alla Commissione interpartitica comunale, che già aveva negato il comizio di ieri «perché tutte le piazze disponibili erano già occupate». «Voglio vedere — commenta ora Romagnoli — se Cofferati dirà anche questa volta che è impossibile concederci uno spazio». La Fiamma tiene una conferenza stampa in una saletta dell’Hotel Europa. Ci sono i principali dirigenti e alcuni militanti. Una trentina di persone in tutto. Molti di più gli uomini delle forze dell’ordine che presidiano via Boldrini, chiusa al traffico.A un certo punto, spunta uno striscione. C’è scritto «A Bologna la libertà è morta». Maurizio Boccacci, fondatore del Veneto Fronte Skinheads, lo vuole portare «in stazione, poi in piazza. Mi basta che i bolognesi capiscano che limitazioni sono perpetrate da questo sindaco».Escono dall’albergo in sette. Si passano il megafono. Piero Puschiavo, coordinatore del Veneto, urla slogan contro «i compagni antifascisti»: «Venite, conigli, dimostrate il vostro coraggio, siamo qui, non abbiamo paura». Da alcune finestre accese piovono insulti: assassini, andate via, siete solo quattro gatti neri. Appena il mini corteo accenna a muoversi, scoppia un breve diverbio fra Puschiavo e il bolognese Carlo Ciaccia, che vuole evitare provocazioni e rischi di incidenti, dopo giorni di tensione. «Ricorda, i patti erano altri», sbotta Ciaccia. Puschiavo ribatte a muso duro, poi ricomincia a urlare slogan. Alla fine, però, convinto anche dalle forze dell’ordine, il gruppetto rinuncia a sfilare con lo striscione.In albergo, Romagnoli ricorda il comizio negato. Parla di «brutta pagina per la democrazia», denuncia la «resa dello Stato e dell’amministrazione pubblica, in campagna elettorale, a gruppi non identificati di persone che si permettono di dire che c’è chi ha dei diritti e chi non li ha». Per il segretario nazionale della Fiamma, «chi amministra questa città e i rappresentanti dello Stato, questore e prefetto, si sono presi una grossa responsabilità».Cofferati, maligna Romagnoli, «vuole recuperare a sinistra ciò che il suo partito sta perdendo». Qualche mese fa «il sindaco, contestato dalla sinistra antagonista, si arroccò sulla legalità, il rispetto delle regole. Con noi quelle regole non valgono?. Altri devastano le città, non noi. E a questi altri, se vince il centrosinistra, sarà concesso ancora di più».

RdCarlino:


Bologna: mastella, piazza a fiamma tricolore va concessa (morale: mastella, de mierda)

29/03/2006 15:16

Bologna, 29 mar. – (Adnkronos) – Una piazza per il comizio della Fiamma tricolore “va concessa, sperando che non succedano le cose che si sono verificate a Milano”. Il leader dell’Udeur Clemente Mastella non ha dubbi sul diritto del partito di Luca Romagnoli di organizzare un incontro elettorale sotto le Due Torri e pur ammettendo che ci possono essere dei rischi specifica che, riferendosi a Sergio Cofferati, “il sindaco ha il dovere di dire questo e di riferire all’autorita’ di polizia, dopodiche decidono loro”.

da indymedia


La Fiamma la spunta il 3 parlerà a Bologna
La commissione interpartitica concede piazza San Francesco. Cofferati: «La mia opinione non è cambiata, ma decideranno questura e prefettura». Rifondazione e Verdi: «Pronti a fermarli»
SARA MENAFRA
Niente più alibi. La commissione interpartitica che la scorsa settimana aveva negato ogni spazio a Fiamma tricolore, ieri ha deciso di accogliere la loro richiesta per un comizio in piazza San Francesco, a due passi da una zona «movimentista » come via del Pratello, da tenersi tra le 17 e le 20.30 del prossimo 3 aprile. «La domanda è stata accettata perché la commissione ha solo il ruolo di gestire gli spazi per la corretta esecuzione della campagna elettorale», spiegava Valentina Castaldini di Forza Italia appena uscita dalla suddetta commissione. E in effetti, ha aggiunto lo stesso sindaco Sergio Cofferati che col suo decisionismo una settimana fa aveva messo d’accordo tutta la sinistra il problema per cui finora Fiamma tricolore non ha avuto spazio era solo formale: «C’è una richiesta per l’utilizzo di una delle piazze scelte dall’amministrazione per i comizi, non ci sono altre richieste, dunque è stata confermata la possibilità di fare il comizio della Fiamma in piazza San Francesco ». Per supportare l’idea che il suo non fosse uno scarica barile, il sindaco si è affrettato ad annunciare che nelle prossime ore avrebbe chiesto la riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza chiamato a valutare se esistono le condizioni «fisiologiche » per lo svolgimento del comizio. Poco dopo si è saputo che il comitato si riunirà giovedì mattina. Sembra difficile, però, che a quel punto l’organo – che vede riuniti ad uno stesso tavolo prefetto, questore e sindaco – decida per un divieto. Un po’ perché la manifestazione di Fiamma tricolore si è già fatta in parecchie città, un po’ perché le pressioni da parte della destra a tutti i livelli, dal presidente della Camera Casini al parlamentare Aennino Enzo Raisi, si sono fatte sentire. Per di più l’opinione di Cofferati non sembra esattamente quella di chi è pronto a battere i pugni sul tavolo pur di impedire che i fascisti parlino a due passi dal suo municipio. «Esprimerò le mie valutazioni su una formazione politica che i magistrati di Milano stanno indagando per apologia di fascismo – ha chiosato parlando della riunione del comitato – Bisogna tenere presente che siamo in presenza di persone che hanno diversamente segnalato le loro intenzioni violente in contrasto con questa organizzazione. Ma l’ultima decisione spetta solo a prefettura e questura. Decideranno solo loro». Ed è possibile, infatti, che giovedì il comitato discuta soprattutto su quanto lontano dal centro spostare il comizio, piuttosto che valutare un divieto che neppure il sindaco è intenzionato a chiedere. Una gatta da pelare per il candidato premier dell’Unione Romano Prodi, per di più bolognese. Un’ora dopo la fine del comizio elettorale della Fiamma, se davvero si farà, comincia il suo secondo faccia a faccia con Silvio Berlusconi. Ed è fin troppo prevedibile che il Cavaliere userà qualunque bottiglietta di plastica lanciata da un eventuale corteo antifascista come metafora dello spettro comunista che si aggira per lo stivale. La piazza antifascista che si materializzerà a due passi da quella della Fiamma, se davvero la questura non vieterà il comizio, sarà ben diversa da quella milanese. Rifondazione comunista e Verdi, che a Milano ormai tre settimane fa avevano lasciato da soli e in balia di se stessi i gruppi autorganizzati, sotto le due torri hanno detto subito che si faranno vedere e sentire, posto che da qui a lunedì prossimo come dice il coordinatore dei Verdi Carmelo Adagio faranno «di tutto» per impedire la manifestazione. «Sarà una manifestazione pacifica e possibilmente grossa – ha ripetuto il segretario del Prc Tiziano Loreti – il 25 a protestare contro la conferenza stampa che hanno fatto (Fiamma tricolore ndr) in un albergo c’erano molte più persone di quanti noi stessi immaginassimo. Il 3 succederà lo stesso». Come e quanto si muoverà il movimento si capirà solo giovedì sera, quanto al Tpo, spazio autogestito particolarmente vicino ai Disobbedienti, gruppi e collettivi faranno un punto sul calendario di manifestazioni organizzate per i prossimi dieci giorni sia da Fiamma tricolore che da Alternativa sociale. Da qui a dire che sarà trovato un «giusto punto di equilibrio tra la libertà di manifestazione del pensiero e la sicurezza dei cittadini», come spiegano dalla prefettura, è tutt’altro paio di maniche.

da Il Manifesto

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