Prigionieri | Grecia - Comunicato di Favis Harisis al 33esimo giorno di sciopero della fame
Segue comunicato del prigioniero anarchico Favis Harisis al 33esimo giorno di sciopero della fame.
Traduzione a partire dall'inglese - fonte: inter-arma
A partire dal 2 marzo, partecipo insieme al resto dei miei compagni della Rete dei Prigionieri in Lotta allo sciopero
della fame dei prigionieri politici, costituendo un grosso ostacolo contro l'insieme della cornice repressiva, la quale,
specialmente negli ultimi sei anni, sta cercando di schiacciare il milieu rivoluzionario costituendo un fronte di lotta
caratterizzato da chiari elementi rivoluzionari (sul piano repressivo - ndt). Un fronte di lotta multifome, che ha come
punta di lancia le regole eccezionali applicabili contro anarchici e altri prigionieri politici.
Il regime di eccezione cristallizzato nelle leggi anti-terrorismo (articoli 187 e 187a), nelle leggi contro-insurrezionali
sul travisamento, nelle segrete delle carceri di tipo C, nell'uso incontrollato ma allo stesso tempo mirato di analisi del
DNA per creare colpevoli, nonché nel trattamento del guerrigliero gravemente ferito Savas Ksiros, che lo stato democratico
sta sterminando nei suoi sotterranei.
Un regime che, nonostante abbia come bersaglio i prigionieri politici, viene apllicato contro l'intero milieu anarchico e
contro tutti quei pezzi di società che fuggono dai limiti della "protesta pacifica" e affrontano, anche parzialmente, la
barbarie capitalista. Allo stesso tempo viene potenziata la portata della repressione nel suo insieme grazie ad un aumento
di pena applicabile a tutti i prigionieri. Ne è un tipico esempio la prima legge anti-terrorismo (art. 187),
originariamente rivolta contro le organizzazioni rivoluzionarie e tuttora impiegata contro il 30% dei prigionieri.
Allo stesso tempo, la legge anti-travisamento votata nel 2009 dal governo di Nuova Democrazia per schiacciare le diffuse
azioni insurrezionali successive alla rivolta del dicembre 2008, ha prodotto un aumento di pena nei processi per rapina o
per altri "reati". La stessa, naturalmente, si applica anche a quei compagni anarchici (come me) accusati di
espropriazione di banche.
Mentre scrivo questo testo sono al 33esimo giorno di sciopero della fame. Una lotta di 33 giorni che è riuscita a esporre
la presunta facciata umanitaria del nuovo governo di sinistra/destra - Syriza/An.El. e creare il primo e unico fronte di
lotta contro di esso. Questa minestra di unità nazionale e di governo di sostegno per il "patto" con gli europei, viene
costantemente disturbata da gruppi di compagni. Occupazioni, attacchi incendiari , cortei, interventi mirati come
l'invasione del cortile del parlamento, congiunti alla lotta senza compromessi dei prigionieri in sciopero della fame,
hanno creato mal di testa per gli amministratori dell'apparato statale e i loro pappagalli. La Junta dei media mainstream
calunnia la lotta dei prigionieri in sciopero della fame e le azioni della gente in loro solidarietà attraverso le luride
bocche di vari giornalisti di regime, laddove non riescono a imporre il silenzio. Attraverso mirate omissioni di tutte le
nostre richieste, la depoliticizzazione delle azioni dei compagni e con le vocine isteriche in favore della "tolleranza
zero contro gli antiautoritari", i vermi dei media mainstream hanno proclamato sé stessi i maggiori oppositori dello
sciopero della fame e del movimento di solidarietà. Le mosse mirate negli ultimi giorni hanno integrato un divertente
fronte di retorica di estrema-destra con i media del fronte opposto che combattono lo sciopero della fame.
Per quanto mi riguarda, ogni mossa di solidarietà, ogni momento di lotta riesce a infilarsi nella mia cella-stanza di
isolamento nell'ospedale di Attico e mi riempie di determinazione e forza per continuare lo sciopero fino alla fine.
Compagni, questa è una lotta storica e la strada è difficile. A fianco delle "tradizionali" forze di opposizione, ci
troviamo ora a collidere con l'ala sinistra dell'apparato di regime, mettendola costantemente a nudo. Con queste continue
pratiche anti-stato, con questo fronte di lotta, attualmente UNICO, che rifiuta di essere assimilato, chiarendo il fatto
che gli anarchici erano, sono e saranno nemici dello stato, del capitale e delle relazioni sociali alienate, a prescindere
dal governo in carica. E questa è una prima vittoria politica ottenuta. Ora è tempo di fare cresce le azioni fino alla
vittoria finale. Le posizioni politiche dello sciopero sono cruciali e meritano da noi che si dia TUTTO per questa lotta.
P.S. L'efficace intervento dei compagni anarchici nell'ospedale di Tzanio e l'attacco incendiario contro la casa del
direttore dell'unità di patologia clinica Stelios Drimis hanno un posto speciale nel mio cuore. Compagni, tali interventi creano un precedente per le lotte a venire e dimmostrano che i prigionieri combattenti in sciopero della fame non sono soli, mettendo i "dottori" che vogliono fare il lavoro dei poliziotti al loro posto.
FACCIAMO DI OGNI GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME UN GIORNO DI AZIONE
FINO ALLA FINE - FINO ALLA VITTORIA
ACCOGLIMENTO IMMEDIATO DELLE DOMANDE DEI PRIGIONIERI IN SCIOPERO DELLA FAME E DEL MOVIMENTO DI SOLIDARIETA'
- Abolizione delle leggi anti-terrorismo 187 e 187a
- Abolizione della legge anti-travisamento
- Restrizione dell'uso e processamento del DNA come prova
- Abolizione delle carceri di tipo C
- Scarcerazione di Savas Xiros per motivi di salute
Fivos Harisis
Membro della rete dei prigionieri in lotta
-Il 3 aprile l’anarchico Antonis Stamboulos ,partecipante alla rete dei prigionieri in lotta (DAK)è stato nuovamente
trasferito nell’ospedale di Larissa,dove rimane ricoverato, in una stanza controllata, dopo un primo passaggio in
mattinata nel medesimo ospedale e ed esser stato ricondotto in carcere .
Per maggiori informazioni in inglese qui
-Il 5 aprile 2015 l’ anarchico Nikos Maziotis ha annunciato di aver sospeso lo sciopero della fame, con un comunicato in
cui spiega le motivazioni e fa una prima valutazione della lotta.
Una traduzione parziale del testo, in spagnolo , disponibile qui
Segue in inglese da inter-arma
From March 2, I participate along with the rest of my comrades from the Network of Fighting Prisoners in the hunger strike
of the political prisoners, setting a large mound against the whole repressive framework, which especially in the last six
years tries to smash the revolutionary milieu while creating a front of struggle with clear revolutionary characteristics.
A front of multi-form struggle which has the exception rules applicable to anarchist prisoners and other political
prisoners as its spearhead. The exeption regime crystallized in the counter-terrorism laws (articles 187 and 187A) in the
counter-insurrectional hood-law, in the dungeons of type C prisons, in the uncontrolled but also targeted in order to
create guilty persons, use and processing of dna and in the treatment of the heavily injured guerrilla Savas Ksiros who
the democratic state exterminates in its dungeons. A regime that although aims political prisoners, is also applied
against the entire anarchist milieu and against any part of society which escapes the limits of “peaceful protest” and
challenges even partially the capitalist barbarity. At the same time it reinforces broader repression by increasing the
sentences of all prisoners. A typical example is the first counter-terrorism law (article 187) which originally targeted
the revolutionary organizations, is currently being implemented in 30% of the prisoners. At the same time the hood-law,
which was voted in 2009 by the government of the New Democracy party to suppress the diffused insurrectionary actions that
followed the months after the insurrection of December 2008, increases the sentences in robbery cases and other “criminal
acts”. This naturally also applies to those anarchist comrades (like me) who are accused of bank expropriations.
At the time I am writing this text I am on the 33rd day of hunger strike. A 33 days’ struggle that has managed to expose
the supposedly humanitarian facade of the new left-right government SYRIZA/AN.EL. and create the first and only front of
struggle against it. This soup of national unity and of a government support for the “deal” with Europeans, is constantly
being disturbed by groups of comrades. The occupations, arson attacks, marches, targeted interventions such as the
invasion in the courtyard of the Parliament in conjunction with the uncompromising struggle of the hunger strikers have
created headaches for administrators of the state apparatus and their parrots. The Junta of the mainstream media slanders
the struggle of the hunger strikers and the acctions of the people in solidarity with them, through the dirty mouths of
various regime’s journalists, there where it can not impose silence. With targeted non references to all our demands, the
depoliticisation of the actions of the comrades and with the hysterical voices for “zero tolerance against anti-
authoritarians” the worms of the mainstream media have proclaimed themselves the main opponents of the hunger strike and
the solidarity movement. The targeted moves in recent days have integrated a funny front of far right rhetoric with the
media on the forefront, which fights the hunger strike.
A far as I am concerned, every move of solidarity, every moment of struggle sneaks into my isolation cell-chamber in
Attico hospital and fills me with determination and strength to continue the struggle until the end. Comrades, this is a
historic struggle and the road is difficult. Apart from the “traditional” opposing forces we now also collide with the
left wing of the management regime, exposing it constantly. With the continuous anti-state activity, with this currently
UNIQUE front of struggle we refuse to be assimilated, making clear the fact that anarchists were, are and will be enemies
of the state, capital and alienated social relations whatever the government. And this is the first political victory we
achieved. Now is the time to escalate action until the final victory. The political stakes of the strike are crucial and
they deserve for us to give EVERYTHING about this fight.
PS. The successful intervention of anarchist comrades in Tzanio hospital and the arson attack against the house of the
director of clinical pathology unit Stelios Drimis has a special place in my heart. Comrades, such interventions create a
precedent for the struggles to come and show that the fighting hunger strikers are not alone,putting the “doctors” who
want to work as cops in their place.
LET’S DO EVERY DAY OF HUNGER STRIKE, A DAY OF ACTION
UNTIL THE END – UNTIL VICTORY
IMMEDIATE SATISFACTION OF THE DEMANDS OF THE HUNGER STRIKERS AND OF THE SOLIDARITY MOVEMENT
- Abolition of the counter-terrorism laws 187 and 187A
- Abolition of the “hood-law”
- Restriction on the use and proccessing of DNA as an evidence
- Abolition of type C prisons
- Release of Savas Xiros for health reasons
Fivos Harisis
member of the Network of Fighting Prisoners
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