Argentina - Compagni latitanti arrestati

Media di regime cileni riportano la notizia dell'arresto di 2 compagni latitanti, ricercati da mesi dopo una rapina terminata con la morte di un ufficiale di polizia. Erano ricercati da tempo in Cile e colpisce la fantasiosa ricostruzione dell'arresto fatta da "El Mercurio", proprio quando erano riusciti ad oltrepassare la frontiera con l'Argentina.

Il gruppo Mapu-Lautaro è stato uno dei tanti gruppi politici-militari che hanno lottato con le armi non solo la dittatura di Pinochet, ma anche la successiva fase di "ritorno alla democrazia".

Alcuni ex-lautaristi, in carcere, si sono avvicinati all'anarchismo. Marcello, fra questi, era uscito dopo una lunga detenzione nel CAS, carcere di massima sicurezza.

Un forte abbraccio solidale ai compagni!

Archivio Severino


Ricostruzione da "El Mercurio"

Domenica, 16 marzo 2008

SAN MARTÍN DE LOS ANDES (Argentina).- Da un passo non abilitato sono entrati in Argentina i due ex lautaristi (della formazione Mapu-Lautaro - ndt) implicati nella rapina alla filiale del Banco Security (Cile), conclusasi con la morte dell'ufficiale Luis Moyano. Ieri i due sono stati arrestati dalla polizia di San Martín de Los Andes.
Fredy Ismael Fuentevilla e Marcelo Villarroel con l'aiuto di David Cid Aedo erano penetrati a piedi in territorio argentino due o tre giorni prima della loro cattura.
I tre soggetti sono stati arrestati in seguito ad una rissa con le guardie di sicurezza del pub "Don Matías" -in località Curruinca, nei pressi della caserma della polizia locale- che ne avevano impedito l'ingresso visto il loro stato d'ebrezza.
A quel punto Fuentevilla ha minacciato il personale di sicurezza del pub con un'arma e di lì lui e i due accompagnanti sono stati immobilizzati da sette agenti del Reggimento di cavalleria motorizzata di San Martín de Los Andes, che prestavano servizio nel citato locale.
In seguito sono stati condotti alla caserma della polizia provinciale dove sono stati incriminati di porto illegale di arma da fuoco, stato d'ebrezza e minacce.
L'identità dei soggetti -che hanno fornito false generalità- è stata stabilita solo dopo che gli agenti hanno sollecitato maggiori dati alla polizia cilena. Questa comunicazione ha permesso di constatare che le impronte, la descrizione fisica ed i precedenti coincidevano con le caratteristiche dei due ricercati per l'assassinio dell'ufficiale Moyano.

Il capo nazionale della brigata omicidi della polizia cilena, Gilberto Loch, si è subito recato in Argentina ed si è congratulato per la collaborazione tra le polizie dei due paesi: "C'è stata una brillante collaborazione."
Lunedì mattina Marcelo Villarroel, Fredy Fuentevilla yeDavid Cid saranno posti a disposizione del giudice penale di Junín de Los Andes, che deciderà sul caso.

fonte: www.emol.com

Lun, 17/03/2008 – 13:18
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