Bambini di colore cacciati dai Templi

fonte lastampa.it

La bigliettaia: «Dimostrate di essere italiani se volete l’ingresso gratuito»

MONICA CERAVOLO
AGRIGENTO
Valle dei Tempi, patrimonio dell'umanità, ma non se hai la pelle scura. Ad un gruppo di bambini palermitani, figli di immigrati, é stato negato l'accesso gratuito al sito archeologico perché «non comunitari». Per loro la gita ad Agrigento si é trasformata in una lezione dal vivo di discriminazione.

Protagonisti sono 38 bambini che vivono nel quartiere palermitano di Ballarò, crocevia di razze, ai margini di uno storico mercato pout-pourry di culture e colori nel cuore della città. Alcuni di loro, figli di extracomunitari, hanno la pelle scura. Tutti frequentano le scuole del quartiere e, durante l'estate o nei pomeriggi d'inverno, l'associazione «Ziggurat» che organizza, con fondi pubblici, attività ludico-ricreative per bimbi delle zone a rischio.

Lo scorso giovedì avevano in programma la gita ad Agrigento. Gita rinviata a causa di una addetta alla biglietteria troppo liglia alle regole. Una circolare regionale, infatti, riserva l'ingresso gratuito ai minori di 18 anni, o maggiori di 65, purché provenienti da Paesi della Comunità Europea. Le regole sono regole, e quando il gruppo di bambini si é presentato davanti alla cassa, é stato chiesto loro di pagare il biglietto. Non sono bastate le spiegazioni: i bambini, anche se figli di immigrati, sono tutti nati e residenti a Palermo. Mancava un documento ad attestarlo. L'addetta alla biglietteria pretendeva, infatti, un elenco completo con i nomi dei bambini e la certificazione della nazionalità vidimata dalla Regione. Così sono stati fermati.

L'intero gruppo ha dovuto fare dietro-front e la gità ai templi é stata cancellata perché l'associazione non aveva il denaro per farli entrare tutti. Alla vicenda, denunciata ieri, sono seguite le polemiche. «Il fatto è molto grave - ha commentato l'assessore regionale ai Beni Culturali, Lino Leanza - Chiederò l'estensione dell'ingresso gratuito ai bambini e ai ragazzi fino ai 18 anni, comunitari ed extracomunitari. Però non parliamo di razzismo ma di burocrazia poco elastica che ha fatto rispettare una norma comunitaria, attiva in tutta Italia».

Il consorzio che gestisce la biglietteria - attività data in appalto dalla Regione - mette le mani avanti: «Il gestore delle biglietterie non ha e non può avere alcuna discrezionalità in materia, ed ogni azione senza la preventiva autorizzazione dell'Ente parco sarebbe assolutamente illegittima ed illegale, visto che si tratta di servizio pubblico». L'assessore ha promesso ai bambini di pagare le spese per ripetere la gita mancata. Ma il danno é fatto.


fonte corriere.it

No gratis ai Templi perché extracomunitari

Negato il ticket gratuito previsto per gli under 18 a un gruppo di scolari di Palermo, figli di immigrati, che volevano visitare la Valle

PALERMO - I bambini extracomunitari non possono visitare gratuitamente la Valle dei Templi. Il 5 luglio scorso è stato infatti vietato l'ingresso gratuito a quindici alunni (dai 6 ai 12 anni) su un totale di 38 provenienti dalle scuole elementari e medie «Cascino» e «Nuccio» del quartiere Ballarò di Palermo che volevano visitare il sito archeologico. Per loro la gita ad Agrigento, organizzata dall'associazione «Ziggurat» che si occupa, con i finanziamenti del Comune di Palermo, di gestire alcuni laboratori ludico-manipolativi in quartieri «a rischio», si è trasformata in una «lezione di discriminazione istituzionale». Non appartenendo alla Comunità Europea, i bambini di Ballarò, figli di immigrati, non hanno potuto usufruire del ticket per l'accesso gratuito al sito archeologico riservato ai minori di 18 anni.

BRUTTA SORPRESA ALLA BIGLIETTERIA - Una rigidissima addetta alla biglietteria ha applicato alla lettera la circolare dell'assessorato regionale. Quest'ultima prevede che i visitatori che vogliono usufruire dei ticket gratuiti siano in possesso dell'attestazione della nazionalità. «I bambini in effetti sono tutti italiani, anche se sono figli di genitori extracomunitari - spiega Gabriele Tramontana, dell'associazione Ziggurat -. L'addetta alla biglietteria chiedeva un elenco completo con la certificazione della nazionalità vidimata dalla Regione e siamo stati costretti ad andarcene, senza poter far ammirare i Templi ai bambini». Per l'ente Parco Valle dei Templi, l'addetta alla biglietteria ha agito secondo le norme dettate dalla Regione, anche se si sarebbe potuto ovviare al problema con una richiesta precisa dell'associazione qualche giorno prima.

IL MINISTRO: «RAZZISMO» - Non risparmia invece critiche sull'accaduto Paolo Ferrero. «Sarebbe sbagliato sottovalutare quanto accaduto ad Agrigento, è un atto di razzismo che mina le basi del futuro del nostro paese» ha commentato il ministro della Solidarietà sociale. «Il fatto che bambini la cui unica colpa è di essere figli di immigrati - spiega il ministro - vengano discriminati rispetto ai propri compagni di classe, crea risentimento ed emarginazione».

L'ASSESSORE: «FATTO GRAVE» - «Il fatto è molto grave. M'impegno, comunque, affinchè nella prossima seduta del Consiglio del Parco venga proposta l'estensione dell'ingresso gratuito ai bambini e ai ragazzi fino ai 18 anni, comunitari ed extracomunitari» ha detto l'assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza. Sulla vicenda è intervenuto anche il direttore del Parco, Piero Meli. «Apprendiamo con rammarico dell'increscioso episodio», ha detto.

IL GESTORE: «È LA LEGGE» - Ma sulla vicenda dice la sua anche il consorzio «I Luoghi dell'Arcadia», gestore delle biglietterie del Parco Valle dei Templi di Agrigento: «Le vigenti normative - precisa il consorzio in una nota - concedono la gratuità dei biglietti solo ed esclusivamente a soggetti appartenenti alla Comunità Europea di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65».
09 luglio 2007

Mar, 10/07/2007 – 14:31
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