[Bo] Presidio sotto al carcere della Dozza

04/12/2011 - 16:00
04/12/2011 - 21:20

DOMENICA 4 DICEMBRE DALLE 16:00

APPUNTAMENTO NELLA STRADINA DIETRO IL CARCERE DELLA DOZZA (BUS 25)

PER CHIUNQUE VOGLIA FARE UN SALUTO AI DETENUTI CON MICROFONO E MUSICA.

Sul carcere si fonda la realtà nella quale ci troviamo a vivere.

E’ la minaccia di una punizione per chiunque voglia uscire dai binari di leggi che altri, interessati alla sopravvivenza di questa società e ai propri guadagni, ci hanno imposto e a cui non dobbiamo alcuna obbedienza; per chi, rifiutando la schiavitù del lavoro e il sacrificio dei propri giorni migliori, sceglie di impegnarsi in furti, rapine, truffe e tutti gli altri modi illegali per arrangiarsi a vivere; per chi, rifiutando di vedere come inattaccabile e ineluttabile l’oppressione che vive tutti i giorni, sceglie di combattere per liberare la propria vita.

Attraverso il carcere lo Stato sbandiera e proclama a gran voce di garantire la sicurezza dei cittadini, quindi
è il mezzo con cui l’autorità che governa si rende indispensabile agli occhi della gente.
Ma la reclusione non ha mai posto fine all’insorgere di crimini, anche orrendi, perché non risolve il problema che ne è la causa. E’ questa società di regole, modelli e merci a creare il disagio e la frustrazione che lacerano il cuore e avvelenano la mente che si dispone al delitto; è il fatto che ogni mezzo di sussistenza abbia un prezzo a spingere chi non ha nulla o non vuol piegarsi a lavorare a cercare le strade fuorilegge per vivere.
E finché rimarrà in piedi questa società assassina non ci saranno mai abbastanza celle per rinchiudere tutti coloro che si macchieranno di un crimine.

Non è un caso se in un periodo di crisi generale di questo sistema e di peggioramento delle condizioni di vita imposte le carceri stiano scoppiando di detenuti. Alla Dozza ci sono circa 1.070 prigionieri per 480 posti disponibili. Tra quelle mura venerdì 18 novembre si è tolto la vita Antonio, un colombiano di 48 anni, ed è la cinquantanovesima persone che quest’anno preferisce morire invece che vivere in una galera con tutto quello che questo comporta.
E’ la cinquantanovesima persona che quest’anno viene uccisa dal carcere.

DOMENICA 4 DICEMBRE DALLE 16:00
APPUNTAMENTO NELLA STRADINA DIETRO IL CARCERE DELLA DOZZA (BUS 25)
PER CHIUNQUE VOGLIA FARE UN SALUTO AI DETENUTI CON MICROFONO E MUSICA.

Mar, 29/11/2011 – 15:20
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