Grecia - Brevi storie da uno Stato in mano al FMI

fonte: occupiedlondon + media di regime vari - trad. informa-azione

Mentre continuano gli scioperi, le manifestazioni e gli scontri, che coinvolgono fasce sempre più estese di popolazione (persino 300 ex-sbirri hanno fatto irruzione nei locali del ministero della difesa), martedì 4 settembre si registra l'occupazione di cinque ministeri:

Velina Adnkronos - I manifestanti hanno continuato oggi il blocco di cinque ministeri, tra cui gli edifici che ospitano i ministeri dello Sviluppo, della Cultura e della Finanze, in risposta ai piani del governo per il licenziamento di circa 30 mila funzionari pubblici per soddisfare le esigenze di austerita' chieste dagli organismi internazionali. Il governo sta cencando di chiudere i negoziati con la 'troika' formata da funzionari dell'Unione europea, Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca centrale europea. La 'troika' sta controllando se le riforme avviate da Atene meritano il diritto a ricevere il finanziamento da 8 miliardi di euro.

Restano occupati dagli studenti più di 400 istituti superiori e almeno 136 università.

Il 29 settembre un piccolo gruppo di abitanti della cittadina di Veria ha deciso di prendere in mano la situazione e ricollegare alla rete elettrica un quantitativo di case precedentemente disconnesse per morosità. Da sottolineare che le bollette dell'elettricità sono lo strumento scelto dal governo per fare pagare alla popolazione la nuova "property tax" (tassa sulle proprietà immobiliari approvata la scorsa settimana); in un paese con circa l'80% della popolazione in possesso di una casa, migliaia di abitanti non saranno in grado di sostenere la nuova tassa (800-1000 euro annui da aggiungere alle altre) e quindi sottoposti al taglio dell'erogazione di corrente elettrica.

Il gruppo ha motivato la propria azione pubblicando questo testo:

"In questo periodo, in cui i cittadini si godono la pace, l'ordine e la sicurezza, dove leggi prudenti e stato sociale sono la regola, alcuni abitanti di Veria hanno deciso di compiere un atto criminale. Hanno iniziato a riconnettere l'elettricità dove era stata tagliata.
Rispondendo prontamente alla barbarie, hanno ricollegato la corrente a famiglie che non potevano permetterselo. E l'elettricità è un bene comune. L'atto criminale è l'atteggiamento nei confronti degli abitanti del nostro paese; nonostante li abbiamo condotti alla disoccupazione e all'impoverimento, ora li costringono a una quotidianità da "terzo mondo". La gente comune non deve affrontare i costi di un diffuso saccheggio operato da una manciata di persone altolocate, la svendita di ogni cosa da parte di pupazzi politici. In questo paese, oltre al dovere di pagare - ancora e ancora - per ladri e imbroglioni, abbiamo anche diritti. E il più importante è quello alla dignità."

Il gruppo, a quanto si dice, apre la scatola di derivazione senza chiedere il consenso del proprietario, ricollega l'elettricità e richiude la scatola coprendola con un adesivo che recita:
"Cittadini di Veria - Solidarietà Sociale - Abbiamo ricollegato l'elettricità".



Mar, 04/10/2011 – 13:40
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