Fermiamo il nucleare - Arturo e Guido liberi [Comunicati di solidarietà Nunatak - CCN - NoTav - Sconfino]

COMUNICATO DELLA REDAZIONE DI NUNATAK

Arturo e Guido, due dei compagni che animano la redazione di Nunatak-rivista di storie, culture, lotte della montagna, sono stati arrestati questa notte mentre partecipavano al presidio che a Condove (Valle Susa) cercava di fermare un treno Castor carico di scorie nucleari liquide provenienti dal reattore di Garigliano.
La presenza di poche decine di persone ha permesso di fermare questo treno della morte, ma non di riportare a casa sani e salvi tutti i presidianti. Loro hanno fatto qualcosa per tutti noi, ora sta a noi fare qualcosa per loro.

Arturo e Guido liberi! Fermiamo il nucleare!
I vostri compagni e compagne di Nunatak.

Appena sarà noto se rimarranno in carcere e dove, lo comunicheremo.





COMUNICATO DELLA COALIZIONE CONTRO LE NOCIVITA'

L'apparato nucleare europeo è un intersecarsi di relazioni politiche ed economiche, di infrastrutture energetiche, di centrali e centri di ricerca. Si incarna nelle Università, nei laboratori, e si manifesta frequentemente con convogli di scorie che attraversano comunità e territori inconsapevoli. La scorsa notte, poche persone hanno voluto tentare di fermare un ingranaggio della mastodontica macchina nucleare; senza attendere il sostegno delle masse, hanno scelto di frenare l'avanzata di un mortifero treno, che in quel momento incarnava molto di più.
Per assicurarsi che il convoglio procedesse, la sbirraglia ha caricato il presidio e tratto in arresto due cari compagni.

Rilanciamo la resistenza contro la società dell'atomo e contro tutte le nocività funzionali al dominio.

Solidali con Guido e Arturo e con tutti e tutte i compagni e le compagne scesi in campo.

Coalizione contro le nocività




COMUNICATO SCONFINO E ANARCHICI DI CANAVESE E VALLE D'AOSTA

Nella notte tra domenica 7 febbraio e lunedì 8 in val Susa all' altezza della stazione ferroviaria di Condove Chiusa San Michele, si sono ritrovate una quarantina di persone, allertate da notizie provenienti dalla Francia, sul passaggio di un treno carico di scorie nucleari provenienti da Saluggia(Vercelli).

 Nonostante l' Italia abbia rifiutato l' uso di centrali nucleari nel lontano 1987 in territorio italiano sono presenti ancora oggi centrali dismesse e depositi di scorie radioattive. Queste, viaggiano da anni verso la Francia per essere trattate in modo da renderle,se è veramente possibile, più innocue e ritornare in Italia per lo stoccaggio.Il peso economico di queste operazioni grava ancora oggi sulle bollette dell' energia elettrica (30 anni dopo!!!!!!!!!!!).

 In prossimità dell' orario di arrivo del treno (ore 3.39), c' è stato un tentativo di blocco dei binari ferroviari nonostante la presenza di uno spiegamento così massiccio di forze dell' ordine da rendere impensabile qualsiasi tentativo di opposizione.

 Tutte quelle divise rendevano bene l' idea di quanti interessi fossero lì a difendere e di come la questione nucleare non sia per niente risolta ma continui a rappresentare un' oscura minaccia per tutti noi.

Proprio ora l' Italia vorrebbe tornare all' uso dell' energia nucleare spinta dagli interessi dei soliti gruppi economici industriali( ENEL, ENI, SOGIN, ANSALDO, ecc..)insieme alle banche, senza avere ancora risolto lo smaltimento delle scorie e la messa in sicurezza dei siti nucleari.

 Lo dimostra chiaramente la violenza della carica subita dai presidianti, tre dei quali saranno poi tratti in arresto mentre gli altri saranno costretti a rimanere a terra in stato di fermo per ore.

 Nonostante l'accaduto, il trasporto delle scorie è stato disturbato e rallentato, anche dalla presenza di alcuni fuochi lungo i binari ,accesi dopo la carica degli sbirri.

 Quello che ci preme sottolineare non sono tanto gli abusi, ordinari, delle forze dell' ordine ma la decisa determinazione con cui si è agito e la ribelle consapevolezza  di quello che è stato fatto, in funzione di un percorso più ampio di lotta e di rifiuto delle nocività TUTTE.

 Per noi non basta dire solo NO TAV e allo stesso tempo far passare tonnellate di scorie nucleari tra le nostre case: sono immondizie tecnologiche, nuove e vecchie, tutte facenti parte di un meccanismo di profitto che non bada alle conseguenze, ma solo agli interessi del potere.

 

Con Guido e Arturo, ribelli e amanti della libertà

centro di documentazione lo sconfino - anarchici del canavese e della val d'aosta 






COMUNICATO DEL MOVIMENTO NO TAV


Nella notte tra domenica e lunedì era previsto il trasporto di scorie nucleari verso la Francia attraverso la Val di Susa. Alle 4.00 di lunedì un presidio di
protesta presso la stazione di Condove Chiusa San Michele è stato violentemente caricato dall'ingente spiegamento delle forze dell'ordine. Alcuni feriti, 27
fermati (che saranno denunciati) e 2 arresti sono il risultato dell'operato della questura.
Il treno delle scorie era composto di due convogli di cui uno è tornato indietro.

Alcune decine di persone hanno messo in crisi l'imponente e costoso dispositivo organizzato per il trasporto di materiale radioattivo altamente
pericoloso.

A quanto ci risulta il trasporto di scorie di ieri non è stato segnalato dalle autorità preposte alla popolazione, cosa che riteniamo gravissima. Chiediamo
pertanto alle amministrazioni di farsi carico di verificare il motivo per cui non sono state attuate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza
degli abitanti dei territori coinvolti al passaggio delle scorie.

La scelta energetica non è una partita di scacchi ma una cosa molto seria. Oggi, a 40 anni dal reattore sperimentale di Saluggia, ne paghiamo le
conseguenze. Pericolosità dei trasporti per il riprocessamento delle scorie e costi incredibili sulle bollette dell'energia elettrica.

Come movimento No Tav da sempre seguiamo con attenzione la questione nucleare. Pensiamo che il presidio di ieri sia stato importante e giusto per iniziare un
nuovo percorso di lotta e informazione su questo tema.

Siamo vicini e solidali con le persone arrestate, denunciate e ferite.

Il movimento No TAV in assemblea al presidio Picapera, lunedì 7 febbraio 2011, ore 23 







Lun, 07/02/2011 – 20:27
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione