[Fi] Due giorni di iniziative antimilitariste

20/04/2011 - 16:00
21/04/2011 - 23:13

Firenze - Due giorni di iniziative antimilitariste

Dopo aver armato e finanziato Gheddafi per anni, all’indomani delle celebrazioni per il 150° dell’Unità, l’Italia si è imbarcata in una nuova guerra, l’Italia torna in Libia a cento anni esatti dalla sua prima impresa coloniale.
Nel giro di poche settimane il colonnello Gheddafi, da partner in affari e rispettabile alleato del Governo italiano, è diventato uno spietato dittatore. Berlusconi baciava le mani a Gheddafi appena l’anno scorso. I governi italiani (governo Prodi compreso) hanno da decenni strette relazioni col governo di Tripoli, di cui hanno finanziato direttamente i campi di concentramento per rinchiudere i migranti. Adesso lo Stato italiano sale sul carro dell’ennesima impresa guerrafondaia, desideroso di accaparrarsi la sua buona fetta di petrolio libico e di ristabilire l’ordine in un Nord Africa segnato da rivolte e insurrezioni. Se anche Gheddafi dovesse mollare la Libia; ENI, Impregilo, FIAT e le altre multinazionali non se ne andranno di certo.

E’ un’evidenza: siamo permanentemente in guerra. Oltre che in Afghanistan e in Libia, l’Italia ha le sue truppe in altri 20 paesi del mondo. Dall’Aquila a Milano, da Napoli a Torino, dalle discariche ai CIE, l’esercito affianca ormai polizia e carabinieri nel pattugliare il territorio, a caccia dei nuovi barbari dalle tasche vuote e dalla pelle scura. Presto l’esercito presidierà anche i siti delle future centrali nucleari, dichiarate di interesse strategico nazionale. In questo delirio militarista, mentre si apprestano nuovi campi di concentramento e tendopoli-lager per gli immigrati, la Lega propone la costituzione di eserciti regionali sul modello della Guardia Nazionale americana, da usare "in funzioni di ordine pubblico"... Questo e altro per la Sicurezza delle Casseforti, per questo ordine fondato sul massacro.





Mar, 12/04/2011 – 13:13
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