G8, chiesti 225 anni per 25 imputati

fonte corriere.it


al Processo per le violenze di strade durante il summit del 2001 a Genova
Pene dai sei ai 16 anni di reclusione per i manifestanti accusati di devastazione e saccheggio

GENOVA - Una pena complessiva di circa 225 anni di reclusione è stata chiesta dalla pubblica accusa, al termine dei una lunga requisitoria durata otto udienze, per i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio nel processo per le violenze di strada avvenute durante il G8.

PENE DAI 6 AI 16 ANNI - Le pene oscillano per ciascuno degli imputati da sei ai sedici anni di reclusione. La pena più pesante, 16 anni di reclusione, è stata chiesta per Marina Cugnaschi di Lecco, definita dai pm una black block.

FOTO, VIDEO E 180 TESTIMONI - Dopo due anni e mezzo di dibattimento migliaia di foto, decine di video, 180 testimoni fra accusa e difesa il processo contro i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio è dunque arrivato alla parte finale. I due pm Anna Canepa e Andrea Canciani hanno esaminato le singole posizioni degli imputati arrivando alla richiesta di pene definite dalla Canepa «adeguate ai reati commessi». Come già detto la più severa è stata chiesta per Marina Cugnaschi (16 anni), quindici anni per Alberto Funaro, quattordici per Vincenzo Vecchi, dodici per Carlo Cuccomarino e Luca Finotti. I pm hanno poi chiesto dieci anni per Carlo Arcoleo. Per Massimiliano Monai, che assalì con un'asse di legno il defender del carabiniere Mario Placanica sono stati richiesti nove anni mentre per il pluripregiudicato Vittorio Fiandra sei. Gli altri, come si è detto, oscillano tra i sei e i dieci anni. Pesanti anche le richieste per i due stranieri l’iraniano Tabar Firouzi (sei anni e sei mesi) e il brasiliano Fabrizio De Andare (sette anni e sei mesi).

«DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO» - Alla fine della ricostruzione dei fatti e degli addebiti, prima di chiedere le pene, il pm Andrea Canciani ha commentato: «Dobbiamo avere il coraggio di chiamare questi fatti con il loro nome, cioè devastazione e saccheggio, come "massacro" quello che è avvenuto nella scuola Diaz ad opera dei poliziotti. Chiediamo pertanto al tribunale - ha aggiunto Canciani - l'applicazione delle pene severe previste dal legislatore per la devastazione e saccheggio affinchè quello che è accaduto a Genova nel 2001 non accada più».

Mar, 23/10/2007 – 15:44
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