[Le] Terrorismo è stato

03/02/2010 - 16:30
03/02/2010 - 19:00

MERCOLEDÌ 27 GENNAIO, ORE 16.30
ATENEO - PIANO SEMINTERRATO
IL PRESENTE
ALLE SPALLE
Proiezione del video “Divide et Impera”
e discussione su CIE, espulsioni e
razzismo di Stato: l’opposizione in atto.
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO, ORE 16.30
ATENEO - PIANO SEMINTERRATO
TERRORISMO
È STATO
Proiezione della testimonianza
di Pasquale Valitutti,
compagno anarchico presente nella
questura di Milano al momento
dell’omicidio di Pinelli e discussione su
Potere, Linguaggio e Memoria.
A seguire,
proiezione del video “L’altro terrorismo”.
MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO,
DALLE 18 ALLE 21
P.ZA S. ORONZO
REVISIONISMO
E PACE SOCIALE
MENZOGNE SULLE FOIBE E
PROCESSO AGLI ANARCHICI SALENTINI
PRESIDIO
Diffusione di
materiale informativo.
LA
MEMORIA
DEL
PRESENTE
REVISIONISMO,
MISTIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO,
RIMOZIONE DELLA MEMORIA
La memoria e il linguaggio. Due questioni che
tentano di legare in un unico filo le tematiche qui
proposte. In tempi in cui si cerca di rimuovere le
resistenze del passato per cancellare quelle del
presente (e del futuro), la parola perde il suo reale
significato, mentre i fatti storici vengono
mistificati e snaturati per legittimare delle
aberrazioni. Il revisionismo cambia il passato per
rendere giustificabile o addirittura nobile il
presente. In virtù di ciò i fascisti non sarebbero i
sanguinari assassini che spinsero in Italia come
altrove le popolazioni alla guerra civile e alla
guerra tra Stati ma dei semplici patrioti. E
ancora, la strategia della tensione, con le sue
bombe sui treni, nelle piazze e nelle strade, che
produsse decine di morti, non fu un’operazione
dello Stato italiano per soffocare la rabbia
dilagante e contagiosa di migliaia di individui, ma
la cruda violenza tra bande di destra e di sinistra.
Se oggi si può affermare ciò è facile comprendere
come una guerra può essere denominata
“missione di pace” senza indignare, così come non
scandalizzi l’esistenza di lager per immigrati,
spacciati per centri di accoglienza o di necessaria
permanenza. Ma se il linguaggio è una delle armi
più potenti della propaganda e del potere per
mistificare e annullare la conoscenza reale delle
cose, al fine di annebbiare completamente le
coscienze, la memoria è il pugnale per resistere. La
memoria è l’esperienza che porta dall’altra parte
della barricata, riuscendo a distinguere il nemico
di ieri e di oggi, ed opporsi a ciò che appare
intollerabile. Essa è uno dei mezzi che rende
consapevoli della guerra tra poveri che è stata
scatenata per la spartizione di qualche briciola.
È al presente che vogliamo guardare, ma non da
semplici spettatori.
f.i.p. 20/01/10 via Massaglia 62/b - Lecce

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Sab, 30/01/2010 – 16:47
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